Quante possibilità ci sono di incontrare l’anima gemella?
É questa la domanda di fondo di This Time Next Year, la commedia romantica di Nick Moore che arriva nelle sale il 14 novembre, distribuita da Notorious Pictures. Tratto dal bestseller di Sophie Cousens, e adattato per lo schermo dalla stessa autrice, il film ha per protagonisti due volti molto amati del piccolo schermo: Lucien Laviscount, reduce dal successo di Emily in Paris, e Sophie Cookson, nota per Kingsman: Secret Service. Nel cast, accanto ai due protagonisti, anche John Hannah, Will Hislop e Mandip Gill.
La trama
This Time Next Year racconta la storia di Minnie (Sophie Cookson) e Quinn (Lucien Laviscount), nati nello stesso ospedale poco dopo la mezzanotte di Capodanno, trent’anni prima. Non solo lui è nato pochi minuti prima vincendo il premio in denaro per essere stato il primo bambino venuto al mondo a Londra nel 1990, ma le ha anche rubato il nome che avrebbe dovuto avere. Con una fortuna del genere, non c’è da stupirsi che ogni suo compleanno sia stato un disastro. Le loro vite prendono direzioni opposte finchè, nel giorno del loro trentesimo compleanno, si incontrano casualmente a una festa. Lui è un affascinante imprenditore che sembra avere tutto dalla vita, lei sull’orlo di perdere la casa e la sua pasticceria. Tra di loro c’è intesa, appaiono perfetti l’uno per l’altra, ma Minnie fa di tutto per non innamorarsi di lui. Quando le loro strade continuano a incrociarsi, si rendono conto che forse è il destino che sta cercando di farli incontrare.
Ci sono tutti gli elementi del genere chick-lit
This Time Next Year si apre con le riprese di una Londra natalizia, mai così luminosa. Tratto dal bestseller Questo pazzo, pazzo, pazzo amore di Sophie Cousens, il film è abbastanza fedele al romanzo. All’interno troviamo tutti gli elementi tipici del genere chick lit. La stravagante e imbranata Minnie, una pasticcera di Londra che ama nuotare nello specchio d’acqua di Hampstead Ponds, si prende cura di un porcellino d’India e indossa gli stivaletti Dr. Martens. Come una Bridget Jones dei tempi moderni, ha una vita romantica inesistente e, ogni Capodanno, viene colpita da una maledizione che lei chiama “The New Year’s Eve Jinx”. Non può mancare il personaggio maschile, l’affascinante, problematico e fortunato Quinn, capace di farla innamorare al primo sguardo.
I personaggi secondari riescono a ottenere sin da subito un ruolo di rilievo. La mamma di Quinn (Golda Rosheuvel) è sorprendente, aggiunge dinamicità, spessore ed emozione alla storia, così come l’intero team della panetteria di Minnie. Sono tutti così eccentrici e ben tratteggiati da creare quasi un film a sé. Man mano che la storia si sviluppa, tutti i personaggi crescono di profondità, ma per arrivare al lieto fine ci vuole, ahimè!, un’eternità. La recitazione è notevole, a tratti molto divertente ma, peccato per alcune scene surreali, un po’ troppo scontate, che influiscono negativamente sul film. Manca quella magia che Richard Curtisè sempre riuscito a catturare nelle commedie romantiche britanniche.
This Time Next Year ha tutti gli ingredienti delle commedie romantiche e riesce ad alternare momenti di leggerezza a riflessioni più intime, rispettando perfettamente le regole del genere. Nick Moore, già noto come montatore di iconiche rom-com come Love Actually e Notting Hill, porta sullo schermo una delicata e divertente storia di sorprese, coincidenze e seconde opportunità. Tutto condito con un’ironia che non guasta e mai esagerata.
“Se ce l’hai ancora in testa, vale la pena correre il rischio. Chissà, magari potrebbe rivelarsi perfetto”.
Dal romanzo al film
Come quasi sempre accade, il romanzo è nettamente superiore al film. Tutti i personaggi sono davvero ben caratterizzati, anche quelli che incontriamo per poche righe. L’autrice, Sophie Cookson, riesce a inquadrarli perfettamente, soprattutto le due madri, che risultano descritte perfettamente. Nel romanzo si entra subito in empatia con i personaggi. Sono particolari, ricchi di sfumature, Quinn in particolar modo. Ognuno di loro compie un cammino diverso che lo porterà alla fine a diventare una persona migliore.
“Alzò gli occhi verso Quinn che avviò l’accensione e si allontanò dal marciapiede. Quando sorrise, una serie di piccole rughe si irradiarono intorno agli occhi e le più ostinate rimasero anche dopo, quando smise di sorridere, come se, sapendo che presto ci sarebbe stato ancora bisogno di loro, ritenessero poco sensato andar via.”
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