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FESTIVAL DI CINEMA

Premi Internazionali Flaiano 2021 – Ecco i vincitori della sezione cinema premiati nel corso della cerimonia conclusiva

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Domenica 4 luglio, si è conclusa, a Pescara, la manifestazione culturale Premi Internazionali Flaiano, fondata, nel 1973 , dal critico letterario e giornalista abruzzese Edoardo Tiboni, per onorare la memoria dell’amico scrittore, sceneggiatore e critico cinematografico pescarese Ennio Flaiano, prematuramente scomparso nel 1972.

Il costante ricordo di Ennio Flaiano

Il festival, diretto dal regista Riccardo Milani e curato dalla figlia dello storico fondatore scomparso nel 2017,  Carla Tiboni, ripropone, da quarantotto anni, lo studio delle opere di Ennio Flaiano mediante rassegne, convegni, spettacoli.  Il ricordo viene reso vivo  anche attraverso le continue citazioni letterarie che si susseguono durante le premiazioni.

La cerimonia finale dei Premi Flaiano, presentata dalla giornalista di Sky Martina Riva,  come ogni anno, si è caratterizzata per il racconto di aneddoti e per la citazione di frasi celebri dello sceneggiatore da parte di chi lo ho conosciuto e di chi ne ha stimato la produzione letteraria e l’influenza nella cinematografia.

Di seguito i premi riguardanti la sezione cinema del festival.

Candidature e premi della sezione Concorso Flaiano opera prima e seconda

Diversi i premi assegnati a Pescara nel corso della cerimonia finale presso il Teatro Monumento Gabriele D’Annunzio, l’anfiteatro all’aperto, immerso nella riserva naturale della Pineta Dannunziana che da anni ospita la manifestazione, che, anche quest’anno,  si è svolta alla presenza di un nutrito pubblico,  nel rispetto delle distanze di sicurezza.

Il festival è stato inaugurato il 26 giugno con la premiazione di Alessandro Gassmann come migliore interprete maschile per il film del 2020 Non odiare  diretto da Mauro Mancini.

Il film, già noto per la candidatura ai David di Donatello 2021, partecipava al festival nella sezione “Concorso Flaiano opera prima e seconda”  insieme ad altri film, parimenti noti, per le candidature ai David: I Predatori  di Pietro Castellitto, Maledetta Primavera di Elisa Amoruso , Punta Sacra di Francesca Mazzoleni e Sul più bello di Alice Filippi.

Il concorso prevedeva l’assegnazione del premio migliore opera prima su votazione di cento giudici, che hanno visionato i film durante le proiezioni nell’anfiteatro, nel corso di cinque serate precedenti la premiazione.

Durante la cerimonia del 4 luglio, il direttore artistico Riccardo Milani ha premiato le vincitrici ex aequo del Concorso Opera Prima e Seconda Alice Filippi, per la regia del film ” Sul più bello” e Francesca Mazzoleni per ”Punta sacra”.

Sono state indicate le motivazioni di alcuni partecipanti al voto.

Per quanto riguarda Sul più bello  è stata evidenziata la delicatezza con cui, nel film, viene affrontato il tema della malattia, anche grazie alla leggiadra interpretazione dell’attrice esordiente, Ludovica Francesconi, pubblicamente ringraziata da una commossa Alice Filippi.

Il premio a Punta Sacra è stato motivato dalla grande forza espressa delle figure femminili protagoniste del docu-film, che racconta la vita di alcune famiglie appartenenti alla comunità dell’idroscalo di Ostia.  La tenacia delle donne appare fondamentale nell’affrontare le numerose difficoltà inevitabilmente derivanti dall’emarginazione, dalla precarietà e dal timore di vedere demolite le proprie case.

 

I Premi assegnati dalla Giuria tecnica

La giuria tecnica,  formata da Valerio Caprara, Laura Delli Colli, Franco Mariotti, Giuliano Montaldo, Roberto Andò, Milena Vukotic ed Alessandro Bencivenni, ha assegnato i seguenti premi:

Migliore sceneggiatura

a Francesco Bruni per il film Cosa sarà

lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, sul palco,  ha raccontato i suoi esordi di sceneggiatore e la sua carriera al fianco di Paolo Virzì. Ha, inoltre, ricordato il periodo della sua malattia che ha ispirato l’opera premiata.  Inevitabilmente il pensiero è volato al compianto Mattia Torre a cui lo stesso Bruni ha dedicato il film.

Migliore Regia

ad Edoardo Ponti per la La vita davanti a sé

Il Regista ha raccontato che il film è stato fortemente ispirato dal grande entusiasmo mostrato dalla madre Sofia Loren nel leggere le vicende di Madame Rose, protagonista dell’omonimo romanzo di  Romain Gary. Ha raccontato inoltre i suoi timori nel proporne la trasposizione cinematografica, affermando che “adattare un film è un atto di fede ma anche di tradimento”.

Premio della Presidenza

Il regista Edoardo Ponti è stato premiato in compagnia del giovanissimo  protagonista del film Ibrahima Gueye, chiamato su palco per ricevere il premio come migliore attore esordiente assegnato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il ragazzo, elegantissimo e spigliato, nel ritirare il premio, si è augurato di realizzare il sogno di diventare l’attore migliore del mondo.

Migliore Regia Documentario

ad Alex Infascelli per Mi chiamo Francesco Totti

il regista, nel ricevere il premio, ha ripercorso con ironia alcuni episodi del proprio percorso  musicale e cinematografico, citando i film dei suoi esordi e l’esperienza americana. Rispetto all’opera premiata,  ha sottolineato come l’intenzione, ben riuscita, fosse quella di  porre l’accento sull’aspetto umano,  più che su quello calcistico di Francesco Totti.

Migliore Regia opera prima

a Camillo Jodice per  Il cattivo poeta

Il registra ha affermato come l’opera sia nata dall’idea di raccontare gli anni più difficili, quelli del declino di Gabriele D’Annunzio: “mi attraeva l’idea cinematografica di questa immagine vampiresca del poeta nazionale D’Annunzio rinchiuso nel suo castello negli anni del tramonto che coincidevano con l’inabissarsi del Paese verso la guerra mondiale”

Migliori costumi

ad Andrea Cavalletto per Il cattivo poeta.

Il noto costumista, allievo di Piero Tosi, nel ritirare il premio, ha parlato di  come la permanenza nel regno del Vate, il Vittoriale, fosse stata fondamentale fonte d’ispirazione stilistica nella creazione dei costumi di scena.

Migliore interpretazione maschile

Oltre che ad Alessandro Gassman per  “Non odiare”, il premio per la migliore interpretazione maschile è stato assegnato anche a  Massimo Ghini per  La volta buona di Francesco Marra.

L’attore ha accennato a diverse difficoltà affrontate dall’opera cinematografica, girata nel periodo dall’emergenza sanitaria, che ne ha condizionato anche l’uscita nelle sale. Ghini ha dedicato il premio ai suoi figli e a tutti i giovani costretti a fronteggiare il complicato stile di vita imposto dalla pandemia.

Migliore interpretazione femminile

Carolina Crescentini per  La bambina che non voleva cantare  di Costanza Quatriglio.

L’attrice ha raccontato l’esperienza sul set e l’intensità con cui ha interpretato il proprio personaggio. Una madre affetta da depressione che trova linfa nel sostenere il talento canoro della figlia. Una storia struggente e complicata ispirata al rapporto della cantante Nada con la propria madre.

Migliore Interprete femminile in un film televisivo

A Cristiana Capotondi per “Chiara Lubich: l’amore vince tutto” di Giacomo Campiotti.

L’attrice ha espresso tutta la passione con cui ha interpretato il suo personaggio, evidenziandone il coraggio e la grande capacità comunicativa come fondatrice del movimento dei Focolari.

Premi alla Carriera

A Monica Bellucci, che ha ringraziato con un videomessaggio;  a Jude Law, anch’egli impossibilitato a presenziare, che ha inviato un  videomessaggio con cui,  nel ringraziare per il premio ricevuto, ha ricordato con sentimento il suo speciale rapporto con l’Italia (definita una seconda casa)  e con il regista Paolo Sorrentino; a Vincent Riotta che, presente in sala, è stato  insignito del premio dopo la proiezione di un video celebrativo della sua carriera cinematografica. L’attore internazionale ha ringraziato con simpatia parlando un italiano praticamente perfetto.

Si è conclusa, quindi,  con il Premio a Vincent Riotta,  la quarantottesima stagione dei Premi Internazionali Flaiano, che resta una manifestazione considerata prestigiosa e molto amata dai protagonisti della cultura italiana ed internazionale.

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