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Incastrati: la recensione della seconda stagione della serie di Ficarra e Picone. Su Netflix

Pensavano di essere liberi... ma sono ancora stretti nei complotti di Padre Santissimo! Salvo e Valentino sempre più invischiati nelle trame della mafia di Palermo....

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Incastrati 2 è la serie ideata, scritta e diretta da Ficarra e Picone; prodotta da Trump Limited srl, è distribuita su Netflix dal 2 febbraio 2023, dove sono presenti anche i sei episodi della prima stagione.

Incastrati è stata girata a Palermo, in Sicilia; alla sceneggiatura anche Fabrizio Testini, Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli.

LA TRAMA

Scagionati dall’omicidio Gambino grazie alle indagini di Agata, Salvo e Valentino cercando di ritornare alla loro vita di sempre, anche se il primo ora vive da solo e il secondo sta per fare il grande passo e lasciare la casa di famiglia per andare a vivere proprio con Agata, il suo amore di gioventù.

Ma la vita ha altri progetti per loro: mentre viaggiano sul loro furgoncino per lavoro, investono proprio Padre Santissimo, il boss dietro tutte le macchinazioni viste nella prima stagione, che li rapisce (insieme a Tonino Cosa Inutile Macaluso) e li ripiomba in nuovi guai.

LA RECENSIONE

Sono decisamente pochi gli artisti che riescono a variare il proprio registro comico e autoriale restando fedeli a sé stessi ma soprattutto senza allontanarsi da una vena creativa sincera e appassionata.

Insospettabilmente, Salvo Ficarra e Valentino Picone hanno costruito la loro carriera lentamente e con intelligenza: saltando prima dal cabaret televisivo alla sala, con un film (Il 7 e l’8) che confermava i tormentoni per cui erano celebri ma insieme tentava di mettere insieme una trama solida e non legata al canovaccio da palcoscenico; e poi aggiustando sempre più la mira con storie radicate nella loro realtà -la Sicilia- che come nella migliore tradizione della commedia di costume italiana castigat ridendo mores.

Il loro nadir, ad oggi, è stato senza dubbio L’Ora Legale, che nel 2017 li consacrava eroi del botteghino riuscendo a strappare risate raccontando il malaffare meridionale -e non solo- con levità e leggerezza ma mai peccando in superficialità o faciloneria.

Nessun easy telling, insomma, se non una morbida comicità mai superflua, sempre misurata, a volte eccessiva ma mai sopra le righe e sempre e comunque tenuta sotto controllo. E se negli anni Duemila il transito obbligato(rio) era da Zelig e simili in sala (un percorso che ha visto tanti caduti eccellenti), dopo vent’anni il senso di marcia si inverte e dal cinema il flusso migratorio torna al piccolo schermo: sono le piattaforme la terra promessa, e un pubblico sempre più distratto e meno attento ai vezzi autoriali fa spostare l’attenzione dei registi e degli autori sulla serialità televisiva.

Dopo Verdone, allora, Albanese, Muccino, Costanzo, e altri, anche Salvo e Valentino decidono di produrre la loro own series su Netflix.

I primi sei episodi di Incastrati sono allora un piccolo gioiello che esplode all’improvviso, colpendo ancora una volta per la freschezza e la passione della proposta: i nuovi otto episodi, perfettamente consequenziali ai primi, non fanno altro che confermare l’impressione.

I due autori-attori-registi sono al loro posto, fermi nella loro confort zone: la Sicilia, la famiglia, le relazioni interpersonali, quel simpatico tirare a campare che non sfocia mai nel bozzetto ma restituisce opportunità di sorriso – c’è tutto, ma c’è anche e soprattutto una scrittura intelligente e vivace, gentile e non scontata, che fa del suo punto di forza il gusto dei caratteri e dello slapstick, che da una parte accarezza lo spettatore, dall’altro lo spiazza leggermente compiendo un detour nei territori del racconto giallo.

Incastrati non si fa mancare neanche questo, mettendo in scena un percorso ad ostacoli che tiene conto di tutti i meccanismi e le regole del gioco e non sgarra mai, abbonando in strizzatine d’occhio e semplici boutade che guardano da lontano al cinema di genere, italiano e non.

C’è poi che entrambi Ficarra e Picone sono professionisti di prim’ordine, e come hanno ampiamente dimostrato nell’abbagliante La Stranezza di D’Andò (dove tenevano testa a Toni Servillo e dove rendevano giusti onori al genio di Luigi Pirandello) sanno distanziare le emozioni e dosarle, senza esagerare, riuscendo a contenere in uno sguardo inaspettate profondità emotive. Bravi.

 

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Incastrati 2

  • Anno: 2022
  • Durata: 2 stagioni, 12 episodi
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: comico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Salvo Ficarra e Valentino Picone
  • Data di uscita: 02-February-2023