Escursus del film
Presentato Fuori Concorso al 74. Festival di Cannes dove Variety lo aveva definito “il film più brillante degli ultimi anni presentato qui” e dopo aver chiuso il 39. Torino Film Festival, Aline dopo vari smottamenti, posticipi a causa Covid, aperture – chiusure dei cinema, quarantene e pure infortuni e problemi dell’attrice, finalmente arriva nelle sale italiane il 20 gennaio 2022. Diretto e interpretato da Valérie Lemercier e ispirato alla vita di Céline Dion, Aline è distribuito da Lucky Red.
Uscito nel 2021, è un film drammatico franco-canadese, che offre un ritratto romanzato della vita di Céline Dion. Il film vede Lemercier nei panni di “Aline Dieu”, una cantante canadese che diventa una superstar internazionale. La supervisione musicale, peraltro ottima, è di Pascal Mayer, mentre la voce di Aline nel canto è di Victoria Sio.
Sinossi di Aline
Aline è una bambina bruttina, con le orecchie a sventola, nata con il dono di una voce straordinaria, ricoperta d’amore da una famiglia numerosissima. Quando il produttore musicale Guy-Claude la ascolta per la prima volta, si prefigge un unico scopo: fare di Aline la più grande cantante del mondo. Sostenuta dalla sua famiglia e guidata dall’esperienza e poi dall’amore crescente di Guy-Claude, Aline vivrà un destino straordinario. E’ la stessa Lemercier a interpretare la cantante, che nel film si chiama Aline. Dion è nata con il dono di una voce straordinaria in una cittadina del Québec, in una famiglia con 14 fratelli, tutti appassionati di musica. Nel film della regista francese si vede che una madre molto volitiva e l’incontro con il produttore musicale che poi sposerà, trasformeranno quelle bambina in una star mondiale. Ma non è proprio tutto rose e fiori e non una vera “favola” quella raccontata in “Aline”, perché è evidente che quella ragazzina è stata travolta da una cosa più grande di lei. Il successo, la pressione, la fatica, gli impegni che l’amatissimo marito manager le fissava sembravano schiacciarla. Non è dato sapere chiaramente quanto ci sia di realtà e quanto invece di finzione. Di sicuro Aline appare come una donna fragile, che crolla dopo la perdita del marito, suo mentore e suo sostegno, Céline, che ha venduto più di 250 milioni di dischi e cantato in tutto il mondo, per ora ha messo in pausa la sua carriera e rimanda i concerti, mentre sui social posta foto del marito scomparso.
L’energia del film è ottima. Lo spettatore, assorbito dalle canzoni note, che lo riportano in un idillio epocale di 20 anni orsono, per coloro che c’erano e ricordano le grandi hits di Dion, stare al cinema immersi in un’ottima musica accompagnata da una storia che tocca corde emotive autentiche a tratti commuovendo, riesce nell’impresa titanica di distrarre tutti da questo momento epocale nefasto. Evasione. Il cinema sa essere anche questo, oltre a uno strumento che consente di far rimanere vivi, a galla centrati e sani in orrida epoca post-covid19. Ottima la recitazione, il montaggio veloce non da tregua e lo spettatore vive con frenesia la stessa vita ricca di una star seguendola da vicino con palpitazioni, amori, turbamenti, successi e paure. A tratti commovente e volte stimolante, il film musicale riesce date anche le ottime interpretazioni sia canore che attoriali. Non si può urlare al capolavoro, ma al guadagno di due ore serene sì.
Dedicato a chi ama la musica e vuole finalmente evadere non solo da casa, ma anche dai telegiornali.
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