‘Daisy Jones and The Six’ la storia della “finta” band più vera di sempre

“Daisy Jones & The Six”, miniserie statunitense di 10 episodi creata da Scott Neustadter e Michael H. Weber e basata sull’omonimo romanzo di Taylor Jenkins Reid, è sbarcata su Prime Video il 3 marzo portando una ventata di novità ed energia.

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“Daisy Jones & The Six”. Trama, cast & personaggi.

La serie tv racconta la storia di una band musicale nella Los Angeles degli anni’70, dalla loro ascesa musicale fino a diventare una delle band più famose al mondo, indagando anche i motivi per i quali a un certo punto i membri hanno deciso di separarsi. Il cast include attori ed attrici ben noti specialmente per la loro carriera cinematografica, tra cui Sam Claflin nel ruolo di Billy Dunne, ribelle e tormentato frontman dei The Six, e Riley Keough come l’energica e misteriosa Daisy Jones che arriva a sconvolgere per sempre gli equilibri della band. Al cast si unisce inoltre anche Suki Waterhouse nel ruolo di Karen Sirko, diretta e carismatica tastierista della band, e Camila Morrone nel ruolo di Camila Dunne, amore della vita di Billy e fotografa.

La scalata al successo di due mondi che collidono: Daisy incontra i The Six

I primi tre episodi sono di introduzione alla storia, raccontata dalle voci degli stessi protagonisti nel corso di una intervista postuma rispetto agli eventi mostrati. I The Six e Daisy sono due mondi paralleli che cercano entrambi la stessa cosa: farsi ascoltare, ritagliarsi un posto nel mondo musicale mantenendo però intatti i loro valori e la loro identità. La band fondata da Billy e suo fratello Graham (Will Harrison) comincia a farsi strada nell’ambiente musicale dovendo però fronteggiare diverse difficoltà come i rifiuti, le delusioni, show senza pubblico, nell’attesa che qualcuno li scopra per davvero portandoli alla ribalta.

Si può percepire l’amore tra i membri della band, a metà tra legame di sangue e legame scelto, una famiglia che insegue un sogno comune, gioisce per i successi e rimane unita nei drammi ed è interessante notare come invece il personaggio di Daisy viva una situazione del tutto opposta.

Lei, a differenza dei The Six, non può che contare su  se stessa. Sin da ragazzina innamorata della musica sembra una principessa di una fiaba moderna che non anela al principe ma all’occasione di far sentire la propria voce, senza alcuno sconto sul prezzo della sua autenticità. Daisy rifiuta mentre i The Six vengono rifiutati: lei vuole che le sue canzoni, frutto stesso delle sue emozioni ed esperienze, siano ascoltate così come sono, senza abbellimenti di sorta.

E’ solo questione di tempo prima che i loro mondi si scontrino, ed in un singolo istante la storia comincia ad essere scritta. La ragazza solitaria trova la sua famiglia.

La storia di una band finta ma che sembra molto reale

In ogni band che si rispetti vi è conflitto, e anche i The Six e Daisy non fanno differenza. In particolare i due protagonisti, Daisy e Billy, non vogliono dividere la luce dei riflettori a causa di due forti ego in contrasto. Lui preciso, metodico, geloso delle proprie parole, proprio non regge quella giovane dai capelli rossi che gli dice in faccia cosa non funziona, o peggio fa proprio come lui: di testa propria. Già dai primi episodi si capisce che tutta la tensione sarà concentrata in questo rapporto conflittuale e creativo, e dannatamente verosimile.

Infatti se non si sapesse che la storia è tratta da un romanzo ed è del tutto inventata, si penserebbe forse di essere di fronte ad una biografia di una qualsiasi band musicale americana, tra eccessi, creazione, successo e caduta. Anche lo stile della narrazione incoraggia la verosomilianza della storia, dove ascoltiamo i protagonisti impegnati in una intervista molti anni dopo lo scioglimento del gruppo. Quasi viene voglia di cercare in qualche vecchia compilation la ballata proposta nell’ultimo episodio, quello che dà l’innesco a una collaborazione che cambierà le sorti di tutti in questa storia. Una serie fresca e nuova sul panorama di Prime Video che trascina con sè, inevitabilmente.

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