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Korea Film Festival

‘Greenhouse’ di Lee Sol-hui, la disperazione e lo sfruttamento

Opera prima a metà tra il thriller e il film di denuncia sociale, presentato in Italia al Florence Korea Film Fest

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Greenhouse di Lee Sol-hui è un film drammatico, opera prima della regista, interpretato da Kim Seo-Hyung (Sky Castle) e Yang Jae-sung.

Un film disturbante ed emotivamente impegnativo, un esordio alla regia di una forza oscura inattesa, iniettata di han coreano.

Greenhouse di Lee Sol-hui, la trama

Moon-jung (Kim Seo-hyung) aspetta che il figlio esca dal riformatorio. Nel frattempo, lavora come care-giver per una coppia di anziani, con la speranza di potersi trasferire in un appartamento decoroso. Al momento infatti, si è sistemata in una serra (una greenhouse appunto), una delle tante che disegnano la campagna coreana con insistenza.

I suoi assistiti sono affetti da malattie degenerative, ma Moon-jung è molto paziente e grata, tutta concentrata dal poter garantire al figlio una vita dignitosa. A causa di un drammatico incidente, i suoi piani subiscono una tragica involuzione.

Greenhouse

Le serre e la malattia

La Corea è un paese pieno di serre. Ce l’aveva già fatto notare Lee Chang-dong in Burning – L’amore brucia. Quindi non c’è da stupirsi se la protagonista si sia adattata nel vivere dentro una di queste, in mancanza d’altro.

La storia di Moon-jung viene ricostruita con moderata e rispettosa distanza. Cogliendo momenti separati della sua quotidianità, e soprattutto saltando dalla malattia alla salute. La malattia, in Greenhouse di Lee Sol-hui, ha forme diverse: è degenerativa, appartiene alla vecchiaia; oppure è mentale e non ben riconoscibile. Conduce a volte le persone all’autolesionismo; oppure, rivela storture sociali, in cui alcuni si approfittano di chi è più debole. Ma Moon-jung è una madre che sta cercando il tutto e per tutto di dribblare gli effetti meschini della malattia, della sua psiche instabile, e riallinearsi alla società per riprendersi il figlio. Questo suo oscillare tra l’eccesso e il moderato, lo percepiamo sin da subito come un rischio di caduta.

Anzi, sappiamo già che questa caduta ci sarà, perché questa donna è fin troppo minacciata per poter resistere con le sue sole forze. La tensione con cui quindi il racconto procede fa sì che ci si immerga gradualmente nel thriller psicologico, pur nel dichiarato intento di denuncia sociale.

Gli sfrattati dalla società, gli allontanati, sembrano non poter usufruire neanche di un ingresso laterale. Il corridoio di accesso è troppo stretto e selettivo per permettere loro di riprendersi una dimensione di normalità una volta che sono finiti nel buco. E soprattutto, la storia di Moon-jung mostra come una volta caduti, si possa facilmente trascinare molto di più con sé.

La serra quindi, è la metafora di una marginalità a cui l’appartamento in affitto fa da contraltare. E la parzialità con cui viene raccontata, è tale anche per la back-story di Moon-jung: non sappiamo come si sia ridotta così, sappiamo solo che sta provando a risollevarsi con le sue sole forze.

Kim Seo-Hyung

Un film provante

In quest’opera prima è essenziale il contributo dei due attori Seo-Hyung e Yang Jae-sung, che devono comunicare lo stress e il delirio in cui stanno transitando, molto spesso restando nella compostezza dei modi richiesti dal personaggio. La regista Lee Sol-hui ha scritto per loro due personaggi ben definiti nel presente ma oscuri nel passato, ai quali non si augura nulla di male, ma che vengono colpiti dalle peggiori sciagure.

E per intelligenze emotiva non possiamo fare a meno di partecipare delle loro sofferenze che sono esponenziali e inesauribili, malgrado nessuno pianga realmente nel film. È solo una vita eccezionalmente sciagurata, che non lascia al pubblico alcun sollievo. E se esiste, è effimero e non ci è dovuto.

Pertanto una delle più grandi sorprese di Greenhouse di Lee Sol-hui, è la crudeltà del deus ex machina che nuove queste vite; che ribolle di buio e sfiducia. Come impone l’han coreano, culturalmente codificato e ancora largamente sentito.

 

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Greenhouse

  • Anno: 2022
  • Durata: 100 minuti
  • Distribuzione: FineCut Co. Ltd
  • Genere: Thriller psicologico, drammatico
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Lee Sol-hui
  • Data di uscita: 28-March-2024