Non poteva che arrivare a San Valentino su NetflixA star is Born (2018) atteso dai tanti ( o pochi che non lo conoscevano ancora?) appassionati della pellicola già cult, sorprendente esordio alla regia di Bradley Cooper.
Un film che parla d’amore ma non solo dell’amore nato tra i due personaggi. A star is born è una dichiarazione d’amore verso la Musica e il suo potere identificativo , verso la famiglia e l’appartenenza alle radici e ai luoghi di origine, ma anche verso l’amore per l’Arte e l’essere artisti, con tutto il fardello conflittuale che può trascinarsi dietro l’appartenenza a quel mondo.
Fra luci ed ombre , momenti di straordinario impatto comunicativo con il pubblico e discese nell’oblìo dell’assordante rumore della caduta, è la musica che si rende protagonista indiscussa di questo empatico debutto alla regia di Bradley Cooper con una grande sorpresa: unaStefani Germanotta/Lady Gagaspogliata di ogni orpello scenografico e attrice più che credibile.
A star is born trama
Il film è un remake del musical È nata una stella, diretto nel 1937 da William A. Wellman, terzo rifacimento dopo il musical del 1954 ed il musical rock del 1976. Racconta di Jackson Maine, star della musica rock, alcolizzato e tossicodipendente. Durante una sosta in un Bar dopo un suo concerto, Jackson incontra Ally, cameriera di giorno ma cantante di talento. Tra i due nasce una grande sintonia artistica e sentimentale che li porterà a vivere un’ importante ma tormentata storia d’amore. Portata al successo da Jackson, innamorato della sua semplicità, Ally diventerà una star del Pop snaturando se stessa e questo inciderà sul rapporto con l’uomo, sempre più annegato in un dramma personale insanabile.
Un’ alchimia
Quello che rende il film di Cooper “nuovo” e contemporaneo rispetto ad una storia vista e rivista tante volte è sicuramente l’intesa tra il regista e l’attrice protagonista. C’è qualcosa di primitivo nel rapporto tra i due e si ha immediatamente la sensazione tattile del loro legame fin da quando, stesa sul bancone del bar transegender, Ally , cantando La vie en rose, si volta a guardare Jack per la prima volta. Si stabilisce un legame che lo spettatore coglie immediatamente e l’innamorarsi della normalità di Ally appare naturale nonostante Jack sia un personaggio così tormentato e complesso.
Volevo guardarti ancora una volta
Non è tanto l’eccezionalità della sua voce ad interessarlo quanto quel castano che si nasconde sotto la tinta nera dei capelli e che lo spinge a soffermarsi a guardarla più volte prima di andare via. L’amore arriva all’improvviso, fornendo a lei quella necessaria fiducia in se stessa e cambiando la vita di entrambi. L’una protesa sempre più verso un successo fatto di compromessi, l’altra proiettata verso una rapida discesa agli inferi, troppo grande il peso di un passato doloroso che trascina traumi non dimenticati.
“La voce rubata” è quella del fratello, figura contraddittoria ( interpretato da un bravissimo Sam Elliott), ma comunque emblema di una famiglia di cui si ha ancora bisogno. E’ Ally che rappresenta in parte una nuova possibilità di famiglia, ma il suo amore per lui non sarà sufficiente per poter guarire ferite troppo profonde.
A star is born: una straordinaria colonna sonora
Componente fondamentale del film è una Colonna sonora eccellente, ricca di canzoni straordinarie: dal premio Oscar Shallow, a Alwas remember in this way o la struggente I’ll never love again.
La chimica fra i due non è solo evidente nei momenti “puramente sentimentali” ma anche nelle loro esibizioni sul palco, nel cercarsi con lo sguardo e nei piccoli gesti di complicità. Il travolgente debutto di Ally sul palco con Jack, le sue mani posate sugli occhi increduli, lo stupore e la tenerezza, sono momenti importanti del film perchè sottolineano ciò che Jack ama in lei: le imperfezioni e la naturalezza di Ally, così “sane” rispetto alle imperfezioni di lui e al suo essere un uomo dall’anima ormai perduta.
A star is born ci conquista , ci stupisce, ci commuove e ci trascina con sè abbandonandoci di colpo a volte, ma lasciando sempre intatta la sensazione di star assistendo ad uno spettacolo a due voci, due tonalità diverse ma perfettamente incastrate l’una nell’altra.
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