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‘Ahsoka’ la recensione dei primi episodi

La serie con protagonista Rosario Dawson in ottica Girl Power è più uno spin-off di Mandalorian che un prodotto autonomo

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Ahsoka

Su Disney+ la serie dell’universo Star Wars Ahsoka con i primi due episodi. Protagonista la Jedi interpretata dalla Dawson assieme a Natasha Liu Bordizzo, Ivanna Sakhno, Mary Elizabeth Winstead e Diana Lee Inosanto. E rappresenta l’ultima apparizione prima della morte dell’attore britannico Ray Stevenson. Creata da Dave Filoni e Jon Favreau è il quinto adattamento seriale del mondo che fu di George Lucas.

Il trailer di Ahsoka

Apprendisti e Mentori – Ahsoka

I primi due episodi disponibili sulla piattaforma Disney+ dal 23 Agosto, ci mostrano l’eroina mentore Ahsoka Tano legata a doppio filo alla serie madre Mandalorian e impossibilitata a staccarsi da essa. Un prodotto creato per essere dentro un plateale impianto femminista incentrato sul potere rosa, linea che ad Hollywood si sta prendendo da qualche anno con risultati più o meno altalenanti. Ahsoka, con le sue classiche sovraimpressioni della saga di Lucas, ci fa un mezzo resoconto delle Guerre Stellari in cui la serie vive. La Repubblica ha vinto e l’Impero se l’è data a gambe, anche se piccoli nuclei sinistri tengono viva una sorta di resistenza nera.

Ahsoka è la storia di jedi che hanno tradito verso il lato oscuro e di jedi buoni non ancora consapevoli del proprio viaggio e in formazione. Dopo che il cavaliere decaduto Baylan Skoll e la sua apprendista Shin Hati liberano quello che sarà il villain della stagione, il Grande Ammiraglio Thrawn, Ahsoka si mette sulle loro tracce attraverso una mappa stellare che la porterà direttamente alla co-protagonista della storia, la sua ex apprendista Sabine Wren.

Ahsoka

La serie è tratta dal suo collega animato Rebels, e in Ahsoka vengono saltati o spiegati malino vicende e personaggi fondamentali. Come Ezra, interesse romantico di Sabine, sacrificato per l’esilio della Thrawn. Per ben due episodi assistiamo al travaglio di Sabine per l’amato e la sua testardaggine nel capire il reale destino di Ezra. Cosa che la porterà a uscire quasi illesa da uno dei rari plot twist: l’essere trafitta al cuore dalla spada laser. La Tano nei primi episodi si occupa di esserci senza esserci, assurgendo all’archetipo del mentore per Sabine. È una sorta di Obi-Wan Kenobi in pensione e stanca di addestrare apprendiste. Ma che non sfugge al proprio ruolo di consigliare la sua protetta senza alcun risultato.

Lo spinoff  Mandaloriano

Ciò che emerge dai primi episodi è la tendenza a non riuscire a smarcarsi dalla serie con Pedro Pascal. I conflitti iper spaziali, troppi, si fondano su mini battaglie western galattiche tra la Tano e i cavalieri decaduti. Troveremo anche cucciolosi pupazzetti simili al piccolo Yoda che di tanto in tanto emergono senza motivazione. La Dawson quando fece la sua comparsa nella 3×13 di Mandalorian, dava l’impressione di portare con sé quel personaggio forte e carismatico come i migliori Jedi di inizio saga e quel tocco tenebroso e mistico che rendeva il suo personaggio interessante.

Tutto ciò per il momento in Ahsoka non si vede, anche perché la Tano emerge solo quando deve risolvere i guai e salvare la sua ex apprendista, o scovare fabbriche che lavorano per sezioni segrete della resistenza imperiale. La serie vuole attingere al mondo di Mandalorian, come vediamo nella veloce trasformazione eroica di Sabine alla fine del secondo episodio.

Ahsoka

E lo fa anche mostrando i suoi personaggi tra i paesaggi brulicanti della serie, fondendo toni dark a situazioni più stemperate. Ma quello che manca è indubbiamente la costruzione di un viaggio. Infatti se il viaggio dell’eroe con Mando era la carta vincente, attraverso una figura solitaria sbloccata dall’elemento catalizzatore emotivo del piccola Joda, qui invece l’heroin journey è abbastanza indeciso e poco chiaro.

Perché Ahsoka fa un minestrone delle cosa che amiamo in Mandalorian, ne recupera quasi tutti i codici, ma senza svilupparne bene la funzione. Troppo rinchiusa nella solennità del suo personaggio per far vivere la serie di una effettiva pulsione, e le sue comprimarie sono ancora in cerca di sé. In soldoni Ahsoka sembra avere il freno tirato, rispondendo a una esigenza di spremere ancora di più la serializzazione del prodotto Star Wars.

Ahsoka intrattiene mostrando poco di sé

Ciò che probabilmente Filoni e Favreau tentano di fare è creare una serie di totale intrattenimento dove l’azione regna incontrastata. E indubbiamente in Ahsoka non ci si annoia mai, anche perché star dietro ai continui esasperati duelli tra spade laser è così ripetitivo ma anche sempre sul filo della tensione. Ciò a discapito della trama di fondo. Una battaglia tra jedi cattivi e buoni e il conflitto tra mentori stanchi e apprendisti con una vorace sete di verità. Le ambientazioni virtuali impeccabili e lo straordinario make-up sulla Dawson, ci suggeriscono qualche probabile candidatura in ottica premiazioni per un personaggio troppo distanziato dalla serie che porta il proprio nome.

Ahsoka

Quel che è certo è che la direzione della serie Dinsey+ dopo due episodi è ancora incerta. Sappiamo che è lo spinoff di Mandalorian, aspettando di conoscere la vera Ahsoka.

  • Anno: 2023
  • Durata: 45-55
  • Distribuzione: Disney +
  • Genere: drama sci-fi
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Dave Filoni
  • Data di uscita: 23-August-2023