Citadel è una serie creata da Josh Appelbaum, Bryan Oh e David Weel: i produttori esecutivi sono i fratelli Anthony e Joe Russo, le menti creative e registi dei trionfi interni all’MCU Avengers Infinity War e AvengerEndgame. I primi due episodi di Citadel sono disponibile dal 28 aprile 2023 su Prime Video.
CITADEL UNA SERIE STORICA
Con i suoi 300 milioni di dollari di budget, Citadel (oltre ad essere stata rinnovata per una seconda stagione ancor prima della messa in onda del primo episodio) si fa notare subito come lo show tv più costoso della storia.
In parte, la spesa è dovuta a nuovi shooting di riprese dopo la conclusione ufficiale; ma più che altro, il motivo risiede probabilmente nel gigantismo gargantuesco dei Russo, che già dal dittico sugli Avengers avevano dimostrato di avere idee bigger than life sulla produzione audiovisiva.
E certo qualche traccia delle concezioni che hanno portato ad Endgame, uno dei più grandi successi al botteghino di tutti i tempi -superando Avatar di Cameron con i suoi 2.799.439.100 $ guadagnati in tutto il mondo- è ben evidente nella concezione narrativa di Citadel.
Perché la storia raccontata nei 6 episodi della prima stagione non è solamente il nucleo di tutto lo sviluppo, ma anche l’epicentro di qualcosa di così gigantesco da essere raccontato, in seguito, su altri serial (tecnicamente, degli spin-off in tutto e per tutto) che risulteranno tutti tra loro interconnessi, anche se girati in tempi e addirittura in territori differenti e con differenti unità produttive e artistiche.
Un franchise globale mai visto, un progetto ambizioso che include anche l’Italia con una sua serie in fieri con protagonista -l’ormai lanciatissima sul mercato internazionale- Matilda De Angelis.
Eppure la storia, almeno all’inizio, è lineare e semplice come i veri colpi di genio sanno essere.
Mason Kane –Richard Madden– e Nadia Sinh –Priyanka Chopra Jonas– sono due agenti segreti che lavorano sotto copertura per l’agenzia indipendente di spionaggio che dà il titolo a tutto, Citadel. E il pilota si apre in medias res, con loro due su un treno in Europa mentre seguono dei rivali della Manticore, nemesi di Citadel. Ma la missione non va proprio come previsto: infatti, alla fine di una lotta fisica estenuante con i nemici all’interno dei vagoni, il treno esplode.
La linea temporale si sposta allora ad otto anni dopo: quando ritroviamo Mason, senza memoria, che si è rifatto una vita in Oregon. Non sappiamo quando, come e perché sia finito lì, ma pian piano la sua vecchia vita lo raggiunge sotto le sembianze di un suo ex collega, Bernard –Stanley Tucci-, che lo coinvolge nuovamente in una missione mortale da cui dipendono le sorti del mondo. Mason dovrà fidarsi dell’uomo, non avendo nessun ricordo della sua vita precedente: se non dei flash di Nadia, che a breve sarà anche lei coinvolta.
UN MECCANISMO PERFETTAMENTE OLIATO
Citadel non è certo un’esplosione di originalità: da una parte Alias, l’indimenticabile e indimenticato serial antesignano di tantissimi altri show creato da J.J.Abrams che ha ridisegnato le coordinate letterarie della spy-story tra misteri, colpi di scena e una componente romance, dall’altra pietre miliari come l’onnipresente Lost o Westworld, con il loro impianto a scatole cinesi che si svelano lentamente, non solo episodio dopo episodio ma addirittura stagione dopo stagione, rivelando un’architettura narrativa particolarmente ambiziosa e labirintica.
Ma nel momento in cui riprende tutti i topoi narrativi, pescando a piene mani e indistintamente dal classico, dal moderno e dal postmoderno, riesce a farsi (o quantomeno a sembrare) qualcosa di nuovo se non innovativo.
SENZA ESSERE NE’ ORIGINALE NE’ PROFONDA, CITADEL AFFASCINA E APPASSIONA COME PURISSIMO DIVERTISSEMENT TRA MISTERI, INTRIGHI COLPI DI SCENA
È per questo che il meccanismo è implacabile: Citadel affascina inesorabilmente gli amanti del mistero e dell’action, inanellando una sequenza appassionante dopo l’altra.
In questo motore perfettamente oliato, anche l’immota inespressività della Jonas e la difficile imperscrutabilità di Madden risultano efficaci e al loro posto, addirittura brillando per centratezza dei caratteri, e riuscendo a non sfigurare accanto ad un mostro sacro come Tucci, che qui invece recita un pò col freno a mano.
Citadel parte molto bene: e i roboanti annunci iniziali trovano una loro (parziale, ma solo perché siamo ancora all’inizio) conferma nella messa in scena precisa e intelligente, consapevole e appassionante.
Di seguito il trailer ufficiale.
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