Se si pensa allo sport, probabilmente la prima immagine che viene in mente è quella di un pallone a spicchi. Il calcio è entrato nella cultura popolare in pianta stabile al punto da influenzare talvolta persino l’arte e la storia del cinema. Se ogni anno si scrivono decine di libri con protagonisti ex calciatori, non c’era motivo per cui anche il grande schermo non dovesse approfittare della passione dei tifosi. D’altro canto, già negli anni ’80 in Italia sono state prodotte pellicole destinate a diventare dei veri e propri cult. Come non citare “L’allenatore nel pallone”, commedia del 1984 con Lino Banfi nei panni dell’allenatore della Longobarda? Il modulo 5-5-5 proposto da Oronzo Canà viene citato volentieri anche oggi che le battute diventano virali per mezzo dei social. Il film ebbe un successo tale che l’affetto riscontrato dalle varie generazioni portò a un seguito nel 2008.
A intrecciare tifo e relazioni sentimentali fu invece “Ultrà”, film del 1991 con attori del calibro di Claudio Amendola, Gianmarco Tognazzi e Ricky Memphis, in cui c’è anche la presenza di Massimo Ferrero, l’attuale presidente della Sampdoria, nonché quella di Fabrizio Vidale, storico doppiatore di Oliver Hutton di “Holly & Benji”. Molto più incentrato sulla risata è stato “Tifosi” del 1999, che ha visto persino la partecipazione di Diego Armando Maradona: memorabile la scena in cui un tifoso del Napoli, interpretato da Nino D’Angelo, si ritrova a svaligiare inconsapevolmente l’appartamento del suo idolo, per poi rimettere tutto a posto dopo aver chiesto una foto a Diego.
Una delle produzioni estere più chiacchierate dei primi anni 2000 fu invece “Sognando Beckham”, la cui trama ha però ben poco a che vedere con l’ex campione del Manchester United. La storia ruota intorno alle vicende del calcio femminile e al desiderio di gloria di una giocatrice che ha in Beckham il proprio idolo. Più interessante “Goal!”, che narra la carriera di tale Santiago Munez, giovane promessa messicana che finisce con l’essere ingaggiata dal Newcastle. Gli amanti della storia del calcio, però, avranno apprezzato ancora di più “Pelè”, basato sulla vita del talento brasiliano fino alla conquista del Mondiale con la maglia del Brasile.
Negli ultimi anni stanno andando di moda anche dei docufilm, delle specie di documentari che ripercorrono le carriere di grandi calciatori del passato. Ne è stato confezionato uno anche su Diego Armando Maradona, mentre in Italia è stato distribuito di recente quello su Francesco Totti, dal titolo “Mi chiamo Francesco Totti”: una pellicola che ha preceduto di qualche mese una serie tv e che ha fatto anche discutere. Totti parla infatti in prima persona per tutto il film e non risparmia qualche frecciatina ad alcune delle figure incontrate nel corso della sua vita calcistica, in primis il mister Luciano Spalletti.
Insomma, il calcio continua a svilupparsi e ad appassionare i tifosi anche attraverso dimensioni totalmente estranee al rettangolo verde. Evidentemente, negli anni a venire il cinema sfrutterà ancora di più il fenomeno del pallone. Come dimostrano le quote sul calcio e i videogame, passando per il fantacalcio e le figurine, l’interesse degli amanti del pallone non si limita ai 90 minuti di una partita. Film, scommesse, giochi: quante sfaccettature potrà conoscere ancora il mondo dello sport?