‘Kissing Gorbaciov’ Incontro tra punk italiano e sovietico

In anteprima assoluta al 64esimo Festival dei Popoli, Kissing Gorbaciov. Il documentario è il nuovo progetto firmato dalla casa di produzione indipendente SMK Factory, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, in collaborazione con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.

Kissing Gorbaciov ripercorre una storia avvenuta in un momento di smottamenti epocali, che pochissimi conoscono e di cui esistono rarissime testimonianze d’archivio. Attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni, il documentario fa luce sull’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.

Kissing Gorbaciov è distribuito nelle sale italiane dalla fine di novembre 2023, da OpenDDB.

puoi leggere il programma del Festival dei Popoli qui.

La produzione

SMK Factory ha realizzatoKissing Gorbaciov con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso Emilia-Romagna Film Commission, il patrocinio del Comune di Melpignano ed il patrocinio e supporto logistico di Apulia Film Commission.

Trama di Kissing Gorbaciov

Kissing Gorbaciov inizia nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento. Qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito

il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa

Con il progetto “Idi di Marzo” sei band sovietiche vengono invitate in Salento per due giorni di concerti il 23 e 24 Luglio del 1988. Ma il concerto di Melpignano sarà solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto dopo. Una folta delegazione formata dalle band CCCP – Fedeli alla Linea, Litfiba, RATS, Mista & Missis, i giornalisti Alba Solaro, Gino Castaldo, Francesco Costantini e gli organizzatori Sergio Blasi e Antonio Princigalli, si reca all’aeroporto di Roma per  raggiungere in aereo l’Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado.

Il panorama musicale dell’epoca

Il documentario vanta una ricchissima raccolta di riprese dell’epoca realizzate dagli stessi protagonisti di quest’avventura. Le immagini di repertorio restituiscono la vivacità delle band e ci fanno immergere nel contesto della musica rock e punk di quegli anni. Kissing Gorbaciov affronta l’eterogeneità dei gruppi musicali nati in Unione Sovietica, mostrando come esistevano anche gruppi che replicavano i Beatles o la musica country americana oltre a quelli rock e punk. Grazie alle testimonianze delle band il documentario viene arricchito da aneddoti curiosità su come sono nate alcune canzoni e sulle loro influenze artistiche:

Era una di quelle notti in cui o ti suicidi o tiri fuori una canzone.

Annarella Giudici in un live con i CCCP – Fedeli alla linea

La musica nella Russia sovietica

Le testimonianze di giornalisti arricchiscono la narrazione di Kissing Gorbaciov e gli interventi del critico musicale Artemij Troickij approfondiscono temi importanti come il mercato clandestino della musica occidentale nell’Unione Sovietica e sulla relazione tra il governo russo e la musica.

La parte del documentario ambientata a Mosca e nell’allora San Pietroburgo regala preziose riprese della Russia dell’epoca. Inoltre evidenzia le differenze tra la capitale russa e la città più europea della nazione. Gli stessi membri delle band notano immediatamente un clima diverso a San Pietroburgo

L’atmosfera era completamente opposta, c’era molto più apertura

La vita musicale giovanile era più libera di esprimersi anche grazie alla presenza di un Rock Club all’interno del quale i gruppi locali si potevano esibire davanti ad un pubblico.

Il trailer di Kissing Gorbaciov