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‘Il Caso Berkowitz’: viaggio nella mente di un serial killer

David Berkowitz, il famigerato “Figlio di Sam” (Son of Sam): il regista Joe Berlinger ci guida attraverso inedite interviste carcerarie del 1980

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Svelare la mente di un serial killer non è mai un’operazione semplice. Ma con la nuova docuserie Netflix Conversazioni con un killer – Il Caso Berkowitz, il regista Joe Berlinger tenterà di farlo. Ci guiderà attraverso inedite interviste carcerarie del 1980, in un viaggio in tre episodi di paura, cronaca e riflessione. Il Caso Berkowitz è quindi più di un’indagine: è una discesa negli abissi della mente umana.

La docuserie ripercorre fedelmente i crimini commessi da David Berkowitz, detto il “Figlio di Sam”. Quest’uomo terrorizzò New York tra il 1976 e il 1977. Tutti i contenuti si basano su materiali d’archivio, atti processuali e interviste autentiche.

Il Caso Berkowitz la trama

A New York, nell’estate 1976, una giovane donna viene uccisa a sangue freddo mentre è in macchina con un’amica. È l’inizio di una serie di omicidi che seminano il panico in città. Il responsabile: un uomo apparentemente qualunque, armato di una calibro 44e di una rabbia senza nome. Il suo nome è David Berkowitz. La docuserie true crime segue la genesi e la cattura di uno degli assassini seriali più noti del XX secolo. Userà testimonianze dirette, interviste carcerarie esclusive e un’accurata ricostruzione storica.

Al centro della narrazione c’è la voce di David Berkowitz, tratta da rare interviste audio condotte dal giornalista Jack Jones nel 1980 nel carcere di Attica. Accanto a lui, compaiono investigatori dell’epoca, giornalisti che seguirono il caso in tempo reale, e sopravvissuti agli attacchi.

Joe Berlinger, il maestro dei True crime

A dirigere il tutto è il regista Joe Berlinger, figura di riferimento del true crime contemporaneo. Inoltre già autore di altre serie della collana “Conversazioni con un killer“, dedicate al caso Bundy, al caso Gacy e al caso Damher. Specializzato in questo tipo di documentari, Berlinger ha vinto due premi Emmy: Outstanding Nonfiction Series nel 2006, per 10 Days That Unexpectedly Changed America; Outstanding Nonfiction Special nel 2012, per Paradise Lost 3: Purgatory

Una discesa negli abissi della mente umana

New York, fine anni Settanta. Una città sull’orlo del collasso, divisa tra blackout, violenza urbana e paura collettiva. È in questo contesto che emerge la figura disturbante di David Berkowitz, autore di una serie di omicidi apparentemente casuali. Nella serie Joe Berlinger scava nelle profondità della psiche del killer con uno stile lucido e perturbante, restituendo non solo un ritratto criminale, ma anche una riflessione sul potere dei media e sulla fragilità dell’animo umano. La docuserie ci mette di fronte a una verità difficile da ignorare: Berkowitz non è solo il mostro della cronaca, ma anche il simbolo di una solitudine che si trasforma in orrore.

Le registrazioni inedite

Le registrazioni utilizzate nella docuserie erano rimaste sepolte per oltre quarant’anni: interviste crude, senza filtri, in cui Berkowitz alterna confessione, delirio e manipolazione. Berlinger ha saputo incastrare il materiale audio in una narrazione tesa e riflessiva. La serie è già tema di discussione tra gli appassionati del genere e i cultori della cronaca nera, confermandosi uno dei titoli più rilevanti della stagione.

Conversazioni con un killer – Il Caso Berkowitz sarà disponibile su Netflix dal 30 luglio 2025.

(fonte:netflixmania)