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Biennale del Cinema di Venezia

‘La macchina delle immagini di Alfredo C.’ Il trailer ufficiale

Un documentario sulla vicenda di un operatore cinematografico dell'epoca fascista trattenuto in Albania dopo la guerra

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La macchina delle immagini di Alfredo C

In anteprima mondiale alla 78. Mostra del Cinema di Venezia, in concorso in Orizzonti Extra, La macchina delle immagini di Alfredo C., il film di Roland Sejko (Anija – La nave, miglior documentario ai David di Donatello 2013) prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.

La macchina delle immagini di Alfredo C. – Il trailer

A partire da un clamoroso e misconosciuto evento storico, che vide coinvolti migliaia di italiani al termine della seconda guerra mondiale, e dal singolare destino di un tecnico del cinema, una riflessione sul potere onnipresente della propaganda. Un poema visivo sulla memoria, e sulla responsabilità personale e collettiva di chi crea immagini, e di chi le vede.

Aprile 1939. L’Italia fascista occupa l’Albania. Migliaia di italiani, operai, coloni e tecnici, vengono trasferiti nel paese.

Novembre 1944, l’Albania è liberata. Il nuovo regime comunista chiude i confini e pone all’Italia decine di condizioni per il rimpatrio dei suoi concittadini.

Nel 1945 in Albania si trovano trattenuti ancora 27.000 italiani tra reduci e civili. Tra di loro c’è anche un operatore cinematografico. Alfredo C., operatore della propaganda fascista, ha girato per cinque anni l’Albania con la sua cinepresa. Prima, per quasi un ventennio, ha immortalato la capillare macchina del regime. Ora, da un giorno all’altro, deve fare lo stesso, ma per un regime comunista.

Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo C. rivede su una vecchia moviola quello che ha girato. La sua storia. È il suo film quello che vediamo. E forse, non solo il suo.

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