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Trento Film Festival

‘Soberanos’. Ideologia e patriottismo

Soberanos ci racconta l'Operazione Condor: dei giovani nazionalisti dirottano un aereo per issare la bandiera argentina sulle isole Malvinas.

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Soberanos è un film del 2024 di Federico Suárez e Nano Garay Santaló, che racconta la folle ed
eroica impresa di Dardo Cabo e il gruppo di studenti e idealisti che dirottò un aereo per
raggiungere le Isole Malvinas e issare la bandiera argentina, rivendicandone la sovranità nazionale.
Il film farà parte dell’ultima edizione del Trento Film Festival.

Soberanos e l’Operazione Condor

28 settembre 1966, un aereo della Aerolineas Argentinas, partito da Buenos Aires, viene dirottato e
costretto ad atterrare nelle Malvinas.
Questo è l’inizio della cosiddetta Operazione Condor, che avrebbe dovuto riportare le isole sotto l’egemonia argentina.
Il piano patriottico sembra però fare acqua da tutte le parti: I patrioti idealisti si ritroveranno vittime
degli eventi, che metteranno a dura prova il loro spirito e la loro psiche.

Realismo e Idealismo

Soberanos, basato su eventi reali, ci presenta una storia adrenalinica e avvincente, facendoci sentire
parte degli eventi. La Macchina da Presa tallona i personaggi, facendo ricorso insistentemente ai
primi piani e a inquadrature strette. Lo spettatore assume il POV di testimone diretto della folle
impresa. Parallelo a questa scelta registica, c’è l’altro protagonista: La natura delle isole Malvinas,
elevate a vero e proprio personaggio, sempre presente e ricordato dai patrioti.
La fotografia naturalistica si sposa alla perfezione con gli eventi raccontati, senza ricorrere a movimenti di macchina complessi, ma rimanendo al servizio della storia.

Gli agenti atmosferici come la luce solare generano sbavature e imprecisioni, che non sminuiscono
l’opera ma sostengono il realismo alla base del racconto.
Il film appare quindi come un cinegiornale, una testimonianza video della volontà nazionalista di un
gruppo di studenti.

I Soberanos: un identikit

Nonostante la presenza di Dardo Cabo, l’opera ci presenta un protagonismo corale, in cui tutti i
militanti hanno la propria importanza e la propria storia. Proprio grazie ai loro dialoghi e alle loro
azioni riusciamo a comprendere la loro psiche e il loro background, senza ricorrere a spiegoni o
pigri escamotage di scrittura.
L’interazione tra i personaggi genera una tensione costante, che lascia lo spettatore incollato allo
schermo, a chiedersi cosa succederà.
La suspense è ben gestita, soprattutto nella scena dell’imbarco
e del dirottamento aereo, in cui il tempo tempestoso sembra riflettere la tensione all’interno del
velivolo.

La palese inesperienza e inquietudine dei protagonisti aiuta a renderli ancora più umani ai nostri
occhi, portandoci a riflettere sulla questione etica: simpatizzare per dei sovversivi spinti da grandi
ideali o condannare dei gravi crimini?
Ognuno ha la propria risposta, ma di certo non si può rimanere impassibili di fronte la solidarietà
del prete cattolico che si erge a mediatore e alla risolutezza del capitano dell’aereo.

Soberanos ha sicuramente una base politica molto solida, ma allo stesso tempo è una storia di
idealismo e disillusione, sempre in conflitto tra loro, che si fondono nei momenti più critici della
vicenda. Se inizialmente il gruppo ci viene presentato come un’insieme di patrioti coraggiosi, poco
dopo questi idealisti vengono trasformati in una combriccola allo sbando, destinati a fallire di stenti.
Le idee, probabilmente, da sole non bastano a cambiare questo mondo.

Soberanos. Il trailer

 

Soberanos

  • Anno: 2024
  • Durata: 93 minuti
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Argentina
  • Regia: Federico Suárez e Nano Garay Santaló