Il candidato al premio Oscar Majid Majidi, già in nomination per I ragazzi del paradiso, torna dietro la macchina da presa per una nuova storia di bambini: Figli del sole. Il film è stato presentato in concorso alla 77esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove il giovane protagonista Rouhollah Zamani è stato insignito del Premio Marcello Mastroianni 2020 (qui per tutti i premi), ed è stato selezionato per rappresentare l’Iran nella categoria Miglior Film Internazionale agli Oscar 2021.
Un film acclamato dalla critica internazionale, che parla di amicizia e avventura, speranza e voglia di riscatto, affrontando tematiche di grande attualità.
La trama di Figli del sole
Il dodicenne Ali e i suoi tre amici lavorano sodo per sopravvivere e sostenere le proprie famiglie, tra lavoretti in garage e piccoli reati. Con un colpo di scena quasi miracoloso, ad Ali viene affidata la responsabilità di recuperare un tesoro nascosto sottoterra. Il giovane quindi recluta la sua banda, ma per ottenere l’accesso al tunnel i bambini dovranno prima iscriversi alla Sun School, un istituto di beneficenza volto a formare ragazzi di strada e bambini lavoratori, situato vicino al tesoro nascosto.
Le dichiarazioni del regista
Ecco quanto affermato dal regista di Figli del sole Majid Majidi:
«Sono sempre stato entusiasta del sorprendente mondo dei bambini. Come regista, sono autenticamente attratto dai giovani, sono la mia ispirazione: la loro passione, originalità, immaginazione e la libertà, che gli permette di imbarcarsi nelle loro avventure. (…) Non volevo fare una polemica seria sul lavoro minorile. Volevo fare un film divertente, energico, gioioso, pieno di avventura e coraggio. E un film che mostrasse quanto siano capaci, pieni di risorse e resilienti questi bambini. Per affrontare temi cupi come il lavoro minorile, serve empatia e umorismo, per questo ho deciso di creare un’avventura pericolosa alla ricerca di un tesoro. La parola “tesoro” emoziona tutti e significa qualcosa di diverso per tutti, perché è una speranza inaspettata di trovare qualcosa di speciale, di magico».
Il poster di Figli del sole
La riflessione del film
Figli del sole parla di bambini costretti a lavorare per sostenere le proprie famiglie. Ad oggi, sono 152 milioni i bambini in questa situazione. Le organizzazioni internazionali portano avanti una lotta disperata per sostenere questi giovani vittime di abusi, privati anche del loro diritto umano all’istruzione.
Il messaggio del film è che siamo tutti responsabili nei confronti di questi bambini, molti dei quali sono estremamente talentuosi e tutti preziosi. Semplicemente, non è tollerabile che il loro status sociale ed economico li consegni a un futuro di opportunità limitate e scarse prospettive.
Il film di Majid Majidi vuole dimostrare le capacità e l’umanità di questi bambini. I giovani attori protagonisti erano tutti bambini lavoratori e si sono rivelati tutti performer sorprendenti ed estremamente intelligenti.
Il regista
Nato a Teheran nel 1959, Majid Majidi è il primo regista iraniano a ricevere una nomination all’Oscar come miglior film straniero per Figli del cielo (1996).
Majidi era un attore, prima di cominciare a dirigere cortometraggi. Il suo lungometraggio d’esordio, Baduk (1991), è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, e la sua seconda opera, Il padre (1995) si è assicurata il primo premio importante di Majidi, al San Sebastian Film Festival.
Majid è un triplo vincitore del Grand Prix des Amériques al Montreal World Film Festival, con Figli del cielo, Il colore del paradiso e
Baran (2001). Il suo film Il canto dei passeri (2008) ha vinto l’Orso d’Oro per il Miglior attore al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Da allora ha diretto Muhammad, il messaggero di Dio (2017) e Oltre le nuvole (2019).
Quando vedremo Figli delle stelle
Il film sarà disponibile al cinema dal 2 settembre grazie a Europictures.