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Lucca Film Festival

‘Mishima – Una vita in quattro capitoli’, Tra idealismo e realtà, tra bellezza e violenza

Il biopic di Paul Schrader sullo scrittore giapponese Yukio Mishima. I tratti distintivi del regista tracciano e lasciano il segno in questa pellicola del 1985.

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Mishima - Una vita in quattro capitoli

Mishima – Una vita in quattro capitoli‘ (Mishima: A Life in Four Chapters) è un film del 1985 diretto da Paul Schrader. È stato presentato in concorso al 38º Festival di Cannes e proiettato al Lucca Film Festival 2024 in occasione del Premio alla Carriera del Festival assegnatoli nella serata di venerdì 27 settembre.

La storia di Mishima – Una vita in quattro capitoli

Mishima: Una vita in quattro capitoli è un biopic che esplora la complessa vita dello scrittore giapponese Yukio Mishima. La narrazione si articola in quattro capitoli: “Bellezza”, “Arte”, “Azione” e “Armonia della penna e della spada”. Ogni sezione mescola scene della vita reale con adattamenti visivi delle sue opere letterarie. Il racconto culmina nel 25 novembre 1970, il giorno del suo famoso seppuku (suicidio rituale giapponese).

Mishima - Una vita in quattro capitoli

L’ossessione come principio d’ordine

Il film alterna tre livelli narrativi: episodi della vita reale di Mishima, rappresentazioni teatrali delle sue opere e il resoconto della sua ultima giornata, quando organizzò un fallito colpo di stato e si tolse la vita. Questa triplice struttura consente di riflettere sulle convinzioni artistiche e politiche di Mishima, mostrando come l’arte e la vita fossero inscindibili per lui.

Mishima – Una vita in quattro capitoli esplora le ossessioni dello scrittore per la bellezza, l’arte e la disciplina fisica. Centrale è la tensione tra corpo e spirito, tra la parola scritta e l’azione fisica. Per Mishima, il corpo è un mezzo per realizzare l’arte nella realtà. La sua decisione di suicidarsi è presentata come un atto finale di coerenza artistica, un tentativo di unire la vita con la sua visione idealizzata di bellezza e sacrificio.

La scena finale del seppuku è potente e simbolica. Ken Ogata, che interpreta Mishima, incarna un uomo che crede nella necessità di morire per mantenere la purezza dei propri ideali. La sequenza è resa ancora più intensa da un montaggio che alterna momenti di calma meditativa con la violenza dell’atto.

Stile e colonna sonora coinvolgenti

Le scene che rappresentano le opere di Mishima sono girate in modo stilizzato, con un uso intenso di colori e scenografie teatrali, in netto contrasto con lo stile sobrio e documentaristico delle scene che raccontano la sua vita reale. Questa scelta visiva sottolinea la separazione e, allo stesso tempo, la fusione tra arte e realtà nella mente dello scrittore.

La colonna sonora minimalista e ipnotica di Philip Glass accompagna il film, enfatizzando la crescente tensione. La musica diventa così un elemento fondamentale, aggiungendo ulteriore densità emotiva alle scene e alla complessità dei pensieri di Mishima.

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Mishima – Una vita in quattro capitoli

  • Anno: 1985
  • Durata: 124'
  • Distribuzione: Reteitalia, Pic (1986), Warner Home Video
  • Genere: Drammatico, Biopic
  • Nazionalita: Giappone, Stati Uniti d'America
  • Regia: Paul Schrader
  • Data di uscita: 20-September-1985