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‘The Crowded Room’: personaggi in cerca d’autore

La serie con Tom Holland è come il suo protagonista: Danny. Instabile, confusa, pluridirezionale.

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The Crowded Room

Tratta dal romanzo di Daniel Keyes, Una stanza piena di gente, arriva a conclusione la serie di Apple Tv+ con protagonista l’ex Peter Parker. Nel cast di The Crowded Room troviamo la co-protagonista Amanda Seyfried, Emmy Rossum, Sasha Lane e Christopher Abbott.

IL TRAILER – The Crowded Room

 

 

Danny e un passato che non ricorda – The Crowded Room 

Alla fine della miniserie con Tom Holland, tirando le somme di ciò che il prodotto trasmette, si ha l’impressione di  tanta roba in un minestrone confuso, con tanti ingredienti non amalgamati. Coming of age, la classica tematica annosa della pedofilia, la salute mentale. Sono queste le tre vie che The Crowded Room segue a tratti, senza mai decidere dove arrivare.

La storia è semplice e struggente al tempo stesso. Danny Sullivan è un ragazzo taciturno e solitario, molto timido a cui piace disegnare. Cerca un modo per integrarsi e avere successo sulla bella del liceo, Emma Laird, avviando un discreto spaccio di droga.

Le cose precipitano, ed è costretto a scappare rincorso dalla polizia. Ma prima di arrivare a ciò, il cold open inziale  ci lascia in balia della serie per metà della sua durata. Nel flashforward Danny si ferma un attimo primo di sparare a un tizio di spalle, con l’insistenza di Shasha Lane, Ariana. Qui scopre che l’uomo è il suo patrigno, compagno della madre, Emmy Rossum, desiste e scappa. Viene catturato e destinato a una pena molto alta, forse l’ergastolo. Al suo caso si interessa la psicologa Rya, che capisce fin da subito come c’è dell’altro dietro a un tentativo di omicidio famigliare.

 

The Crowded Room

Interviste multiple

La serie per molti episodi va avanti in questo campo-controcampo intervista tra Danny e la sua psicologa. L’alter-ego di Holland non ricorda nulla e le visite della dottoressa servono proprio a svelare questo alone di mistero. La narrazione qui ci svia, avendo all’inizio una instabilità tra il racconto del presente e la cattura di Danny, ma ad ogni modo funziona. Il protagonista, incredibilmente, viene salvato dal suo vicino di casa l’israeliano, Yitzhak, probabilmente ex componente del Mossad, che affitta casa a malcapitati come Danny, tra cui vi è anche Ariana. Sempre a forma di intervista, facendo molti giri narrativi, Holland cerca di far riemergere tutta la sua storia. La sua permanenza in quella casa, e il viaggio a Londra per trovare riparo dal padre. Introducendo un altro personaggio, Jack Lamb, un consulente viaggi amico del padre, ben vestito e abile nella dialettica.

Attenzione a questi tre personaggi perché la punta mira proprio su di loro. Tutto ciò mentre  le tappe del racconto di Danny si trasformano in un coming of age e un inno all’emancipazione di un ragazzino che vuole diventare adulto. La serie cerca di costruire l’abuso di Danny. Semina questo pericoloso terreno con il fratellino Adam, morto anni prima, ci aggiunge l’obbligo ad avere rapporti sessuali con lo spacciatore afro, fino ad inquadrare molto meglio il personaggio del patrigno Marlin. Il vero colpevole della situazione del protagonista. Danny infatti non ricorda gli abusi e questo perché la sua mente ha creato un’auto-protezione di se stesso in un mondo metafisico, appunto la stanza piena di gente.

 

The Crowded Room

Disturbo dissociativo di serialità

La serie punta tutto, più o meno dall’ep. 5, Savior, sulle personalità multiple che la mente di Danny ha creato per proteggersi dalla verità. La stanza affollata dentro la sua mente è questa specie di fienile/stalla dove Danny è stato abusato dal patrigno, evento che ha rimosso creando altre verità e identità. Ariana, Jack Lamb, Yitzhak, e lo stesso piccolo Adam. In realtà non esistono: sono rappresentazioni ed estensioni mentali che hanno aiutato Danny a crescere, combattere, farcela nel mondo della ripetizione dell’abuso.

La psicologa lo capisce quasi subito e arriva, in una corsa contro il tempo, a isolare il personaggio di Holland dalle altre versioni immaginifiche. Le quali vivono di autoconservazione, sapendo bene che la guarigione di Danny vuol dire la loro morte.

E trainate dall’ambigua ed emblematica figura di Lamb, giocano al gatto e il topo con Danny, facendolo dormire e svegliare , prendendo il suo posto quando vogliono. Ora Danny è una ragazza bad girl in cerca di sesso occasionale nel rave in cui lo porta Ariana, ora usa la forza forzuta dell’israeliano per uscire dalle situazioni più complicate, ora è il piccolo Adam che viene abusato.

La testa di Danny finisce per collidere con le sue versioni e anche la serie stessa. Dieci puntate che non sono chiare nelle  intenzioni. Cosa stiamo vedendo in realtà? Un drama processuale, un’antieroe che cerca a suo modo di essere un Dhamer multiforme, o una riflessione sull’igiene mentale?

 

The Crowded Room

 Assenza di plot twist

La serie Apple sceglie un tipo di struttura narrativa che riduce già l’interesse emotivo per la storia. Le vicende di Danny vengono raccontate come un lungo diario di eventi. in cui tutto è già preordinato e nulla è legato alla suspence e alla sorpresa. Visto anche che alla quarta puntata sappiamo praticamente tutto di Danny e potrebbe finire anche lì. Conosciamo per larghi tratti il suo sistema di abuso, e intuiamo la sua origine e quella delle diverse identità di Danny sconnesse e in rivolta. Bisogna solo capire come Danny uscirà dal processo. Con l’infermità mentale o no.

La serie mira a qualcosa di più della storia di uno psicopatico in preda ai propri demoni. Vorrebbe usare la serialità come mezzo per affrontare il tema dell’abuso. Non solo tramite Danny ma anche per mezzo della madre, Candy, interpretata da un’attrice, l’ex Fiona di Shameless, che seppur brava risulta essere inverosimilmente la madre di Holland.

 

Abusare dell’Abuso

La serie cerca di girare intorno alla violenza non solo fisica ma anche psicologica, come quella che subisce Candy da parte del marito e da come fa finta di non vedere coprendo l’orrore del figlio. Anche chiamata a testimoniare, Candy sceglie la protezione di se stessa a quella del figlio. Un passaggio interessante, se non fosse per una soluzione abbastanza fragile.

Il finale sconfessa tutta la ricerca della colpa e del colpevole. Attraverso Lamb, Danny fa riemergere la finzione di Adam e la sua via dolorosa verso l’infermità mentale. Tutti ottengono quello che vogliono. Ma lo ottiene anche l’abuso stesso. Vero protagonista della vicenda e vero colpevole in fuga. Danny è costretto a essere rinchiuso in clinica, a fare terapia e a disegnare, mentre il suo abusatore ubriaco chiama la madre in assoluta libertà. Il circolo di abusi viene spezzato ma senza giustizia. Non vi è conclusione insomma nella serie Apple,  né penitenza. Solo ciò che sembra. Un tentativo di rendere il suo personaggio instabile e senza alcuna possibilità di ritorno.

 

The Crowded Room rende la violenza centro ed epigono delle vicissitudini di Danny. Vivendo di troppi personaggi autonomi in una serie come la stanza affollata nella mente del protagonista.

 

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  • Anno: 2023
  • Durata: 45
  • Distribuzione: Apple Tv+
  • Genere: thriller psicologico
  • Nazionalita: Usa
  • Regia: Akiva Goldsman
  • Data di uscita: 09-June-2023