Riccardo De Angelis e Romeo Marconi, dopo aver lavorato insieme a ‘Spadò il danzatore nudo’, presentano ‘Carlo Urbani. Ho fatto del mio sogno la mia vita’, candidato nella sezione Habitat del 64° Festival dei popoli. Questo documentario, realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Carlo Urbani e con il contributo di Medici Senza Frontiere, mostra un ritratto sincero di Carlo Urbani vent’anni dopo la sua morte.
Un ideale più forte della morte
Quest’opera racconta in cinquanta minuti la semplicità di quell’uomo marchigiano che non ha mai voluto godere della fama del proprio operato. Le missioni, la Cambogia, il trasferimento in Vietnam e lo stretto rapporto con una famiglia che si è sempre fidata ciecamente di lui, seguendolo ovunque. Carlo Urbani ha lottato per il diritto alla cura e alla salute, per la dignità della persona, e nel 1999, come presidente della sezione italiana di Medici senza frontiere, ha ritirato il Premio Nobel per la pace a Oslo. I filmini amatoriali e le interviste a famiglia e amici, ci restituiscono l’immagine pura di una persona. Quella stessa persona fu il medico che per primo indentificò e classificò la SARS, che fu anche causa della sua morte, il 29 marzo 2003. Ancora oggi, AICU organizza e finanzia manifestazioni allo scopo di mostrare l’esigenza di farmaci e cure essenziali da parte delle popolazioni più povere.

Il racconto di Carlo Urbani
Le voci narranti di questo documentario biografico appartengono a quelle persone che ricordano con affetto Carlo Urbani; si tratta di amici, colleghi, membri della famiglia. I figli lo ricordano con amore e gratitudine per averli sempre resi partecipi di una parte così importante della propria vita: la medicina e l’altruismo verso i più poveri, coloro che non si trovano in una posizione privilegiata. La vedova di Urbani rivela la sicurezza che le trasmetteva, anche quando, per mantenere la famiglia unita, si trasferì insieme a lui e ai figli in Cambogia e poi in Vietnam. Ne parlano la madre e la sorella del medico, confessando anche il vuoto incolmabile che questa improvvisa morte ha lasciato.
Riccardo De Angelis e Romeo Marconi hanno dichiarato:
Restituire al pubblico non solo la storia del medico, ma anche quella dell’uomo, è stato il motivo che ci ha guidato nella realizzazione del documentario.
Sicuramente si può dire che ci siano riusciti, perchè quello che hanno creato non è il freddo elenco delle gesta di un eroe irraggiungibile. I registi ci conducono in un viaggio nella vita di una persona che è stata sì straordinaria, ma anche fragile, e soprattutto molto umana.
‘Carlo Urbani. Ho fatto del mio sogno la mia vita’ fornisce l’immagine più intima di una personalità semplice, che non ha bisogno di nulla più delle proprie azioni per raccontarsi.
Questa e altre storie al Festival dei popoli