fbpx
Connect with us

Serie Tv

‘Doc-nelle tue mani 2’ la seconda stagione della serie più attesa di Rai Uno

Dopo il grande successo della prima stagione, tornano il dottor Fanti (Luca Argentero) e la sua equipe nel medical drama tutto italiano, dal fascino internazionale

Pubblicato

il

A un anno di distanza dalla prima stagione, è arrivato Doc – Nelle tue mani 2,   appuntamento quanto mai atteso (dal 13 gennaio su Rai Uno). La prima stagione, infatti, ha raggiunto ben otto milioni di telespettatori: un record, se si considera che i dati delle migliori serie Rai si attestano su cinque/seimila ascolti circa.

Torna con il sorriso rassicurante di Luca Argentero e un cast riconfermato, con nuovi interpreti per storie nuove o rinnovate, là dove il ciclo narrativo l’anno scorso sembrava già concluso.

Il dottor Fanti non ha recuperato la memoria ma ha imparato a convivere con le assenze della sua mente, e un ruolo in corsia meno prestigioso. Il cattivo della storia è stato punito e abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Ma altre brutte persone attenteranno alla coesione del reparto, e i nostri eroi del quotidiano dovranno fare i conti con altri nuovi, importantissimi, eventi.

Per la prima stagione di Doc-nelle tue mani: la recensione

Doc-nelle tue mani 2 La trama

Possiamo dire poco della trama perché stiamo scrivendo subito dopo la prima serata. Riportiamo le parole dello stesso Luca Argentero in conferenza stampa e di Viola Rispoli, che, insieme a Francesco Arlanch, è autrice di soggetto e sceneggiatura.

Luca Argentero: «In questa seconda stagione vedremo il Policlinico Ambrosiano affrontare la pandemia di COVID – 19, gli strascichi che ogni personaggio sarà costretto a portare sulla propria vita personale e parleremo di speranza e di un ritorno alla normalità».

Viola Rispoli: «Ci saranno sempre dei protagonisti di puntata con i loro casi clinici, non ci concentreremo solo sulla pandemia, ma l’equipe del Policlinico Ambrosiano sarà pronta a occuparsi di ognuno di loro, soffermandoci sempre sul lato umano». 

‘Doc – Nelle tue mani 2’ La conferenza stampa della fiction di Raiuno – Taxidrivers.it

Doc-Nelle tue mani

Luca Argentero e Alberto Malanchino (Andrea Fanti e Gabriel) in Doc-Nelle tue mani

Doc – Nelle tue mani 2 Nuove aperture per un racconto più ampio

Già durante la prima puntata (ne seguiranno altre sette, per un totale di sedici episodi), si intuiscono i ritmi più vivaci, i colpi di scena più frequenti e una dimensione più ampia del racconto. Lo sguardo, che nella passata stagione era puntato principalmente su Andrea Fanti, ora si allarga a tutto il team, nonostante il suo ruolo rimanga quello principale.

La scena che lo vede brindare in terrazza con i colleghi rinnova la sua disponibilità verso l’ospedale e l’apertura a quello che verrà. Non teme, il dottor Fanti, di dire apertamente “Vi voglio bene”: una dichiarazione agli amici, alla ex moglie, alla figlia che ora lavorerà con lui, ma anche a noi, come la riconferma della sua presenza, e della speranza racchiuse nel personaggio.

E anche noi, che a lui ci siamo affezionati, non possiamo non rinnovare una calda accoglienza e il saluto con cui terminavamo le riflessioni sulla prima stagione: “A tutti coloro – professori, medici, infermieri e infermiere – che, negli ospedali e non solo, cercano di comprendere e di soccorrere l’essere più sconcertante al mondo: l’uomo ammalato”. (Georges Simenon, da Le campane di Bicetre).

La pandemia inserita sapientemente nella narrazione

Siamo ricorsi alla citazione di Simenon (era la fine del 2020, e già si annunciava la seconda ondata del virus), quando l’ammirazione per il personale sanitario – angeli, all’inizio della pandemia – stava venendo meno. Oramai è sotto gli occhi di tutti quanto invece la pandemia abbia esacerbato molti animi; ancora più condivisibile allora la maniera in cui è stata trattata nella serie.

Da una parte non la si poteva evitare. Le altre narrazioni televisive lo fanno perché devono distrarci, ma un medical drama non sarebbe stato credibile senza. Rappresentata in tutto il suo orrore però non l’avremmo retta. La scelta è stata quella di attraversarla con pudore, dall’insorgenza alla difficile rielaborazione del trauma.

Il titolo del primo episodio, Una nuova vita, predispone alla fiducia e quello del secondo, La guerra è finita, chiude questa emergenza che nei fatti non vuole finire. È una conclusione dettata da esigenze narrative, ma che si porta dietro tutte le ferite nella vita di ciascuno. C’è un prima e un dopo, e partendo da questo seguito niente può essere più uguale al prima.

Per questo, in Doc-Nelle tue mani 2, il dottor Fanti deve cedere parte della sua centralità a ogni personaggio coinvolto, così come ogni persona lo è stata nella realtà.

Doc-Nelle tue mani

Il team completo di Doc-Nelle tue mani

L’evoluzione dei personaggi e delle loro storie

Alcune situazioni in sospeso non sono state risolte, né si sono relativizzate dopo il virus. Gabriel (Alberto Malanchino), continua a rimandare la sua partenza per l’Africa e a vivere il conflitto tra il dovere e l’amore per Elisa (Simona Tabasco). Elisa, da parte sua, comincia a flirtare con qualcun altro, ma gli occhi innamorati su Gabriel fanno pensare che non sarà così semplice.

Giulia (Matilde Gioli) sembra finalmente aver trovato pace dopo l’amore non più corrisposto da Andrea (per colpa dell’amnesia), ma ci penserà il virus ad azzerare la sua nuova vita. Una nuova vita, appunto, dice il titolo del primo episodio, ma già nel secondo si capisce che non sarà quella che Giulia ha scelto.

Riccardo (Pierpaolo Spollon) e Alba (Silvia Mazzieri) sembrano aver superato tutti gli impacci della loro relazione, ma s’intuiscono nuovi problemi, dagli occhi dolci di Carolina Fanti (Beatrice Grannò) a Riccardo.

Agnese (Sara Lazzaro), ex moglie di Andrea Fanti, è ancora in bilico tra la sicurezza sentimentale dopo il divorzio e gli effetti della ricomparsa di Andrea che, cancellati gli ultimi dodici anni, è ancora innamorato di lei. Ma sembra che tra loro ci siano tutti gli elementi per un nuovo sodalizio, professionale e affettivo.

Andrea Fanti, invece, sembra più forte dopo la tempesta personale della prima stagione e le prove della pandemia, che vengono solo suggerite, ma che ce lo fanno immaginare sulla barricata. Un po’ come il dottore a cui è ispirato il personaggio, Pierdante Piccioni, che, dopo la cancellazione di dodici anni della sua vita, ha ripreso servizio contro il covid e ora, insieme al professor Raffaele Landolfi, primario di Medicina interna del Policlinico Gemelli di Roma, fa da consulente alla serie.

Aderenza alla realtà e rispetto dei ruoli

Perché, per quanto la storia sia romanzata, diagnosi, terapie, e comportamenti dei medici non devono essere troppo improvvisati. Almeno, non come succede nelle serie ambientate a scuola: una mescolanza di approssimazioni che irritano, e tanto, gli insegnanti, tutti. Chissà se il personale sanitario si sente davvero rappresentato in questa serie ospedaliera!

Certo, è molto rispettosa, non sappiamo se della realtà lavorativa nel suo insieme, ma del ruolo medico, quello sì, e i personaggi non sono stereotipati come quelli che frequentano altri ambienti delle fiction italiane.

Location, sigla, musica, regia

Le belle ambientazioni milanesi sembrano comparire meno, almeno nei primi due episodi, non sappiamo dopo. Una brevissima carrellata su piazza del Duomo e un’immagine della Galleria nell’incipit del primo, lo sfondo dei grattacieli di City Life in quello del secondo. Qualche ripresa qua e là, per tornare subito al Policlinico Ambrosiano, che in realtà è a Roma, come il set di una delle ultime serie Rai, Blanca.

Le musiche, perché cambiarle, sono rimaste le stesse, in perfetta sintonia con sentimenti, stati d’animo e situazioni. La sigla iniziale, anche questa, perché cambiarla? Compaiono tutti i personaggi per pochissimi istanti, uno dopo l’altro, in posizioni centrali rispetto all’inquadratura. Un frammento per ciascuno, tutti lo stesso tempo e lo stesso spazio, come a dire che ognuno ha lo stesso identico peso. Chiude ovviamente Luca Argentero con il suo sorriso che conquista, cui abbiamo accennato in apertura.

Successo e previsione del futuro di Doc – Nelle tue mani

È cambiata la regia, affidata a Beniamino Catena e Giacomo Martelli. Gli sceneggiatori, gli stessi, stando alle indiscrezioni, pare abbiamo costruito maggiori intrecci e svolte inattese per le puntate future, in questa serie per la quale si parla già di terza stagione e che ha tutte le qualità per diventare una delle più longeve tra quelle della Rai.

Lo scorso anno è stata la più seguita dal pubblico francese ed è stata venduta anche in America.

Doc – Nelle tue mani 2 è ancora prodotta da Rai Fiction e Lux Vide. Tutti gli episodi, una volta trasmesse da Rai Uno, sono recuperabili su RaiPlay.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

Doc-Nelle tue mani 2

  • Anno: 2022
  • Durata: sedici episodi di cinquanta minuti
  • Distribuzione: Rai
  • Genere: Drammatico
  • Regia: Beniamino Catena e Giacomo Martelli
  • Data di uscita: 13-January-2022