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Disney+ Film

‘The Rocky Horror Picture Show’ quell’indimenticabile notte di follia, omicidio e tacchi a spillo

Dopo quasi 50 anni dalla sua realizzazione, uno dei film-icona dello spirito libero e stravagante anni 70 continua a scioccare e a divertire come se non fosse passato un solo giorno.

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The Rocky Horror Picture Show è un film del 1975 diretto da Jim Sharman, che spazia tra diversi generi, in particolare horror, fantascienza e commedia musicale. È disponibile in streaming su Disney+ e a noleggio su Chili, Rakuten TV e Apple. Venne prodotto da Michael White per conto della 20th Century Studios e distribuito dalla 20th Century Fox.

The Rocky Horror Picture Show: una storia particolare

Una bocca rosso sangue, senza volto, che canta “Science Fiction/Double Feature”. È così che inizia The Rocky Horror Picture Show, prendendo per mano noi spettatori e portandoci subito dentro uno strano mondo di lussuria e decadenza, musica e lustrini, morte e vita. A visione terminata viene da pensare che questi primi cinque minuti rivelano già tutto del film, ne raccolgono l’essenza, salvo poi in apparenza smentirla immediatamente dopo, quando troviamo i nostri innocenti protagonisti, Janet (la bellissima Susan Sarandon) e Brad, dichiararsi il loro puro amore in una chiesetta, con dialoghi più smielati di una qualsiasi soap opera a basso costo. È solo una delle mille sorprese che il film ha da regalarci, tra le quali la più straordinaria è forse l’apparizione del favoloso dottor Frank-n-Furter, interpretato da Tim Curry.

I due futuri sposini si dimostrano incoscienti, mettendosi in macchina durante una terribile tempesta, che li lascia a piedi e in cerca di un rifugio: è così che arrivano alla dimora del Dottore, e il momento in cui varcano la soglia del suo castello è l’inizio di una serata di incontri fuori dall’ordinario e di scoperte incredibili.

Il cinema cambia

Dopotutto, in America quelli sono anni particolari, specialmente per il cinema. La voglia di libertà e sperimentazione ha portato all’abbattimento dei vecchi canoni e alla diffusione di nuovi generi di consumo, tra cui spiccano l’horror, il fantascientifico e l’erotico. I ’60 e i primi ’70 sono l’epoca dell’exploitation: sfruttare tutto ciò che prima era negato e portarlo agli estremi, in pasto a un giovane pubblico goloso di nuove esperienze artistiche. Questo film si inserisce a metà tra tutto ciò, la sua parodia e il suo omaggio. È apertamente citazionistico (basti pensare alla scena finale, con quell’arrampicata che omaggia King Kong, sullo sfondo della scritta “An RKO Radio Picture”) e basa la sua carica esplosiva sui temi della sfrenatezza e del piacere carnale, proprio come facevano diverse pellicole di quegli anni, ma al contempo le prende in giro, esagerando le loro caratteristiche fino a sfiorare il trash.

Dagli anni ’70 ad oggi

È anche un’opera significativa nell’esprimere un certo tipo di libertà sessuale ed estetica che è, al contempo, tipicamente sessantottina e più odierna che mai. È un film che si fa iconografia del bello come eccesso e della libera espressione, e ne diventa metafora, citata in altre opere cinematografiche (vedi The Perks Of Being A Wallflower e molti altri) e riproposta nel tempo dalle schiere di fan che, anno dopo anno, organizzano iniziative di ogni tipo. Ad esempio, esistono centinaia di gruppi di appassionati in tutto il mondo che ripropongono la storia del Dottor Furter sotto forma di spettacolo teatrale o di filmini amatoriali!

In fondo, noi spettatori, davanti a questo film, siamo proprio come Janet e Brad: impreparati, spaesati e spaventati, ma non possiamo non esserne coinvolti, e ne usciamo magnificamente ‘sporcati’.

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The Rocky Horror Picture Show

  • Anno: 1975
  • Durata: 100 minuti
  • Distribuzione: Fox
  • Genere: commedia, musicale, horror, fantascienza
  • Nazionalita: Stati Uniti, Regno Unito
  • Regia: Jim Sharman
  • Data di uscita: 31-August-1975