“Ecco un altro regista che si cimenta con le avventure di Dorian Gray e non riesce a trasmettere le emozioni evocate dal capolavoro letterario di Oscar Wilde”.
Ecco un altro regista che si cimenta con le avventure di Dorian Gray e non riesce a trasmettere le emozioni evocate dal capolavoro letterario di Oscar Wilde. Nel terzo millennio ci avevano già provato Allan A. Goldstein con Dorian (2003) e David Rosenbaum con The picture of Dorian Gray – Il ritratto del male (2004), ma da Oliver Parker ci si aspettava di più, visto che ha curato anche le trasposizioni cinematografiche di due opere teatrali del grande scrittore irlandese, firmando come sceneggiatore e regista Un marito ideale (1999) e L’importanza di chiamarsi Ernesto (2002).
Al centro della pellicola ci sono sempre i tre celebri personaggi: il giovane e bellissimo Dorian, l’amico Basil che dipinge il suo ritratto, e lo spregiudicato Henry che induce il protagonista a percorrere la strada della perdizione.
“Basil è quello che credo di essere” affermò Oscar Wilde, “Henry è come il mondo mi dipinge e Dorian è quello che vorrei essere”.
Ma il film, sceneggiato dall’esordiente Toby Finlay, rivisita il romanzo in chiave psicanalitica con l’introduzione di un nonno sadico e toglie spessore alla figura femminile di Sybil Vane per inventare il personaggio della figlia di Henry, finendo per dare al tutto un forte sapore di fiction.
La parte del protagonista è stata affidata a Ben Barnes, diventato idolo delle teen-ager dopo Le cronache di Narnia: il principe Caspian, il quale non delude negli abiti d’epoca edwardiana. Altra attrattiva della pellicola sono le location londinesi. Peccato che gli effetti speciali da cinema horror, incluso un complesso morphing fra il protagonista e il suo ritratto, la colonna sonora a tratti troppo aggressiva e le grottesche scene di sesso prevalgano sul mistero e sulla sensualità raffinata che affascinano i lettori di Wilde. “Questa storia ha un potenziale enorme per essere ulteriormente sviluppata e essere studiata” ammette lo stesso Parker.
Il romanzo fu scritto nel 1890 e già nel 1910 ebbe la sua prima trasposizione cinematografica. Nel 1945 The picture of Dorian Gray fu candidato a tre premi Oscar.
Lucilla Colonna
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