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Trieste Science+Fiction Festival

‘Alien Country’: Rambaldi chi?

'Alien Country', presentato al Trieste Science+Fiction Festival, è una commedia sci-fi del 2023 diretta da Boston McConnaughey. Tra gli attori protagonisti anche due attori membri del cast di Yellowstone

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Alien Country

«Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio»

Diceva Federico FelliniForse non è sempre vero, ma forse non è neanche vero che in competizione con Dio si voglia entrarci. A volte il cinema può essere invece un gioco, leggero, che non significa sciocco, e disimpegnato, che non significa futile. Un gioco divertente, perché chiede allo spettatore di parteciparvi, anche solo stimolandone la fantasia. Alien Country, proiettato al Trieste Science+Fiction Festival, pur chiedendo di farsi perdonare alcune gravi mancanze, si colloca perfettamente all’interno di questa sopracitata categoria. Mancanze che comunque si perdonano proprio perché non pretende la serietà, né dallo spettatore, né – ed è questo piuttosto evidente – da sé stesso.

Mars Attack

Seguiamo Jimmy Walker, pilota locale di demolition derbyuno sport tutto americano, dove improbabili macchine corrono e si scontrano in arene da rodeo – che, assieme alla fidanzata incinta, apre accidentalmente un misterioso portale: libera così un’orda di creature aliene bio-ingegnerizzate nella loro piccola città spersa nel deserto del Nevada. In una corsa contro il tempo, nonostante le loro divergenze, i due quasi neo-genitori devono imparare a collaborare per fermare l’invasione dei mostri. Altrimenti, la loro città, il loro pianeta e la loro relazione rischiano di estinguersi.

Alien, E.T. e…

Perdonali Carlo, non sanno quello che fanno.
L’invasione aliena rappresenta sicuramente il core del film, la sua parte più divertente. Questo nonostante la sua rappresentazione. Oppure, al contrario, proprio in funzione della rappresentazione. Il film non vanta infatti, per ragioni evidenti, un budget elevato. Addirittura parte dei fondi sono stati recuperati tramite una campagna crowdfunding su KickStarter. Ma di questo il film non sembra soffrirne, anzi: riesce a fare risorsa della sua apparente fragilità, sfruttando la maldestra esecuzione facendone il principale elemento attrattivo. Come si suol dire, è tanto brutta da fare il giro. Gli alieni verdi luminescenti, dall’evidente grafica computerizzata, risultano gradevoli proprio nell’ottica in cui il film si inquadri come prodotto video-ludico: un peccato venale facilmente perdonabile soprattutto in relazione alle decine di milioni di dollari sprecati dalle major per immaginare improbabili creature dal forte sapore kitsch da inserire in film altrettanto improbabili.

Poca brigata, vita beata

Il film nel suo complesso è dinamico, riuscendo nell’intento di combinare tra loro diversi elementi quali comicità, sentimento e avventura. La crasi tra i generi – fantascienza e demenziale – compie felicemente l’operazione necessaria al mantenimento di un ritmo sostenuto durante l’intera durata: ovvero associare aspetti tra loro apparentemente antitetici, quali risata e spavento, la sopravvivenza ed il ridicolo.

Alien Country – country lo è anche la simpatica colonna sonora, altra nota felice del film – è quindi un film gradevole, ma che pecca nella sua totale assenza di importanza, intesa come urgenza nel segno di raccontare un’impressione necessaria. Un film da guardare in compagnia insomma, non aspettatevi certo che vi spieghino la teoria delle stringhe.

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Alien Country

  • Anno: 2023
  • Durata: 97'
  • Distribuzione: Scatena & Rosner Films
  • Genere: Sci-fi
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Boston McConnaughey