Aspettando la XVII edizione di Pordenone Docs Fest che si terrà dal 10 al 14 aprile 2024, la manifestazione continua il suo percorso di avvicinamento all’inaugurazione presentando la giuria della prossima edizione. Non mancano, inoltre, anticipazioni sulle proiezioni e anteprime.
Pordenone Docs Fest 2024: la giuria
Sarà il regista Marco Bellocchio il Presidente dell’edizione 2024, affiancato dalla regista iraniana – premiata all’IDFA per il miglior documentario – Firouzeh Khosrovani e Dario Zonta – giornalista e produttore di documentari di successo internazionale. Insieme, sceglieranno il miglior film tra le anteprime nazionali in concorso. Anche quest’anno i documentari in programma hanno l’ambizione di portare gli spettatori in un giro attorno al mondo, toccando storie di grande attualità e continuando un lavoro di sensibilizzazione su temi come questione femminile, diritti civili e ambiente.
Cosa aspettarsi
Le attività del Festival si declinano anche in numerose iniziative tese a definirlo sempre più come produttore culturale e non soltanto come vetrina esclusiva dedicata al cinema del reale. Tra queste, per i cento anni dell’Istituto LUCE, Acqua, porta via tutto: film e cineconcerto su eccezionali materiali dagli archivi LUCE – Cinecittà (anche coproduttore). Unisce la creatività e i talenti di Roland Sejko (David Donatello e Nastro D’argento) alla regia, per le musiche composte ed eseguite dal vivo di Teho Teardo (Ciak d’oro; premio Ennio Morricone) e per i testi – in versi, composti per l’occasione – di Gian Mario Villalta (Premio Viareggio per la poesia). Un’opera che celebra l’acqua, la sua bellezza, la sua cruciale importanza per il mondo di oggi, in tutte le sue forme ed essenze. E vuole farlo portando con sé un messaggio chiaro: l’acqua è una risorsa sempre più rara e “dimenticata”, un elemento fondante le nostre esistenze.

Non finisce qui
Altra produzione originale è Proibito, il podcast su Processo per stupro, scritto a voce da Irene Tommasi e dedicato a una delle pagine più cupe della storia giudiziaria italiana recente. Ricostruisce la vicenda del documentario Rai del 1979 diretto da Loredana Rotondo. Il film, che portava in tv per la prima volta il tema della violenza sessuale, denunciando come, nei processi, la vittima femminile venisse trasformata in colpevole, è un documento cruciale oggi non più disponibile, perché alcuni dei protagonisti della vicenda hanno chiesto il diritto all’oblio.
Con lo stesso spirito di produttore culturale e sociale, quest’anno il Festival ha deciso di introdurre una nuova formula: il Social Sponsor. Ogni serata del festival sarà dedicata a un’organizzazione diversa che opera nel sociale, rinunciando a spazi e sostegni pubblicitari per promuovere invece le loro attività. Protagoniste sono Amnesty International, Emergency, Scuola Fatoma e Un Ponte Per, che lavorano ogni giorno per migliorare le condizioni di vita dei più fragili. Un piccolo gesto per dare supporto a chi offre un aiuto concreto.
Le anteprime nazionali
Per quanto riguarda il programma 2024 di Pordenone Docs Fest tra le anteprime nazionali sono confermati diversi titoli. Tra questi la sconvolgente storia di Beyond Utopia di Madeleine Gavin, che grazie a telecamere nascoste e immagine mai viste racconta la storia di diverse famiglie che tentano di sfuggire dalla Corea del Nord. Segue il sorprendente Grasshopper Republic, che nell’era della produzione di massa di cibo derivato da insetti, documenta con incredibile forza visiva la caccia di migliaia e migliaia di cavallette in Africa, fra attese, ritualità, commercio, riflettendo sul delicato rapporto fra uomo e natura. E ancora The Other Profile di Armel Hostiou che racconta un tema di grande attualità come il furto di identità social, subito dal regista e avvenuto tra Francia e Repubblica Democratica del Congo, approdando a un’incredibile avventura cinematografica.
