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‘Perfidia’ storia di padre e figlio che cercano disperatamente di ritrovarsi

Un padre faccendone e un figlio apparentemente senza linfa vitale, sono costretti dalle tristi circostanze di famiglia a riscoprirsi e in qualche modo ad accettarsi, nella valida opera seconda, schietta e senza fronzoli, del quarantenne sassarese Bonifacio Angius.

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Perfidia

Su Mubi è disponibile Perfidia, il secondo lungometraggio del regista sardo Bonifacio Angius, risalente al 2014, e presentato quello stesso anno in concorso al Festival di Locarno.

Angius ha successivamente diretto l’interessante Ovunque proteggimi (2018) e il più recente, ottimo noir claustrofobico I giganti (2021).

Quest’ultima opera è unanimemente considerata come uno dei migliori film italiani di quell’anno.

Pertanto il cineasta quarantenne si presenta come uno dei nomi più interessanti del panorama cinematografico contemporaneo nostrano, e il suo Perfidia si rivela, a maggior ragione, un film da vedere senza indugi.

Onora il padre, rispetta il figlio

La morte di una madre spinge due familiari stretti a ritrovarsi.

Si tratta di un padre anziano, fiero e combattivo, e un figlio trentacinquenne timido e impacciato.

Un nullafacente quest’ultimo, apparentemente privo di interessi che vadano oltre il bar del quartiere degradato e di provincia in cui si trova confinato, a ritrovarsi per tentare di instaurare un dialogo.

Perfidia segna l’incontro-scontro di due caratteri e mentalità che si sono ignorate per trentacinque anni e che sono costrette, loro malgrado, a venirsi incontro cercando un impossibile compromesso.

I due non si amano, né si tollerano o sopportano, ma dentro ciascuno prevale il disagio della consapevolezza di non conoscersi per nulla.

Perfidia: la recensione

Perfidia, film italiano, anzi sardo, in concorso al Festival di Locarno, fece conoscere ai cinefili un nuovo autore pieno di talento: Bonifacio Angius.

Il secondo lungometraggio del cineasta sassarese si rivela un noir di grande atmosfera, ma soprattutto un gran bel film: asciutto e spigoloso, imbronciato e cupissimo.

Un lavoro incentrato sul vuoto esistenziale che disegna i contorni opachi di molta gioventù già vecchia, rassegnata all’inedia a causa di una crisi che uccide l’intraprendenza e la voglia di trovare soluzioni.

Ma anche un film sul residuo orgoglio, che si traduce con l’incapacità di rassegnarsi a quella forma ostentata di ignavia dei figli, da parte di genitori “faccendoni” e propensi al compromesso, alla raccomandazione, all’accomodamento.

locandina

Il mondo imbroglione, ma operativo, schietto e pronto a ogni più bieco compromesso o inciucio di chi ormai è anziano, finisce per scontrarsi inevitabilmente con lo smarrimento e il vuoto esistenziale della gioventù di oggi, eterna immatura e inesperta che vive sulle spalle di ciò che resta delle rendite di famiglia.

La cattiveria e la bontà finiscono per scambiarsi la staffetta, assieme a una scandalosa, drammatica verità inconfessabile: perché Dio aiuta i cattivi a divenire buoni, trascurando i buoni che, sentitisi abbandonati, diventano cattivi?

Due validi interpreti, Stefano Defennu, attore di riferimento del regista, e Mario Olivieri, rispettivamente nel ruolo del figlio e del padre, riescono a coadiuvare una regia concreta e funzionale che si limita all’indispensabile, costruendo un noir della mente e della coscienza che disturba per l’attinenza con la devastante vuota realtà odierna, ma affascina per la tensione emotiva che riesce a far provare nello spettatore.

Perfidia

  • Anno: 2014
  • Durata: 103
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Bonifacio Angius