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In Sala

‘Amor’ : Una poetica ricostruzione dei frammenti di una vita

Un'interessante opera intimista, onirica e sperimentale presentata Fuori Concorso alla Biennale di Venezia 80 e ora al cinema

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‘Amor’ è un film documentario  scritto e diretto da Virginia Eleuteri Serpieri.  Presentata Fuori Concorso al Festival di Venezia 80 e dopo al RIDF, è al cinema dal 4 aprile distribuito da Stefilm International. Nel cast Odetta Tunyla, Laura Riccioli.

Una produzione STEFILM, ERA FILM conRAI CINEMA PRODUZIONE.

Con il sostegno di MIC, Regione Lazio, Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund – sviluppo dicembre 2018, produzione giugno 2020, Lithuanian Film Cente.

Amor& conversazione con Virginia Eleuteri Serpieri

Sinossi Ufficiale di Amor

Una sera d’estate di venticinque anni fa: la città è deserta, è in corso la finale del campionato del mondo di calcio. Una donna, Teresa, raggiunge il Tevere e si lascia andare alla sua corrente. Gli abissi la inghiottono e la figlia Virginia, nel buio della notte, attraversa Roma: vuole trovarla e salvarla. Virginia deve attraversare le profondità delle acque, della storia, dei miti, delle sciagure e dei bagliori vitali di una Roma senza tempo. Così può vedere di nuovo sua madre che emerge dall’oscurità del Tevere per volare verso AMOR, “il pianeta della cura” circondato dall’acqua e dove le vie, le piazze, le fontane ricordano quelle di Roma e gli animali sono liberi di circolare.

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Amor:  il fiume

Quando penso a Roma vedo mia madre

Il film Documento di Virginia Eleuteri Serpieri nasce dalla necessità dell’autrice di esorcizzare una perdita importante, quella di sua madre Teresa, utilizzando una metafora centrale. La sera della sua morte, la Serpieri aveva cercato la madre per tutta Roma. La città era deserta, complice il calcio che tutto ferma, e l’ auto aveva attraversato i quartieri, le strade vuote, il centro e la periferia Solo in un luogo non era stata, al fiume, un fiume di cui ella stessa ignorava l’esistenza ma che era stato artefice e protagonista di quell’Addio. Un fiume che era stato la madre di Roma , che, come dice la stessa autrice, favorendo in passato scambi commerciali e umani,  l’aveva  resa quella che è oggi. Fonte di nutrimento ma anche colpevole di  terribili e improvvise inondazioni che tutto coprivano portando peste e carestia. Ed è in questa Roma conflittuale , che ama e odia sua madre, che si identifica la regista . Sua madre rappresenta il fiume, un fiume che ama profondamente la sua famiglia ma che allo stesso tempo le provoca dolore. Anche lei amata con passione dai suoi figli ma temuta in egual misura nei suoi sbalzi di umore .

Nella vita c’è chi affonda e chi si tiene a galla. Io sono di quelle persone che affondano.

La depressione della madre  giungeva impetuosa a spazzare la tranquillità della famiglia così come il fiume tanto prezioso diveniva di colpo nemico della città che pur nutriva.

Un Poema visivo

Lo ha definito così Barbera il direttore del Festival della Biennale 80. Ed a ragione, perchè Amor più che un film è una sorta di Opera letteraria, un frammentario puzzle fatto di riflessioni sparse, immagini del presente e del Passato, magnifici paesaggi e brani musicali scelti che si legano in un tutt’uno tra loro. Come i versi di una poesia ermetica, ogni frame del film è un enigma visivo, costellato di indizi e di possibili percorsi mentali da intraprendere. E’ un Cinema definito di Ricerca quello della Serpieri, che sperimenta modalità espressive, che azzarda tecniche visive e che ti fa immergere di colpo nel sogno sgranato in super 8 di una cinepresa di altri tempi. Un percorso complesso con tante dinamiche e che apre ad un nuovo punto di vista su Roma, su questo enorme organismo.

Si chiudono davvero gli occhi spesso durante la visione del film, mentre la musica curata da Martynas Bialobżeskis, componente essenziale della pellicola , ci trasporta dalla Roma di oggi in questo fantomatico pianeta Amor. Le cartoline consunte,  le foto antiche, i ricordi in bianco e nero di una vita che sembra serena si alternano alla visione dei luoghi più significativi delle Roma di ieri e di oggi. In mezzo l’acqua che scorre, nei torrenti, dalle fontane, dal Tevere, tra i campi fioriti. L’acqua fonte di purificazione finale e mezzo di trasporto verso altri luoghi lontani. L’acqua che però si ritira alla fine lasciando solo macerie.

Come nel Piccolo Principe la madre compie un viaggio metaforico verso Amor, questo fantomatico pianeta naturale e dall’aldilà invia racconti di luoghi campestri e sereni. Lo sguardo resta fisso a guardare la telecamera in un dialogo fatto di musica, rumori naturali, o anche solo silenzi.

Cara mamma alla fine non ti ho trovata

Un lungo percorso di ricerca fatto di tentativi di comprendere, domande senza risposta, rimpianti per non aver fatto forse abbastanza. La nave approda infine alla fine del viaggio e sono ancora le immagini a dare la risposta, a ricomporre i frammenti della vita di Teresa e a svelare quale sia stato il luogo  scelto per dire Addio.

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Amor

  • Anno: 2023
  • Durata: 101'
  • Distribuzione: Stefilm International Srl
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia Lituania
  • Regia: VIRGINIA ELEUTERI SERPIERI,