“Destinazione…” è la sezione del Trento Film Festival che dal 2011 propone eventi e proiezioni dedicati alla cinematografia e allo specifico culturale di altri Paesi e aree geografiche. Spazio dunque a novità e produzioni inedite, nelle quali spicca un legame privilegiato con il presente, per guardare al passato e al futuro in modalità nuove ed originali. Il tutto muovendosi fra i confini di un’area geografica vicina, ma non sempre conosciuta: l’Irlanda. Questo progetto ha ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata di Irlanda in Italia e di Turismo Irlandese.
Come spiega il responsabile della programmazione cinematografica del Trento Film Festival, Mauro Gervasini:
«L’Irlanda ha una storia cinematografica importante, ma è soprattutto nel nuovo millennio che, grazie a istituzioni di promozione, sviluppo e distribuzione della produzione autoctona quali Screen Ireland e Northern Ireland Screen, il cinema irlandese si è imposto a livello globale, con un forte sviluppo anche in quello d’animazione. A ciò ha poi contributo anche una nuova generazione di autori (Lenny Abrahamson, Tomm Moore, Nora Twomey), attrici (Saoirse Ronan, Katie McGrath, Ruth Negga) e attori (Barry Keoghan, Cillian Murphy, Aidan Gillen)».
Proprio An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White, vincitore dell’Oscar per il miglior cortometraggio farà parte del programma cinematografico di “Destinazione… Irlanda”, al 72. Trento Film Festival.
La selezione cinematografica
Fra la dozzina di titoli in selezione, il sopra citato An Irish Goodbye (2022). Il film narra la vicenda di Turlough, stabilitosi a Londra, che torna nella contea di Tyrone dopo la morte della madre, per poter vendere la fattoria di famiglia. Ma il fratello Lorcan si oppone ai suoi piani, insistendo affinché l’ultimo desiderio della madre si possa avverare: realizzare ai figli una lista di 100 cose da fare prima di morire.
Ben sette le anteprime nazionali di questa sezione. Anzitutto l’hard boiled dublinese Barber (2023), di Fintan Connolly. La vicenda ha luogo durante il confinamento per Covid 19 a Dublino. Quando una ragazza scompare misteriosamente e la nonna si rivolge ad un detective privato, Barber. Un’altra anteprima è il cortometraggio Once a Beige Day (2024) di Seán Mullan, presentato in collaborazione con Irish Film Festa. Protagonista una stanza vuota e da imbiancare, piena di ricordi ma violata all’improvviso dall’ingresso di qualcuno.
Anche An Beál Bocht (2017) di Tom Collins e John McCloskey, è l’adattamento animato di un romanzo di Flann O’Brien. L’unico in gaelico irlandese, sotto lo pseudonimo di Myles Na gCopaleen. Una satira incentrata sulla storia di vita di un giovane, in una remota zona dell’Irlanda occidentale. Qui ripensa al passato da una prigione, dopo essere stato ingiustamente accusato. Un altro corto d’animazione è Teacups (2023) di Alec Green e Finbar Watson, incentrato sulla storia di un signore anziano che, dalla sua casa in scogliera, intercetta i disperati che lì tentano di per farla finita.
Ballywalter (2022) di Prasanna Puwanarajah narra la vicenda di Eileen, giovane irlandese che ritorna a Belfast. Decide di fare la taxista, seppur priva di licenza, ed incontra Shane. Quest’ultimo le chiede di accompagnarlo settimanalmente ad un corso di stand up comedy. Lakelands (2022) di Robert Higgins è invece la storia di Cian, talento del calcio gaelico. Costretto da un trauma cranico a smettere, mette in discussione sogni e prospettive. Infine, Crock of Gold (2020) di Julien Temple. Il documentario celebra la vita e l’arte del fondatore dei Pogues, Shane MacGowan. Scomparso lo scorso novembre, il Trento Film Festival vuole così rendergli omaggio.

Gli altri eventi
Durante i dieci giorni del Festival dunque la città di Trento sarà animata dagli appuntamenti sull’Irlanda: approfondimenti, degustazioni, tradizione e folklore. Si celebra lo spirito unico di una terra capace di creare un legame unico tra turisti e abitanti e suscitare emozioni per i paesaggi, la cultura e storia.
Irlanda significa anzitutto ritmo, danza, ballate e sonorità popolari. Avrà luogo un evento ad hoc con protagonista l’artista emiliano Cisco, già cantante dei Modena City Ramblers, che alla musica dei Pogues s’ispiravano dichiaratamente. A 30 anni da quando venne pubblicato il loro primo disco Riportando tutto a casa, Cisco, accompagnato da musicisti della storica band, ha deciso di celebrarlo attraverso un mini-tour che si concluderà al Trento Film Festival. Sul palco con lui il critico musicale John Vignola, in una conversazione che sarà anche l’occasione di viaggiare attraverso la musica irlandese e ripercorrere le influenze Irish folk della band.
Di musica irlandese si parlerà ancora durante un doppio appuntamento in collaborazione con il METS – Museo etnografico trentino San Michele. Il titolo sarà Narrazione in musica. Ospiti l’etnologo Renato Morelli, con il Trio O’Carolan e a Trento, un concerto di musica tradizionale irlandese con i Birkin Tree. Spazio anche ad alcuni stage di danze irlandesi a cura della compagnia Clover. Nell’ambito delle attività per i ragazzi T4Future sarà possibile prendere parte ai giochi della tradizione gaelica: dai Darts fino alle più tradizionali gare di tiro alla fune.
Con Antonio Bibbò e Andrea Binelli, docenti all’Università di Trento, in due incontri si parlerà della letteratura irlandese nel ‘900. Riflettendo su alcuni temi centrali a partire dai film presenti, con focus su Flann O’Brien e folklore irlandese, si raccontano i rapporti tra Italia e Irlanda. Infine, una mostra fotografica, L’Irlanda sul piccolo e grande schermo. Affronterà il tema di come il Paese sia davvero noto in tutto il mondo per i suoi paesaggi. Questi sono da sempre perfetti per diverse narrazioni: sono stati infatti girati iconici film e serie TV, quali Braveheart, Il Trono di Spade, Vikings e Star Wars.