And Just Like That… seconda stagione è composta da undici episodi distribuiti in Italia su Sky dal 23 giugno al 25 agosto 2023. La serie è il seguito di Sex & The City, celebre show durato sei stagioni: entrambi creati da Darren Star e Michael Patrick King, e raccontano di Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker) e delle sue amiche nella New York contemporanea, alle prese con i problemi quotidiani affrontando argomenti di rilevanza sociale come lo status delle donne nella società.
E PROPRIO COSI’…
Se Sex & The City è stato, all’inizio, un’innovazione narrativa nella tv seriale, e un passo avanti enorme nell’immaginario attuale nell’emancipazione femminile moderna, And Just Like That… ne ha ripreso le tematiche e il nucleo fondante, cerando di evolverlo e attualizzarlo, rimettendo in discussione il ruolo della donna nella società difronte allo strapotere del maschio, oggi meno evidente ma più pericoloso perché più larvato e stratificato, quini nascosto.
In questo senso, le due stagioni di And Just Like That… hanno mostrato intelligenza e acutezza, però non sempre in maniera cristallina perché spesso e volentieri inquinati dalle premesse originarie dello show, ovvero quello di far perdonare (??) al serial predecessore gli errori del passato in nome di una inclusività forzata.
NUOVI PERSONAGGI, NESSUNA EMOZIONE
È proprio per questo che l’andamento e soprattutto il rendimento della serie sono stati ondivaghi: esemplificativi in questo senso i personaggi nuovi, a partire proprio da Che Diaz e Seema Patel -interpretate rispettivamente da Sara Ramirez e Sarita Choudhury.
Due ruoli che a differenza dei protagonisti della serie non sono mai riusciti a staccarsi dalla pagina e prendere vita, mancando quella tridimensionalità che invece ha fatto il successo della serie.
Questo perché preoccupandosi eccessivamente (ed esclusivamente) dell’inclusività, i nuovi ingressi sono diventati caricature di loro stessi, deboli e poco o niente incisivi: personaggi solo accennati e mai sviluppati al di fuori dei binari del loro prevedibile utilizzo.
È per questo che, alla fine degli undici episodi, si ha come l’impressione che And Just Like That… sia stata un’occasione sprecata, a maggior ragione per l’evidenza delle positività evidenti quando la storia si abbandona a sé stessa e si lascia andare, mollando la presa e rilassandosi lasciando il campo ai personaggi con le loro imperfezioni e paure.
L’ultimo episodio, in realtà sdoppiato in due (L’Ultima Cena: Antipasto, e L’Ultima Cena: Portata Principale) è riuscito a rinverdire i fasti di un tempo in tutto e per tutto, costringendo i personaggi a guardarsi dentro e mettersi in discussione, cambiando infine attitudine rispetto al modo in cui hanno vissuto la vita negli ultimi decenni.
AS TIME GOES BY
È questo forse l’aspetto più interessante della serie, quello inevitabilmente più sincero e vitale, una presa di coscienza che si trova anche in alcuni blockbuster contemporanei (Mission Impossibile Dead Reckoning parte 1 e Indiana Jones e Il Quadrante del Tempo) nei quali viene preso di petto l’argomento tempo, osservandone il trascorrere in controluce rispetto ai personaggi principali.
È in questo senso che allora la scomparsa di Mr. Big, il ritorno di Aidan, la comparsata di Samantha (Kim Cathrall per 72 secondi in tutto, con un’imbarazzante computer grafica intorno), pure se compromessi narrativi sono elementi migliori di parte del nuovo cast: e la terza stagione, già in lavorazione, promette di mettere tutto ancora più a fuoco, alla ricerca sempre, anche dopo anni e anni, della sfuggente insostenibile leggerezza di essere (noi stessi).
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