fbpx
Connect with us

Unarchive

Gli ultimi giorni dell’Umanità: il non film di Enrico Ghezzi

Tutti gli iniziati all'esperienza del Cinema da Enrico Ghezzi e il suo Fuori orario, lo stavano aspettando. 

Pubblicato

il

UnArchive Found Footage Fest raccoglie e mostra al suo pubblico Gli ultimi giorni dell’Umanità, scritto, diretto e montato da Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo.

“È questo acquario di quello che manca, l’acquario di quello che manca”

Un archivio. Quello di Enrico Ghezzi, autofagocitosi anno dopo anno, sino a diventare quel magma nero di Blog, sino ad esondare. Tra vita privata voglio filmare il film e immagini, parole, persone, luoghi che da sempre hanno animato la caccia, lo studio dell’esperienza visiva, di quel cinema che abbiamo imparato a conoscere dal dentro della sua grammatica, sezionata a partire dall’occhio dei suoi autori più sublimi, obliqui, interlocutori, scomodi.

Centinaia di ore da digitalizzare, da montare. Con l’ausilio della Macchina che cattura l’eccedenza: una invenzione di Alessandro Gagliardo che con Ghezzi condivide l’amore per le utopie più pure. L’archivio è così cresciuto di circa 200 ore:  gioiosamente producendo eccedenza!

Da quel tutto e nulla insieme, dall’intimo, privato, che si fonde con il creato del cinema, si  genera uno scorrere visivo apparentemente non governato, ma che tiene nella mente dei suoi assemblatori un filo sottile di ancoraggio.

L’umanità non è più la stessa con l’arrivo del cinema. Dell’uomo con la macchina da presa. Si vede la cosa vista, l’uomo vede se stesso, filma una vita che apparentemente non esiste, che è artificiosa: una creazione. L’uomo e la vita, dunque, sono una perenne finzione? Come lo spazio che li contiene?

L’intimità che Enrico Ghezzi ha filmato e custodito: l’ufficio in Rai, la sua casa, la sua famiglia, che ha al centro Aura, la figlia maggiore. Spiata dal buco della serratura da piccola, refrattaria alle riprese del suo papà, traghettatrice da adulta in questo limbo senza tempo né spazio che attraversiamo per più di tre ore. Affollato da una umanità del cinema, nel cinema: José Val del Omar /fotografo-regista-inventore spagnolo e la sua sperimentazione radicale nell’immagine in movimento. L’astronauta Jean-Francois Clervoy e le sue visioni dello spazio, di una dimensione ancora da comprendere nella adattabilità umana. E, infine, La magnifica ossessione di Enrico Ghezzi: Straub&Huillet, Koji Wakamatsu, Bela Tarr, Shin’ya Tsukamoto, Guy Debord, Aleksandr Sokurov, Carmelo Bene, Hans-Jürgen Syberberg, Sergej Paradžanov, Otar Iosseliani, Luciano Emmer…

Gli ultimi giorni dell’Umanità non chiede niente a chi lo esplora nello sguardo se non entrare appieno in quel ‘magma’. Con tutti i sensi aperti. Potrà lasciare tutto, nulla, potremo portarci appresso frammenti di stimoli inconsci.

L’uomo che filma un film non riesce a diventare quell’umanità astratta, irreale, che il cinema racconta. Non riesce a fondersi in esso fino ad annullarsi. Il cinema, nonostante tutto, mantiene intatta la sua alterità.

Gli ultimi giorni dell’Umanità da folle progetto diventa reale creazione grazie al crowdfounding. Presente Fuori Concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dall’8 maggio ci attende nelle sale cinematografiche.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

Gli ultimi giorni dell'Umanità

  • Anno: 2022
  • Durata: 196
  • Genere: Footage
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo
  • Data di uscita: 08-May-2023