Già presentato al Bellaria Film Festival e al Florence Queer Festival, dove ha ottenuto una Menzione speciale della giuria, Baci rubati racconta la condizione degli omosessuali durante il fascismo, usando principalmente la voce di chi ha vissuto in quegli anni.
Un mosaico di storie contro gli stereotipi
Amori rubati è un mosaico sfaccettato e complesso. Mette in evidenza la persecuzione che i gay e le lesbiche italiani hanno subito. Ma, allo stesso tempo, smonta gli stereotipi e ricostruisce la molteplicità delle loro esperienze, gli svaghi, le amicizie, gli affetti, gli amori e le consuetudini.
Il film interpella e chiede aiuto a storici che si sono occupati di omosessualità durante il regime di Mussolini. A dominare, però, sono le voci dei protagonisti che raccontano le proprie vicende, ma anche i propri sentimenti e le proprie avventure. Sullo schermo si alternano pagine di diari, lettere, poesie e ricordi di amori proibiti, osteggiati, censurati, ma esistiti, vissuti, cantati e ricordati con orgoglio. Ci sono le parole di scrittori e artisti come Aldo Palazzeschi, De Pisis, Sandro Penna, Radclyffe Hall accanto agli inserti di letteratura ‘scientifica’ dell’epoca e voci di estrazioni sociali, mentalità ed esperienze differenti. Tutte le parole di questi grandi artisti sono affidate, nel film, alla voce di Luca Ward. Ma accanto a lui anche quelle coinvolgenti di Valentina Cervi, Sabrina Impacciatore e Neri Marcorè (che di recente ha prestato la voce al film Pixar Soul).
Baci Rubati si avvale di materiali di repertorio molto preziosi provenienti da collezioni private, interviste radiofoniche risalenti all’inizio degli Anni Ottanta e brani di diari inediti. A fare da contraltare a tutto questo le immagini ufficiali del regime, quelle dei cinegiornali Luce, che illustrano l’ideale fascista di virilità e femminilità.
(Fonte Ansa)
Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers