fbpx
Connect with us

Reviews

L’alba del mondo (Med Film Festival 2009)

“Selezionato all’interno della sezione “Le regard des autres” del MFF, “L’alba del mondo” di Abbas Fahdel è un interessante film che si cimenta con lo stato di guerra permanente presente in Iraq dagli anni ottanta fino ai nostri giorni.”

Pubblicato

il

dawn1_web

Selezionato all’interno della sezione “Le regard des autres” del MFF, L’alba del mondo di Abbas Fahdel è un interessante film che si cimenta con lo stato di guerra permanente presente in Iraq dagli anni ottanta fino ai nostri giorni.

Siamo in un’area a sud del Paese, dove una piccola comunità rurale vive di agricoltura e pastorizia, lontana dal frastuono delle bombe. La tranquillità del villaggio viene turbata dall’esercito iracheno, che compie spesso delle incursioni per reclutare nuovi soldati da spedire al fronte.

Un giovane, novello sposo, viene mandato in battaglia, ma non farà ritorno, vittima di un’esplosione di una mina antiuomo che conclude la sua marcia, attraverso il deserto, verso casa. Il suo commilitone, Riad, raccoglie le ultime volontà del compagno che, al momento del trapasso, lo implora di prendersi cura di Zahara, la sua giovane sposa. Riad si reca al piccolo villaggio, ma esita a comunicare il messaggio dell’amico, frattanto che conosce la vita di questo microcosmo e dei personaggi che lo abitano.

Le foto-santino di Saddam Huissen vengono appese dall’esercito iracheno in tutte le capanne: è un’immagine che penetra furtiva e prepotente in un nucleo libero dall’iconofilia di regime, di una dittatura grottesca e criminale. È lo spettacolo concentrato, tipico delle tirannie, che viola la sacra semplicità del gesto contadino.
Dopo che la morte coglierà tutti gli uomini del villaggio, uccisi dai militari perché ritenuti disertori o ribelli, Riad tornerà per comunicare a Zahara la volontà di sposarla; la giovane donna, dopo una prima reazione dubbiosa, accetterà la proposta.

Questa storia, apparentemente poco avvincente, acquista valore poiché scritta sullo sfondo avvolgente del conflitto infinito intrapreso dall’Iraq, e quindi risulta veramente comprensibile solo da coloro che hanno vissuto sulla loro pelle la follia continuata della guerra.

Luca Biscontini

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers