Fin dalle prime indiscrezioni apparse sul Web più di un anno fa, Barbie é stato sicuramente il film più atteso del 2023 (qui la recensione). Un ambizioso progetto guidato da Greta Gerwig, al suo terzo lungometraggio da regista, che ha persino superato le aspettative a partire dal suo esordio in sala. A poco più di due settimane dall’uscita (il 20 luglio scorso), Barbie ha superato il miliardo di incassi al box office mondiale. Gerwig entra nella storia del cinema come prima regista donna ad avere raggiunto un risultato di tale portata.
Classe 1983 e californiana di origine, Greta Gerwig non é di certo un volto nuovo del cinema. Giovane appassionata di teatro, Gerwig si ritrova nel mondo del cinema indipendente e low budget newyorkese (il cosiddetto cinema mumblecore). Al 2006 risale il suo primo ruolo cinematografico in LOL di Joe Swanberg. Dopo quest’esperienza, Gerwig continua a lavorare nell’ambiente indipendente e scrive – proprio con Swanberg – la sceneggiatura di Hannah takes the stairs (2007, e di cui é anche protagonista).
La sua carriera di attrice fa un balzo in avanti quando recita in Lo stravagante mondo di Greenberg (2010) di Noah Baumbach. Il film le vale il plauso di pubblico e critica e le garantisce ruoli in produzioni importanti a livello internazionale come To Rome with Love (2012) e Jackie (2016). Gerwig continua anche la sua collaborazione con Baumbach in veste di co-sceneggiatrice: scrivono insieme prima Frances Ha (2012) e poi Mistress America (2015). Entrambe le pellicole vedono Gerwig nel ruolo della protagonista, di cui la critica loda soprattutto il suo talento di sceneggiatrice.
Mickey Sumner e Greta Gerwig in “Frances Ha” (2012)
Questa svolta si traduce nel passaggio dietro alla cinepresa: nel 2017, Gerwig scrive e dirige Lady Bird, un coming-of-age semi-autobiografico. Il film d’esordio é un grande successo di pubblico e critica, tanto da ricevere 5 candidature ai premi Oscar. Due anni dopo, Gerwig torna alla regia con l’adattamento di Piccole Donne (2019, disponibile su Netflix), anch’esso lodato per l’originalità registica e la potente sceneggiatura.
Arriviamo al 2023. Gerwig si dedica al suo progetto finora più costoso e colossale: Barbie. Il film diventa ancora prima della sua uscita un vero e proprio caso cinematografico, spinto soprattutto da un’intelligente campagna di marketing e promozione. É rivelatore il fatto che il budget per la campagna promozionale del film abbia superato quello di produzione: 150 milioni di dollari contro 145.
Tutto, quindi, preannunciava un grande successo. Ma nessuno si aspettava che questo blockbuster rosa pastello raggiungesse – e in così poco tempo – dei numeri tanto alti. La stessa Margot Robbie, protagonista ma anche produttrice del film con la sua LuckyChap Entertainment, ha dichiarato in un’intervista:
Ho detto loro (i produttori) che il film avrebbe incassato 1 miliardo di dollari. Magari ho esagerato, ma avevamo un film da girare, ok?
Ma fin dal suo arrivo in sala Barbie non ha fatto altro che conquistare record: nel solo week-end di apertura ha incassato 155 milioni di dollari, diventando anche il più grande debutto nella storia per una regista donna. In Italia ha fatto registrare quasi trecentomila presenze e ha incassato 2,1 milioni al solo esordio, segnando la migliore apertura del 2023.
Ryan Gosling e Margot Robbie in “Barbie” (2023)
Oggi, a sole due settimane dall’uscita, Barbie ha finalmente superato la soglia del miliardo di incassi al box office mondiale. Greta Gerwig entra nella storia in quanto prima regista donna a superare questo traguardo. Nonostante alcuni voci polemiche profetizzassero un flop del film al botteghino, Barbie non si ferma e continua a riempire le sale con pubblico in rosa. Ed é forse questo il più grande merito che dobbiamo riconoscere a Gerwig: nell’era della post-pandemia e della crisi delle sale, Barbie ha fatto ritrovare l’amore per il grande schermo a milioni – o miliardi – di spettatori. E non possiamo che augurarci che sia soltanto l’inizio della rinascita del cinema in sala.