fbpx
Connect with us

Festival dei popoli

‘Stray Ducks’ 90 paperelle per spiegare il cambiamento climatico

Bruno Chouinard realizza un racconto dal taglio ironico su un tema sempre più attuale

Pubblicato

il

stray ducks

Il cambiamento climatico è al centro di Stray Ducks, film diretto da Bruno Chouinard e presentato al Festival dei popoli 2021 (qui per il programma), nella sezione Habitat, dedicata all’ambiente.

Stray Ducks: di cosa parla

Il documentario pone lo spettatore di fronte alla problematica del cambiamento climatico. Ma, per differenziarsi da altri prodotti simili, parla della tematica da una prospettiva inedita, raccontando un esperimento della Nasa di alcuni anni fa. Data la perdita di una serie di strumenti costosi e sofisticati adibiti all’indagine sul cambiamento climatico, alcuni scienziati hanno deciso di disseminare sui ghiacciai della Groenlandia novanta paperelle di gomma per monitorare il loro scioglimento. Ma queste paperelle, in poco tempo, scompaiono. E non si capisce dove siano finite.

Un’indagine tragicomica

Quella portata avanti da Bruno Chouinard con Stray Ducks è una vera e propria indagine documentaristica. L’intento del regista è quello di far riflettere lo spettatore, ma di farlo attraverso qualcosa di diverso. L’escamotage da lui utilizzato è quello di destare interesse in maniera semplice, alla portata di tutti (e il gadget in gomma all’inizio della proiezione ne è la dimostrazione). Ciononostante, la tematica del film è tutt’altro che divertente. Il problema resta e non è affatto sminuito dal modo in cui è narrato, ma, anzi, risalta ancora di più.

Parole e immagini

Si potrebbe affermare che il film è strutturato in due parti: una parlata e una muta. In quella parlata,  un divulgatore scientifico, quasi come se partecipasse a un one man show, illustra al pubblico l’esperimento e i suoi risultati. Il tutto condito da risate in sottofondo come se si trattasse di una sit com e con la costante paura di non venire mai preso sul serio. Quella muta si avvale completamente della presenza delle paperelle, come protagoniste indiscusse, con particolare attenzione ad alcuni operai che ne montano una gonfiabile, enorme, per una festa popolare.

Stray Ducks: il particolare che fa riflettere sul generale

L’attenzione, talvolta esagerata ed esasperante, sui particolari, in un ralenti quasi infinito, di tutto il processo di lavorazione dell’enorme papera gonfiabile è come una metafora. Ognuno di noi deve (o almeno dovrebbe) agire nel proprio piccolo per far sì che, unendo le forze con tutti coloro che hanno agito allo stesso modo, si arrivi a una soluzione unica e condivisa. Ecco il perché del soffermarsi insistentemente su dettagli, che sono solo apparentemente superflui.

E poi non c’è da dimenticare l’utilizzo, ancora una volta ironico, delle paperelle, soprattutto nella parte finale, che diventano le vere padrone della scena, impossessandosi di qualsiasi cosa e arrivando quasi a essere considerate vicine, per certi versi, agli esseri umani.

Un film solo in apparenza leggero, che nasconde molto più di quanto si possa pensare.

Il trailer di Stray Ducks

Leggi anche: Festival dei popoli 2021: intervista al direttore artistico Alessandro Stellino

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

Stray Ducks

  • Anno: 2021
  • Durata: 72'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Canada
  • Regia: Bruno Chouinard