Assassinio sull’Orient Express, il film di Kenneth Branagh che lo vede anche come protagonista nel ruolo di Hercule Poirot e che riprende il famoso romanzo giallo di Agatha Christie. Il film del 2017 ha scalato in fretta le classifiche della piattaforma così come alla sua uscita portò milioni di persone in sala, ricevendo il plauso del pubblico grazie a un cast stellare e ad interpretazioni che ricordiamo ancora ad oggi: ecco la nostra recensione. È disponibile su Netflix.
Il film è prodotto da 20th Century Fox, Genre Films, Scott Free Productions, The Mark Gordon Company, Kinberg Genre e The Estate of Agatha Christie. Distribuito da 20th Century Fox, nel cast principale troviamo Kenneth Branagh, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Johnny Depp, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Michelle Pfeiffer, Daisy Ridley, Marwan Kenzari, Olivia Colman, Lucy Boynton, Manuel Garcia-Rulfo, Sergei Polunin, Tom Bateman, Miranda Raison e Derek Jacobi.
Assassinio sull’Orient Express: la trama del film
Un lussuoso viaggio a bordo dell’Orient Express si trasforma in una corsa contro il tempo quando viene commesso un omicidio. Il detective Hercule Poirot interroga i sospettati durante una lunga sosta tra le montagne della Jugoslavia.
Il film arriva sulla piattaforma streaming di Netflix pochi mesi dopo l’uscita al cinema del terzo film della serie Assassinio a Venezia, che adatta un altro romanzo della Christie e vede ancora Kenneth Branagh nei panni dell’iconico detective coi baffi determinato a catturare il colpevole del caso.
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Un omicidio incomprensibile
La trama inizia con Poirot che decide di prendere una pausa e intraprendere un viaggio sull’Orient Express. Tuttavia, il suo desiderio di relax viene interrotto quando un ricco uomo d’affari americano, interpretato da Johnny Depp, viene brutalmente assassinato durante il viaggio. Poirot viene incaricato di risolvere il caso, e il film si sviluppa come un intricato mistero che coinvolge una serie di personaggi misteriosi. Su quel treno nessuno sembra avere un movente eppure tutti sembrano colpevoli, e più il film va avanti più i nostri pensieri, come quelli di Poirot, si aggrovigliano in una rete fitta di nodi all’apparenza impossibili da districare.
Con il passare del tempo, Assassinio sull’Orient Express continua a far sorgere dubbi, a sollevare domande. Niente sembra scivolare al suo posto, eppure ogni cosa sembra irrimediabilmente legata. E’ magistrale il lavoro svolto dal film, che sa tenere alta la tensione fino alla fine, quando ogni cosa va al suo posto, finalmente, grazie alla genialità del detective creato da Agatha Christie.
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Assassinio sull’Orient Express: il cast e la grandezza tecnica
Grazie all’impeccabile lavoro di Haris Zambarloukos, grandissimo direttore della fotografia, il film ha saputo catturare la maestosità di un treno distante da noi ormai quasi cento anni, e offrire panorami mozzafiato dei paesaggi attraverso i quali transita nel corso del film. Luci e colori sanno dar vita alle giuste atmosfere dentro e fuori dal mezzo, dalle calde scene nel vagone per il pranzo a quelle più rigide fuori, nella neve. La ricreazione dell’ambientazione degli anni ’30 è accurata nei dettagli, dal lusso dell’Orient Express ai costumi dei personaggi ai più piccoli dettagli artistici e della scenografia maneggiati dagli attori.
Il cast, composto interamente da attori di alto calibro, offre interpretazioni solide e convincenti. Oltre a Branagh e Depp, spiccano le performance di Michelle Pfeiffer, Judi Dench, Daisy Ridley, Josh Gad. Ognuno porta il proprio contributo al mistero, creando una dinamica affascinante tra i personaggi che rimane un mistero per lo spettatore fino agli ultimi minuti del film.
La colonna sonora di Patrick Doyle sottolinea magnificamente l’atmosfera del film, enfatizzando i momenti di suspense e dramma. Branagh gestisce abilmente il ritmo della pellicola, mantenendo l’attenzione dello spettatore attraverso rivelazioni e colpi di scena, e le intricate relazioni tra i personaggi sviluppate sul treno e prima, uniti in una complicatissima rete di segreti e bugie.
La fedeltà verso il prodotto originale
Sebbene il film prenda alcune libertà creative rispetto al materiale originale, Assassinio sull’Orient Express riesce a catturare perfettamente lo spirito della storia di Agatha Christie in modo affascinante. Il film è in grado di ricreare le atmosfere degli anni ’30 in maniera magistrale, attraverso scenografie, costumi e luci dai colori caldi. Nonostante, come tutti gli adattamenti, si discosti un po’ dal prodotto di partenza, il film sa rendere catturarne le atmosfere e l’essenza e rimane una splendida trasposizione cinematografica. È un omaggio all’arte del mistero e del giallo e offre uno spettacolo avvincente e visivamente affascinante per gli appassionati del genere e non solo.
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