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Sky Serie Tv

‘Il villaggio dei dannati’ la recensione della serie Sky

Keeley Hawes ( "It's a Sin") e Max Beesley ( "Suits") nella miniserie Sky

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il villaggio dei dannati

Ha debuttato su Sky Atlantic e NOW Il Villaggio dei Dannati, la serie in 7 episodi, rilettura del romanzo di fantascienza I Figli dell’Invasione – The Midwich Cuckoos del 1957 di John Wyndham.

Già  adattato nel 1960 e nel 1995 (da John Carpenter) questa volta il libro si trasforma in una miniserie creata da David Farr, con Keely Hawes  (“It’s a Sin“) e Max Beesley (“The Outsider”, “Suits”) come protagoniste.

SKY ecco il trailer de;Il villaggio dei dannati

Il villaggio dei dannati la serie: trama

A Midwich, un sobborgo alla periferia di Londra, si vive con tranquillità apparente. Una notte di settembre però tutte le persone in un’area specifica della cittadina finiscono vittime di un blackout improvviso. Nessuno riesce a mettersi in contatto con loro. Per 12 ore cala il silenzio sul paese e i suoi abitanti. Al risveglio tutto sembra normale ma in realtà è accaduto qualcosa di nuovo.

Dopo le prime analisi condotte dal governo e dalla polizia si scopre che, durante lo strano black out, tutte le donne (e gli animali) in età fertile sono rimaste incinte. Inoltre, nei bambini è presente solo il DNA della madre rendendo così sconosciuto il padre. Il Governo decide di attuare alcune misure precauzionali. Nessuno può parlare di quanto è successo nè lasciare la cittadina. I bambini e le bambine appaiono immediatamente ‘particolari’: possiedono poteri e riescono a comunicare tra loro attraverso la mente. Da dove vengono in realtà? Cosa sta accadendo?

Il Villaggio dei dannati serie

Da un classico

Partendo dal presupposto che non bisogna fare paragoni quando i precedenti sono troppo illustri, e anche un po’ datati, (il romanzo è stato scritto a fine anni ’50, l’ultimo adattamento è del 1995) l’opera di David Farr vuole modernizzare il racconto usando proprio lo strumento del  serial. Così facendo riesce ad approfondire i personaggi prima di tutto.

Solo il primo episodio (75 minuti ) permette di introdurre la vita a Midwich e le vicende di chi sarà collegato al blackout e alla cittadina.

Il “posto ideale dove far crescere i figli”,

recita l’articolo di un giornale affisso nell’agenzia immobiliare del luogo.

In stile ovviamente ‘kinghiano’ (quale film horror o serie non gli è debitore in fondo) il serial ci introduce in un ‘non luogo’ di apparente tranquillità e pace’ dietro cui in realtà si cela il male e dove la realtà si confonde con le proiezioni mentali.

Ogni personaggio ha la sua storia: una donna è stata lasciata dal fidanzato e ha dei problemi di alcool. Una psicologa ha una figlia problematica e tossicodipendente. Un politico e la sua assistente si vedono di nascosto. Attorno ai due protagonisti principali, ruota dunque un universo variegato di caratteri.

Concentrandosi molto sulla prospettiva femminile (sono le madri il primo punto di contatto dei bambini) il serial pone l’accento anche su  temi attuali come l’iper-connessione da social  (ogni situazione è adatta per una storia su Instagram e vengono fatti riferimenti a storie cancellate da Facebook).

Non un horror classico

Il Villaggio dei Dannati non è il classico horror teso a ‘far paura’ allo spettatore. La tensione (palpabile) mira più ad inquietare che non a ‘spaventare’, anche già dal solo impatto ‘visivo’.

Tralasciando il chiaro riferimento a tutta una cinematografia di ispirazione ‘demone infantile’ ( Demian, Il presagio, The Son, Rosemary’s Baby ), molta cura è data soprattutto ai particolari dell’ambientazione , tipicamente anni 80.  Tutto è disegnato con colori tenui, ‘noiosi’, quasi con una monocromaticità che già da sè trasmette una sorta di disagio e che ( in stile Them ma con meno efficacia horror) si fa  presagio di qualcosa di oscuro che sta per avvenire. La regia si sofferma sulle nuvole, sui tetti, sugli spazi e i luoghi che sono anch’essi protagonisti fondamentali della storia.

Metafora di una  genitorialità moderna conflittuale  e della paura di non conoscere a fondo i Nostri figli (e chi potrebbero diventare) Il Villaggio dei Dannati è una serie che, pur non perfetta, ha sicuramente il pregio dell’Umiltà. Vuole raccontare una storia già nota, ma vuole farlo in modo nuovo e semplice, senza orpelli eccessivi , scavando nella psiche, con un carico di tensione (hitchockiana) che andrà sicuramente in crescendo.

I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’

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Il Villaggio dei dannati

  • Anno: 2022
  • Durata: 1 stagione 7 episodi
  • Distribuzione: Sky Atlantic
  • Genere: horror thriller
  • Data di uscita: 17-June-2022