È stato un red carpet all’insegna dell’amore quello che ha accompagnato La Santa Piccola di Silvia Brunelli in Sala Giardino al Lido di Venezia. Ad accompagnare il cast, infatti, era un singolare stendardo, opera dell’artista Maupal, dal titolo emblematico: L’Amore è Amore. La regista Silvia Brunelli assieme alla cosceneggiatrice Francesca Scanu, gli attori Sophia Guastaferro, Francesco Pellegrino, Vincenzo Antonucci, Pina Di Gennaro, Sara Ricci, Alessandra Mantice e Carlo Geltrude hanno, infatti, portato la propria candela, la propria richiesta di miracolo ai piedi della pala realizzata per l’occasione da Mauro Pallotta, in arte Maupal.
L’opera di Maupal sul red carpet de La Santa Piccola
Maupal ha scelto di rappresentare la piccola protagonista della pellicola come una gestante Maria Vergine che si avvia verso Betlemme per trovare un rifugio dove poter dare alla luce il suo bambino. Durante il suo cammino la giovane si trova a passare per Napoli, nel Rione Sanità e lì, in Vico delle Vecchie, decide di donare, con un disegno su un muro, un messaggio di amore, tolleranza e coraggio. Il tutto a una colorata e variopinta città che come tante altre, vede uomini prigionieri di una quotidianità ancora molto legata a superstizioni e credenze religiose.
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Le dichiarazioni di Maupal
L’artista ha così spiegato la sua opera e la sua decisione di portarla direttamente sul red carpet de La Santa Piccola a Venezia 78:
«Ho deciso di far rappresentare alla Vergine, attraverso un’opera di street art accessibile a chiunque voglia concedergli la sua attenzione, un grande cuore rosso. Esso include, attraverso la simbologia, ogni genere sessuale, senza distinzioni. Si tratta di un’opera che, grazie ai colori vivaci delle bombolette spray, non vuole in nessun modo sfiorare la blasfemia ma piuttosto diffondere amore, equità, mancanza di giudizio e tolleranza verso il prossimo».
Un’opera che profuma di ossimoro, soprattutto perché firmata La Vergine da una giovane donna che sta per dare alla luce un futuro cittadino, cosciente di doverlo educare al rispetto verso il prossimo e verso sé stesso.
Non solo il red carpet de La Santa Piccola a Venezia
La sua opera sarà la prima di una serie, che coinvolgerà artisti altrettanto coraggiosi in occasione delle tappe del tour promozionale del film. Serie che culminerà a Napoli in un grande evento. In quell’occasione tutte le opere verranno esposte, e poi donate a La Sanità, il quartiere all’interno del quale si svolge la vicenda di questo film.
La Santa Piccola
Il film è prodotto da Rain Dogs all’interno del progetto di Biennale College Cinema. Un lavoro che racconta la storia della fraterna amicizia di Lino e Mario che si incrina quando Mario scopre di provare per Lino qualcosa che va oltre la pura amicizia. Una storia di formazione e identità. Che si intreccia con l’imprevedibilità della vita all’interno del palcoscenico, a tratti surreale, delle credenze e superstizioni popolari di una Napoli colorata e variopinta. Sullo sfondo un’umanità piccola e delicata prigioniera della propria quotidianità, ancora legata a superstizioni e credenze religiose.
Il film vede l’aiuto sul territorio di Mosaicon Film, Antracine, Nuovo Teatro Sanità e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
La distribuzione internazionale è stata affidata a Minerva Pictures Group e TVCO mentre quella italiana sarà curata direttamente dai produttori in collaborazione con Emera film.