‘Renfield’ Come liberarsi della codipendenza da Dracula

In sala dal 25 maggio 2023, distribuito da Universal Pictures, Renfield  si basa su un’idea originale di Robert Kirkman, autore di fumetti noto per The Walking Dead. Se lì erano gli zombie al centro del racconto, qui abbiamo i vampiri. Altre figure leggendarie, altrettanto affascinanti e sfruttate dal mondo cinematografico (e non solo), le creature della notte trovano in Dracula il loro massimo rappresentante.

Il fatto che sia Nicolas Cage a prestargli il volto non fa che rendere più curioso, originale e divertente il progetto. La regia di Chris McKay – chiamato a sostituire Dexter Fletcher (Rocketman) – ne esalta le potenzialità dal punto di vista dell’azione e della spettacolarità. Senza dubbio aiutano le abilità del cineasta anche in veste di montatore: ogni sequenza di lotta vanta un’armonia e un’eleganza straordinarie, volutamente contaminate da effetti splatter a go-go.

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Renfield | La trama

Robert Montague Renfield (Hoult) ha deciso di partecipare a un gruppo di sostegno per chi sta vivendo un rapporto di codipendenza. Tra chi non riesce a lasciare il proprio partner e chi crede seriamente nella terapia, Renfield si sente ancora in bilico: nonostante si renda conto di quanto sia sbilanciata la relazione con il suo capo, non può fare a meno di seguirlo e servirlo. Questo perché, in realtà, Robert non è altro che il famiglio di una personalità alquanto ingombrante quale Dracula (Cage).

Risale, infatti, all’inizio del ventesimo secolo, l’incontro tra i due. All’epoca, Renfield praticava la professione di avvocato e finì per lasciarsi ammaliare dal Conte, ingannato dall’illusione di aver finalmente svoltato la sua esistenza. Quasi un secolo più tardi, Dracula e il suo fedele servitore vivono nella suggestiva New Orleans, nei sotterranei di un ospedale abbandonato, in attesa che il vampiro millennario torni in forze, dopo il terribile incidente con dei cacciatori, avvenuto in passato.

Partecipare agli incontri con chi condivide, più o meno, la medesima sorte, dovrebbe fornire a Renfield delle vittime da offrire al suo capo. Ma le cose non vanno esattamente come previsto (e sperato). Quando sulla sua strada compare una coraggiosa agente di polizia, di nome Rebecca Quincy (Awkwafina), Robert capisce cosa deve fare.

Io sono abbastanza e ne ho abbastanza.

Un intrattenimento coi fiocchi che tratta tanti temi

Con Renfield, la lista dei film sui vampiri si allunga, guadagnando un vero e proprio gioiellino di puro e sano divertimento. Se gli effetti speciali ci sono e si vedono, andando talvolta a prendere il sopravvento, senza però mai risultare superflui, lo spettacolare risultato finale si deve a una combinazione di elementi. Dalla fotografia ai costumi, dalla colonna sonora alla sceneggiatura, passando per le prove attoriali, siamo dinanzi a un’opera perfetta, nel suo genere e per il suo target.

L’horror e la commedia si integrano saldamente, trovando un canale di scambio vivo e vitale. Esilaranti e geniali, le situazioni che vedono impegnati i protagonisti ne rivelano anche le personalità, i bisogni, le speranze. Attraverso il paragone tra Renfield, il gruppo di recupero e la famiglia mafiosa dei Lobo – di cui fanno parte Ben Schwartz nei panni di Ted e Shohreh Aghdashloo in quelli di sua madre – emergono dinamiche alla portata di tutti.

Il successo è la migliore vendetta.

Il desiderio di libertà e quello di onnipotenza, le regole e le responsabilità imposte dal contesto di appartenenza, la corruzione e la vendetta: in un’ora e mezza il film tocca tutto ciò e anche di più. Sebbene l’obiettivo principale rimanga, giustamente, l’intrattenimento, Renfield riesce a trattare, senza pretese e con poca superficialità, tanti temi diversi.

‘Renfield’ Nicholas Hoult e Nicolas Cage nel trailer ufficiale

*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.