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Conversation

‘Les Pires’ ad Alice nella Città: conversazione con Lise Akoka

Presentato in concorso ad Alice nella Città 'Les Pires' di Lise Akoka e Romane Gueret racconta la fanciullezza mettendo in scena una riflessione sui Cinema

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Presentato in concorso ad Alice nella Città Les Pires di Lise Akoka e Romane Gueret racconta la fanciullezza tra arte e vita mettendo in scena una riflessione sui pregi ma anche sui limiti della Settima Arte. Del film vincitore della sezione Un Certain Regard all’ultima edizione del Festival di Cannes, appunto Les Pires, abbiamo parlato con la regista francese Lise Akoka.

Distribuisce Arthouse.

Les Pires di Lise Akoka

Les Pires sembra dirci che mentre si girano i film la vita continua a fare il suo corso. A volte quest’ultima si riesce a tenere lontana dal cinema altre, come dimostra la storia che avete raccontato, no.

Da un certo punto di vista quello che dici è vero perché il film parla esclusivamente del nostro vissuto, di quelle che sono state le nostre esperienze, la mia e quella della mia co sceneggiatrice. Comunque sì, Les Pires parte da un vissuto, ma poi il film sviluppa una serie di aspetti relativi alla vita di questi ragazzi.

Cinema e realtà

In Les Pires mettete a confronto la vita del film e la vita dei ragazzi. Una può essere controllata e in qualche modo indirizzata, l’altra è refrattaria a entrambe le cose. La vicenda di Lily è esemplare perché se davanti alla mdp finge di essere innamorata del suo giovane collega, fuori dal set la vediamo perdere la testa per un uomo molto più grande di lei.

Sono d’accordo perché parliamo di un cinema che si ispira alla vita dei ragazzi. Si tratta di una cosa normale perché anche gli attori professionisti nella recitazione si ispirano sempre alla loro vita quotidiana. Vi prendono spunti. Lei Pires parla anche di come si crea una catarsi per sublimare alcuni momenti della vita. Sublimazione intesa come processo di trasformazione psicanalitica.

Lise Akoka e la figura del regista in Les Pires

Per le cose che abbiamo detto e perché di fatto mettete in scena una sorta di making movies, Les Pires è anche una riflessione sul cinema, analizzato nei suoi vantaggi, ma anche nei suoi limiti.

Sì, è proprio così. Il film si interroga sui limiti del cinema e su dove può arrivare l’arte, come pure su qual è la nostra responsabilità nei confronti dei bambini più fragili quando si tratta di girare con loro. Ci siamo anche chiesti della legittimità di un punto di vista che è quello dell’ambiente privilegiato da cui noi arriviamo.

In questo senso mi sembra che la figura del regista sia quella che più di altri si carica di ambiguità perché questi da una parte cerca di diventare amico dei suoi giovani attori, dall’altra li sottopone a ogni tipo di stress.

La figura del regista è stata una di quelle più difficili perché bisognava che avesse delle sfumature. Doveva essere allo stesso tempo aggressivo e duro, ma anche empatico e morbido. Questo tipo di personalità ci serviva per restituire l’idea che lui come persona, ma anche il suo film potevano avere dei limiti.

I colori in Les Pires di Lise Akoka e Romane Gueret

Les Pires è girato con stile documentario, ma la fotografia non ha le sporcature tipiche di quel cinema. Al contrario, il film è molto elegante e caratterizzato da una colorazione molto vivace.

Volevamo creare un film vitale e in grado di trasmettere la limpidezza del clima estivo. Per questo lo abbiamo fatto pieno di luce e di vivacità. Per noi la vitalità corrisponde all’energia tipica dell’infanzia. Ci interessava soprattutto che si potesse passare dal dramma alla gioia in maniera istantanea perché anche questo fa parte di quello che è il mondo dell’infanzia. Ancora, volevamo celebrare questo universo che, se da un lato è drammatico, dall’altro è dotato di una straordinaria bellezza.

Le interpretazioni dei giovani attori sono strepitose. Come siete arrivati a sceglierli e che tipo di lavoro avete fatto con loro?

La ricerca è durata un anno. In questo arco di tempo abbiamo visto più di ottocento ragazzi e sulla base di questo campione abbiamo fatto dei secondi incontri per dei casting. È stata una cosa molto lunga, ma anche molto bella.

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Les Pires

  • Anno: 2022
  • Durata: 96'
  • Distribuzione: Arthouse
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Lise Akoka, Romane Gueret.