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In Sala

I soliti idioti

Le vicende di questo film ruotano attorno a diverse coppie di personaggi, facendo perno in particolar modo su quella resa celeberrima dal web: Ruggero, ricco imprenditore senza mezze misure, e suo figlio Gianluca, studente universitario dall’indole sensibile

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Anno: 2011

Distribuzione: Medusa film

Durata: 98’

Genere: Comico

Nazionalità: Italia

Regia: Enrico Lando

Azzarda il tutto per tutto l’ormai famosissimo e dissacrante duo formato da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, portando sul grande schermo l’irriverente comicità, che, in così larga misura, ha contribuito al suo successo nazionale. Sprezzanti di quella critica che in nessun modo, fino ad ora, è riuscita a ledere l’ormai granitico tasso di audience ottenuto dalla sitcom che li ha resi celebri, dopo essere passati dal monitor al piccolo schermo per poi approdare al tour che ha fatto il giro del paese, puntano al cinema, e il timone spetta sempre a lui, Enrico Lando, che, fin dal primo momento, ha lavorato con Biggio e Mandelli all’imponente e, a quanto pare, fortunatissimo, nuovo umorismo made in Italy.

Che questo consenso così vasto sia un esplicito elogio della volgarità? Si potrebbe trattare di una contestualizzazione di tale carattere all’interno di parametri che hanno a che fare con il surreale oppure, più semplicemente, la carta vincente di questi nuovi “mostri” è il risultato di un riconoscimento collettivo del pubblico nei gangheri di situazioni ordinarie ma “caricaturizzate” all’ennesima potenza.

Le vicende ruotano attorno a diverse coppie di personaggi, facendo perno in particolar modo su quella resa celeberrima dal web: Ruggero, ricco imprenditore senza mezze misure, e suo figlio Gianluca, studente universitario dall’indole sensibile che, nonostante la rudezza del padre, cerca di assecondarlo in ogni sua pretesa.

I due si trovano alle prese con il matrimonio di Gianluca con la storica e leggendaria fidanzata Fabiana. Sembra tutto volgere al meglio per il ragazzo, se solo non fosse per una scommessa giocata da Ruggero che li porterà in una Roma fatta di case di malaffare ed esclusivi party per vip, alla ricerca della modella di intimo più famosa del momento, testimonial della linea “Smutandissima” (Madalina Ghenea).

Attorno alle vicissitudini dei grotteschi protagonisti, troviamo altrettanti campioni umani stereotipati all’inverosimile: un giovane metallaro baciato dalla “sfortuna” e disperato, perché a causa dell’inefficienza della postina Gisella Ronchi non riesce in alcun modo a far arrivare il pacco che deve spedire con urgenza a Milano; la coppia di omosessuali, che a suon di intramezzi musicali, ci rende partecipi delle proprie disavventure sentimentali, convinta di poter concepire un bambino; infine, troviamo i coniugi Bianchi, coppia di borghesi in crisi, morbosamente attaccata a pregiudizi di costume, per quanto cerchi di mostrarsene priva.  L’epilogo, seppur impreciso e poco netto, per gli amanti della serie si dimostrerà soddisfacente al punto giusto.

 

Valeria Fossatelli

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