Presentato in concorso al Toronto International Film Festival del 2023, il film horror When Evil Lurks dell’argentino Demián Rugna arriva nelle nostre sale con colpevole ritardo a partire da giovedì 18 Luglio.
È raro che un film horror sudamericano, comunque non ascrivibile al mercato – ma soprattutto all’immaginario – statunitense, riesca ad emergere tra i vari prodotti mainstream affermandosi tra i film di genere più interessanti della scorsa stagione cinematografica. When Evil Lurks è infatti apparso in varie liste rappresentanti i migliori film horror del 2023, tra cui quella stilata dal prestigioso magazine IndieWire.
Le ragioni per cui questo è accaduto sono facilmente riassumibili: non avrebbe potuto essere altrimenti.
È stato proprio quel mercato americano falsato dalla reiterazione degli stessi stilemi, le stesse soluzioni formali e gli stessi espedienti drammaturgici che ormai hanno monopolizzato la proposta – impedendone la differenziazione e suggerendo invece un’omologazione a cui il pubblico internazionale si è placidamente adeguato – che costringe le piccole realtà produttive a innovarsi, proporre nuove alternative alla narrazione dominante – il jumpscare, il neon e l’exploitation –determinando così la nascita di film dallo spiccato coraggio tematico, interpretativo, sintomatico di una sensibilità nuova, dialogante con l’orrore nel senso proprio del termine. Non più esorcismi, zombie o infestazioni di sorta, quanto piuttosto una dialettica improntata alla messa in scena di turbamenti concreti quanto viscerali: la marcescenza della carne, il disgregamento del nucleo familiare, l’impossibilità di nascondersi, la fuga disperata dalla proliferazione maligna, inevocabile, di angosce archetipiche.

Gli eventi, i risvolti
Siamo in un remoto villaggio argentino: Pedro e Jimmy, fratelli, scoprono un Rotten, un uomo terribilmente sfigurato da una possessione demoniaca. Cercano di avvisare le autorità del luogo, ma vengono ignorati. Decidono così di agire in autonomia, tentando di liberarsi del corpo infestato per evitare che il demone si diffonda. Ma un incidente porta il demone a proliferare ancor più ferocemente. Mentre inizia a diffondersi, Pedro e Jimmy cercano disperatamente di proteggere le loro famiglie e trovare un modo per fermare la maledizione. Ma non ci sono più posti dove nascondersi…
Quando il male si nasconde
Quando il male si nasconde, forse poi non è così difficile trovarlo. Nella sterminata campagna argentina, le piene e folte praterie, cosiddette Pampas, rendono immediatamente noto il paesaggio. Una distesa verde senza termini, sparute costruzioni in legno, una popolazione umana rada, scarsamente presente nell’essere presente al suo territorio, quasi che il senso di appartenenza sia stato rimosso dalla più cinica, barbara quanto ineluttabile indifferenza. L’indifferenza è conseguenza diretta dell’ostilità per il luogo che abita, isolato, lontano dalla civiltà, infestato dall’assenza.
Quasi racchiusi tra i loro stessi steccati, soffrono la pressione claustrofobica di un’esistenza abbandonata. Le tradizioni della comunità locale, credenze senza tempo, immutabili superstizioni, possono essere la ragione di una psicosi collettiva, così come la premonizione della tragedia. Ad alimentare la rapida espansione del terrore sono le loro stesse turbe, oppure la profonda coscienza del male aiuta ad intercettarlo? E, intercettandolo, lo si può fermare?

Vecchie formule, nuovi orrori
Pur introducendo temi cari al genere, la narrazione si sviluppa attraverso accorgimenti originali che rendono When Evil Lurks un film estremamente brillante nei suoi sviluppi, distinguendolo dall’invadenza di artefici inflazionati a cui il pubblico generalista si è ormai assuefatto, ma per cui il pubblico più attento ed esigente ha sviluppato una profonda insofferenza. La tensione è programmatica, il dramma – familiare, esistenziale, sociale – è un tormento insopportabile. Non ci sono consolazioni, fughe o rifugi che possano lenire la paralitica sensazione di impotenza: il Male si veicola tramite la disperazione dilagante, sfruttando l’angoscia e la fragilità delle sue vittime per aumentare il vigore della contaminazione.
L’Unione fa la forza
Tutti i racconti, anche i più articolati, nella loro essenza pura si possono ridurre ad un topos classico. Il topos di When Evil Lurks è quello della famiglia. Quale rischio si è disposti a correre per salvare chi dovresti proteggere, anche quando non vuole farsi più proteggere? Qual è il limite, la sottile linea di demarcazione tra ossessione e volontà? La risposta delle varie comunità all’epidemia riflette temi più ampi di responsabilità collettiva, che, realizzando la fragilità dei suoi presupposti, si risolve in una nevrosi isterica, risultando quindi nel crollo dell’ordine sociale. Mentre l’infezione si diffonde, la reazioni dei villaggi si misura in uno spettro di negazione, ostilità e violenza feroce.
Mentre la responsabilità individuale si perde nell’accettazione di una malattia universale.
Quando il male si nasconde, è proprio accanto a noi.
Editing: Margherita Fratantonio