Tra thriller e dark comedy, la nuova serie tv di Netflix Bodkin è prodotta dall’ex Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama e della moglie Michelle Obama.
Nel cast Will Forte, comico veterano del Saturday Night Live. nel ruolo di Gilbert, un entusiasta podcaster americano. Siobhán Cullen nei panni della giornalista Dove e Robyn Cara in quelli della ricercatrice Emmy. Inoltre, presenti David Wilmot nel ruolo del misterioso Seamus Gallagher e Chris Walley nei panni del giovane Seán O’Shea.
Forse noto soprattutto per la parodia di MacGyver, MacGruber, Forte ha una lunga storia nel mondo della commedia, avendo già recitato in storie comiche di successo come L’ultimo uomo della Terra e in storie più drammatiche come Sweet Tooth.
Scritta da Jez Scharf, Bodkin ruota attorno a un gruppo di podcaster ( Will Forte, Siobhán Cullen e Robyn Cara) che decidono di indagare sulla misteriosa scomparsa di tre sconosciuti in un’idilliaca cittadina costiera irlandese.
Ma, seguendo varie piste, scoprono una storia ancora più grande e bizzarra di quanto potessero immaginare. Mentre i protagonisti cercano di separare la realtà dalla fantasia riguardo al caso, ai loro colleghi e, cosa più difficile, a se stessi, la serie sfida la nostra concezione di verità e rivela le storie che ci raccontiamo per giustificare le nostre convinzioni o confermare le nostre paure.
“Non siamo qui per risolvere il caso ma solo per raccontare la storia”.
E’ indubbiamene il momento del True crime sia al cinema che in tv. Ce lo ha già dimostrato il successo di titoli come il drammatico True Crime di Sky ma anche la comedy Disney Only Murders in the Building che ci ha portato ad ironizzare sul tema.
Bodkin sta proprio a metà strada, mostrando come sia possibile sperimentare un nuovo genere che racconta sì una storia drammatica ma, non si dispensa di farci anche divertire. La nuova serie gialla Netflix, co-produzione statunitense e irlandese, ben intrattiene nei sette episodi che la compongono, pur qualche perplessità.
Suggestivi i paesaggi di West Cork che enfatizzano l’atmosfera della campagna irlandese, e riuscita la scrittura di Jez Scharf che si presta all’ambiente con storie tramandate di generazione in generazione.
Lo stesso Gilbert ha origini irlandese e lo ricorda spesso alla sua collaboratrice, l’interessante e cinica Dove, con cui si scontra spesso e volentieri. Un conflitto che si fa portavoce anche dell’attuale dibattito sul sempre più labile confine fra giornalismo e media Tv.
Caratteri forti sono i personaggi di Bodkin, tutti centrati e ben costruiti e che rappresentano la forza del serial.
I Protagonisti
Dalla surreale proprietaria della locanda dove alloggiano alla tenutaria del pub locale, da Seamus Gallagher (David Wilmot) a Sean O’Shea (Chris Walley) e Garda Eoin (Seán Óg Cairns) tutti i personaggi di Bodkin viaggiano sul filo della non consuetudine ma, allo stesso tempo, con nomi forzatamente stereotipati. La serie vuole volontariamente ironizzare su molti clichè e provare a superare naturalmente alcuni capisaldi del True crime. Non sempre ci riesce, producendo un non voluto eccesso di ironia anche là dove non serve, ma intrattiene a tratti in modo intelligente.
Troppo pesa forse l’effetto podcast che piace e diverte ma, che a tratti rischia di distogliere dal tema Crime che resta sempre l’attrattiva principale per chi si appresta ad iniziare la visione del serial. Curioso.