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Focus Italia

La scuola non è secondaria di Alberto Valtellina e Paolo Vitali al cinema dal 25 maggio

Emerge un ritratto inedito, che racconta una comunità scolastica provata, ma che continua a sperare.

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La scuola non è secondaria

La scuola non è secondaria di Alberto Valtellina e Paolo Vitali arriva al cinema dal 25 maggio. Il documentario verrà presentato in anteprima al Cinema Conca Verde di Bergamo, con il sostegno della fondazione Dalmine.

La scuola non è secondaria", il film - Foto, Photogallery

La trama

I dirigenti, gli insegnanti e gli assistenti hanno trascorso l’estate 2020 a riorganizzare gli spazi e ridefinire gli accessi al Liceo Mascheroni di Bergamo. Ma a fine ottobre, con la nuova ondata pandemica, l’istituto è costretto a chiudere e riavviare la cosiddetta “Didattica a distanza” . L’ingresso a scuola viene consentito ai soli docenti.

Le scuole deserte

Il documentario, prodotto da i due registi, ha la durata di 45 minuti, quanto dura una lezione con la didattica a distanza. L’attenzione degli autori è posta sul quel momento, quando i ragazzi sono costretti a casa e gli insegnati fanno lezione in aule deserte.

Emerge un ritratto inedito, che racconta una comunità scolastica provata, ma che continua a sperare.

L’obiettivo è documentare le forme in cui la didattica della scuola secondaria si è dovuta adattare all’emergenza pandemica. Quando ci è stato concesso di girare le immagini all’interno della scuola, l’unica presenza umana era il docente.”

Sono le parole del regista Alberto Valtellina, che sottolinea il tema centrale de La scuola non è secondaria, un documentario che assume un valore pedagogico e sociologico.

Una testimonianza della comunità scolastica

L’idea di documentare la situazione della scuola in piena epoca pandemica, nasce da esperienze vissute in prima persona. Paolo Vitali, co-regista e curatore della fotografia, è, infatti, docente di disegno e storia dell’arte al liceo Mascheroni.

Dunque possiamo considerare questo documentario una preziosa testimonianza di chi vive la scuola quotidianamente non solo per lavoro, ma per passione.

La didattica a distanza e le disuguaglianza sociale

La didattica a distanza, forse l’unica soluzione utile per limitare i contagi, ha senza dubbio aggravato la situazione della Scuola. Inoltre, non ha fatto altro che incrementare una profonda disuguaglianza sociale.

Elemento questo evidenziato da Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia all’Università Bicocca di Milano.

Questo film andrebbe mostrato a tutti i cittadini italiani perché le belle persone che vi appaiono, filmate nella quotidianità della loro sofferenza, dimostrano il loro amore verso i ragazzi. Il film è la dimostrazione di cosa potrebbe essere un’Italia senza scuola: Desolante e apocalittica.”

LA SCUOLA NON E SECONDARIA TRAILER – YouTube

La scuola non è secondaria

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