Do Revenge è in streaming su Netflix dal 18 settembre.
In un’epoca dominata dai social network e dalle nuove tecnologie è difficile passare inosservati e non divenire vittime di video ‘virali’.
Lo sa benissimo Drea (Camila Mendes), la protagonista di Do Revenge, la commedia diretta da Jennifer Kaytin Robinson, vittima di revenge porn. La regista statunitense, nota al grande pubblico per essere stata la sceneggiatrice di Thor: Love and Thunder, sceglie di concentrarsi su una storia adolescenziale fatta di vendetta e recriminazioni, all’interno di una scuola esclusiva frequentata da giovani rampolli dell’alta società.
Il film è prodotto da Anthony Bregman, Peter Cron e Kennifer Kaytin Robinson.
La trama di Do Revenge
Drea (Camila Mendes) è la ragazza più popolare della scuola. Ambiziosa, determinata e sicura di sé, il suo obiettivo è entrare nella prestigiosa università di Yale. Un giorno, un video erotico che la vede protagonista di alcune immagini osé, diventa virale. Pare che a diffonderlo sia stato Max (Austin Abrams), il suo ex. Improvvisamente il suo status di regina indiscussa della scuola cede il posto all’ex fidanzato che conquista la simpatia e il rispetto di tutti gli altri studenti.
L’inaspettato incontro con Eleonor (Maya Hawke), una ragazza insicura, timida e piena di traumi, porta Drea a coalizzarsi con lei per vendicarsi dei continui soprusi. Sarà solo l’inizio di un lungo percorso fatto di vendette che porteranno le due, diverse in tutto, a conoscersi e a stringere una grande amicizia.
La vendetta è un piatto che va servito freddo
Che la vendetta sia un piatto da servire freddo è un detto di sempre. E ciò che fanno Drea ed Eleonor, diverse per carattere e ambiente sociale, che si ritrovano a cospirare alle spalle di chi si è preso gioco di loro.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa Robinson insieme a Celeste Ballard, prende spunto da alcune commedie che hanno dominato il panorama cinematografico a cavallo tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila, per raccontare una storia d’amicizia che, con lo scorrere del tempo, sembra non arrivare a nessun finale degno di nota.
La pellicola sottolinea però la bravura delle due giovanissime interpreti nel dare anima e corpo a due adolescenti figlie di una generazione dove regnano sovrani i social network, protagonisti di innumerevoli casi di cyberbullismo, revenge porn e body shaming.
Il film vuole soprattutto indagare la cattiveria degli adolescenti di oggi, che scelgono deliberatamente di rendere pubblici video compromettenti, senza rendersi conto che possono ledere l’immagine della persona che è stata presa di mira.
Peccato che durante la visione non si arrivi mai a empatizzare con le giovani protagoniste. La classica storia adolescenziale avrebbe potuto dare un preciso messaggio al pubblico giovanile, ma appare come poco credibile e soprattutto artificiosa, malgrado la bravura delle due giovanissime interpreti.
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