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Infermiere a domicilio: un aiuto provvidenziale per le famiglie e i malati

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Te lo ricordi il film Quasi amici, una commedia dark sulla storia di un ricco, raffinatissimo uomo francese costretto dalla propria paraplegia ad essere continuamente assistito da un badante, proveniente dalle banlieu della metropoli? 

Quella coppia, nel suo caos e nell’irriverenza dei due approcci alla vita, raccontava però in modo impeccabile un fatto: quando a casa è presente una persona che ha bisogno di supporto medico, la difficoltà della gestione della patologia decuplica. E in moltissimi casi è più che indispensabile che figure professionali intervengano per garantire al paziente un tenore di vita dignitoso e assistito e alla famiglia un aiuto specifico. 

Queste sono indicazioni fondamentali per inviduare un infermiere a domicilio che possa aiutare te o un tuo familiare in modo regolare, professionale e continuativo nel tempo! 

L’onere del caregiving

Le statistiche sul caregiving in Italia sono davvero impressionanti: per la maggior parte donne, non addestrati professionalmente alla cura dei malati, ma nella maggior parte dei casi la prima persona ad occuparsi proprio di questo aspetto pesante e difficile. 

Parliamo di numeri da capogiro: oltre il 17% della popolazione italiana ricopre un ruolo di caregiver. Qui puoi trovare altri numeri che ti daranno un’idea di questo fenomeno, sottovalutato dalle istituzioni e spesso marginalizzato dal pensiero comune. 

L’onere del caregiver è a tutti i livelli:

  • fisico, per l’impegno spesso necessario
  • di tempo, sottratto allo sviluppo della carriera o alla cura della famiglia
  • economico, dati i limitatissimi aiuti e sostegni disponibili
  • mentale, perché l’incarico di assistenza è davvero difficile da perseguire senza una preparazione importante

Fortunatamente, i caregiver possono trovare assistenza e supporto: moltissime sono, in Italia, istituzioni e agenzie che si occupano di aiutare le famiglie con questi compiti, anche in regimi domiciliari che possono agevolare le attività quotidiane e garantire il benessere della persona di cui è necessario prendersi cura. 

Una di queste realtà, attiva sulla città di Roma, è Privatassistenza: un network di decine di professionisti, dagli infermieri agli operatori socio-sanitari ai badanti, pronti ad intervenire su richiesta della famiglia quando l’aiuto non professionale non è più sufficiente. 

Se hai bisogno di individuare un infermiere a domicilio a Roma che aiuti te o un tuo familiare, non possiamo che consigliarti questo network di grandi professionisti! 

Compiti e mansioni

L’infermiere a domicilio può dedicarsi a moltissime attività della cura quotidiana che spesso un caregiver “semplice” non riesce ad affrontare in totale sicurezza ed autonomia. 

Alcune di queste mansioni possono essere:

  1. controllo dei principali parametri vitali, come la respirazione, la pressione del sangue e il battito cardiaco
  2. la somministrazione di farmaci, anche nelle formule più tecniche e professionali come le iniezioni o le flebo
  3. l’uso delle preparazioni per l’alimentazione artificiale
  4. la mobilizzazione nei pazienti allettati, indispensabile per prevenire le piaghe da decubito e altri numerosi disturbi muscolari e scheletrici 
  5. l’uso, il monitoraggio e la sostituzione di apparecchi specifici, come quelli per la ventilazione polmonare, oppure il catetere

Tutte queste attività, va da sé, non possano essere eseguite in autonomia dai familiari del paziente, nemmeno dai più motivati, perché richiedono competenza ed esperienza tecnica, teorica, pratica e manuale. 

In tutti questi casi, quando la gestione del paziente richieste strumenti e tecniche specifiche, l’aiuto di un infermiere a domicilio può ridurre di moltissimo la pressione psicologica e tecnica che grava inevitabilmente sui caregiver: perché non approfittare, quindi, di servizi dedicati per garantire al paziente la miglior condizione di vita possibile?