Potrebbe sembrare un classico film sulla seconda guerra mondiale, come tanti altri, e sui suoi inizi già devastanti: in realtà Blitz, diretto da Steve McQueen e presentato alla Festa del Cinema di Roma 2024, come proiezione speciale in collaborazione tra la sezione Grand Public e la sezione parallela di Alice nella Città, è un film sul razzismo e sui pregiudizi sociali, temi cari al regista di film come Hunger (2008), Shame (2011) e 12 anni schiavo (2013), per il quale ha vinto un Oscar.
Protagonista di Blitz è infatti il piccolo George di 9 anni (il giovanissimo ed intenso esordiente Elliott Heffernan), un ragazzino di colore, figlio di una coppia mista: il padre, un musicista nero, è stato arrestato e deportato prima che George nascesse, la madre, una biondissima operaia della catena di montaggio – interpretata dalla brava Saoirse Ronan – ama cantare in fabbrica e a casa, una passione ereditata dal padre operaio e pianista (il mitico attore, cantante e compositore Paul Weller).
Blitz: la guerra lampo e i ‘treni dei bambini’
Nel 1940 Hitler inizia una guerra-lampo (Blitzkrieg) contro gli inglesi, per cercare di mettere in ginocchio la sua più temibile rivale, l’Inghilterra, prima di dare avvio alla sua strategia di espansione, ed inizia a bombardare Londra. La popolazione vive in un costante stato di paura e, per evitare il peggio, i cittadini organizzano dei treni per evacuare almeno i bambini dalla città, dove è sempre più pericoloso vivere, con allarmi antiaerei continui e rifugi sotterranei di fortuna.
George, che ha un legame fortissimo con la madre ed il nonno Gerald (non avendo mai conosciuto il padre), non vuole partire ma la madre lo convince che è la cosa migliore per la sua incolumità, mentre il nonno gli assicura che “sta per vivere un’avventura dedicata esclusivamente ai bambini“.
Una volta sul treno però il bambino, testardo e ribelle, non resiste all’idea di allontanarsi così tanto dalla sua mamma e dalla sua casa nell’East London e si butta dal treno in corsa per tornare a Londra.
George come Oliver Twist: la salvezza nell’amore e nell’arte
Da qui inizia un’avventura dickensiana, in cui George diventa un Oliver Twist dei giorni nostri: il ragazzino dovrà attraversare mille peripezie per tornare a Londra, e conoscerà la fame, la paura, la perdita e la crudeltà di persone orribili che si approfittano dei bambini per trarre profitti illeciti, ma sarà sempre sostenuto, nella sua corsa ad ostacoli, da un obiettivo finale: ritrovare sua madre e ritornare alla sua famiglia. Nel frattempo però la guerra va avanti e tutto cambia rapidamente. Riuscirà il ragazzino bistrattato da tutti a ritrovare la strada e i familiari?
Lo sguardo del regista si concentra sul razzismo già presente fra gli inglesi anche prima della guerra, quando i poliziotti arrestano per futili motivi il padre di George e lo picchiano selvaggiamente, o quando lo stesso ragazzino è vittima di dileggio per il colore della pelle.
Certo il nazismo è molto oltre, è il male assoluto, ma stiamo attenti, sembra dire McQueen, perché le nostre società perbeniste e apparentemente aperte, sono anch’esse intrise di razzismo. Perfino in una situazione come la guerra, mentre cadono bombe che distruggono le città, qualcuno si concentra sui pregiudizi razziali.
Blitz è un film che sembra segnare un nuovo corso nella storia registica di McQueen, più adatto ad un grande pubblico, dove la rabbia del pregiudizio si stempera nell’amore e nell’accettazione di chi ci accoglie e ci ama per come siamo, nel potente messaggio che mai si deve diventare come il nostro nemico, e dove infine l’arte – la musica e il canto in questo caso – possono offrire un’ancora di salvezza anche nel più buio dei momenti e nel più oscuro dei luoghi.
La Londra inedita dei rifugi anti-aerei nelle metropolitane
Molto interessante e ben ricostruita la Londra di quegli anni che utilizzava le metropolitane (già all’epoca attive) come rifugi anti-aerei: anche se le autorità non volevano, la gente sfondava i cancelli e, al fischio della sirena, si trasferiva nelle metropolitane con armi e bagagli, letti di fortuna, cibo e vestiti, trascorrendo il tempo anche con piccoli spettacoli per esorcizzare la paura e la morte.
Una scena da colossal, realistica e toccante, è quella dell’inondazione di una di queste metropolitane, che trascina con sé in un vortice senza fine persone, oggetti e detriti, travolgendo tutto al suo passaggio, e spegnendo le speranze di chi cercava salvezza sottoterra. Molti degli episodi inseriti nel film prendono spunto da storie vere dell’epoca, rielaborate e romanzate.
Le riprese del film, terminate a Londra nel febbraio 2023, hanno coinvolto i Warner Bros. Studios, zone di Londra come Greenwich, Wapping e la stazione di Waterloo, nonché il centro storico di Kingston upon Hull.
Blitz, presentato in anteprima assoluta alla Royal Festival Hall il 9 ottobre 2024 in occasione del BFI London Film Festival, dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma, approderà nelle sale britanniche e statunitensi, in distribuzione limitata, il 1º novembre e sarà poi distribuito su Apple TV+ dal 22 novembre.