« Invincibili guerrieri, valenti condottieri, votati anima e corpo a Lady Isabel! » — Massimo Dorati (Oden Boys), prima sigla italiana de I Cavalieri dello Zodiaco
Scintille divine, armature mitiche e battaglie spaziali: così si presentava in Italia, nel 1988, Saint Seiya, conosciuto da noi come I Cavalieri dello Zodiaco, un anime che ha segnato un’epoca e continua a catturare l’immaginario di milioni di fan in tutto il mondo. Nato dalla penna di Masami Kurumada e diretto da Kōsei Koga, è un colosso tra i manga e gli anime di genere shōnen degli anni ’80. La prima stagione è visibile su Prime Video tramite regolare abbonamento, mentre la seconda e la terza solo con l’iscrizione ad Anime Generation. Per i fan delusi dall’omonimo film live-action, anch’esso disponibile sulla piattaforma, nonché con protagonista Mackenyu (One Piece), la serie originale de I Cavalieri dello Zodiaco è finalmente disponibile in streaming.
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I Cavalieri dello Zodiaco, che combattono con lealtà per l’umanità
I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya) racconta la storia di cinque giovani guerrieri, i “Cavalieri”, scelti per difendere la reincarnazione della Dea Atena e proteggere la Terra dalle forze del male. Ogni Cavaliere ha come armatura una delle 88 costellazioni e utilizza tecniche speciali basate sull’energia cosmica, chiamata “Cosmo”. Il protagonista è Seiya, Cavaliere di Pegasus. Insieme ai suoi compagni – Shiryu del Dragone, Hyoga del Cigno, Shun di Andromeda e Ikki della Fenice – combatte potenti nemici come i Cavalieri d’Oro, i Cavalieri di Asgard e i Cavalieri di Nettuno. L’anime segue il gruppo nelle loro avventure, che includono combattimenti epici. I temi di coraggio, sacrificio e amicizia emergono chiaramente mentre la storia culmina in battaglie decisive per salvare il mondo e preservare la pace.
Le voci dietro ai valorosi Cavalieri di Saint Seiya
Realizzato negli anni ’80, il doppiaggio italiano dell’anime ha visto la partecipazione di attori vocali iconici. Molti di loro sono noti per aver contribuito alla diffusione degli anime in Italia. Il protagonista, Seiya di Pegasus, è stato doppiato da Ivo De Palma, la cui voce è diventata sinonimo del personaggio per diverse generazioni di fan. Anche altri attori come Marco Balzarotti (Shiryu), Luigi Rosa (Hyoga), e Dania Cericola (Lady Isabel/Atena) hanno dato vita ai personaggi con performance ampiamente apprezzate.
« Sono i Cavalieri dello Zodiaco
grandi combattenti, mitici eroi
alla fine solo uno l’armatura indosserà
il più forte infine trionferà » — Massimo Dorati (Oden Boys), Il ritorno dei Cavalieri dello Zodiaco
I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya): La storia di un grande classico
I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya) nacque nel 1986 come adattamento anime del manga scritto e disegnato dal (già citato) maestro Masami Kurumada. Il primo volume fu pubblicato per la prima volta nel 1985 sulla rivista giapponese Weekly Shōnen Jump. Kurumada, già autore di altri manga di successo, si ispirò alla mitologia greca, all’astrologia e alle arti marziali per creare una storia di eroi con armature sacre legate alle costellazioni, chiamati a proteggere la Dea Atena e la pace nel mondo.
L’anime, prodotto dallo studio Toei Animation, debuttò in Giappone nel 1986. Divenne rapidamente un fenomeno culturale, non solo per la trama avvincente e le battaglie spettacolari, ma anche per il forte legame con tematiche universali come l’amicizia, il sacrificio e la lotta per la giustizia. Il successo dell’opera si diffuse rapidamente anche all’estero, diventando un cult in paesi come Francia, Italia, e America Latina, dove è conosciuto come Los Caballeros del Zodiaco.
L’anime introdusse diverse saghe, tra cui la celebre “Saga del Santuario”, in cui i protagonisti affrontano i Cavalieri d’Oro, e contribuì a consolidare il genere shōnen in tutto il mondo. Il suo impatto è duraturo ancora oggi, con remake, film e nuovi adattamenti che continuano ad alimentare l’interesse verso il franchise.
Oltre le armature: L’ambiguità di genere che abbatte gli stereotipi
Tra i numerosi personaggi che popolano la saga de I Cavalieri dello Zodiaco, alcuni si distinguono per l’ambiguità o la fluidità di genere, sfidando gli stereotipi e le aspettative della società dell’epoca. Se fossero stati creati oggi, questi personaggi potrebbero essere considerati come espressioni di identità LGBTQIA+. Essi incarnerebbero una pluralità di orientamenti sessuali e di identità di genere.
Personaggi come Shun di Andromeda, con il suo aspetto androgino e il suo carattere gentile e sensibile, e Aphrodite dei Pesci, con la sua bellezza ambigua e l’eleganza letale, sfidavano già allora i rigidi ruoli di genere tipici degli anime degli anni ’80. Nonostante siano stati concepiti in un’epoca in cui questi temi erano trattati con maggiore discrezione, la loro caratterizzazione offre oggi nuove chiavi di lettura. Questo avviene grazie a una maggiore consapevolezza sulle questioni legate al genere e alla sessualità. Questi personaggi non solo arricchiscono la trama con la loro complessità, ma aprono anche riflessioni su una mascolinità e femminilità alternative. In questo modo, anticipano discussioni attuali su diversità e inclusione.
In conclusione, I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya) è un’opera che, a quasi quattro decenni dalla sua creazione, rimane un classico intramontabile. L’anime ha rotto barriere in termini di azione e avventura, ma ha anche introdotto temi legati all’identità e all’inclusività che risuonano ancora oggi. I Cavalieri dello Zodiaco è un viaggio attraverso l’eroismo, l’amicizia e la lotta per la giustizia, destinato a restare una pietra miliare nell’immaginario collettivo.