LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA: l’ultima stagione su Netflix
Disponibile dal 31 dicembre su Netflix, Le terrificanti avventure di Sabrina riporta sullo schermo la giovane e potente strega, questa volta alle prese con gli otto Orrori Sinistri, prima del suo commiato finale.
Le terrificanti avventure di Sabrina giunge infine alla quarta parte – dando una conclusione alla seconda stagione – disponibile su Netflix dal 31 dicembre 2020. Tratto dall’omonima serie a fumetti a cura di Roberto Aguirre-Sacasa e Robert Hack, lo show riporta in scena la sorprendente Sabrina Spellman (Kiernan Shipka).
Dopo aver combattuto e vinto la battaglia contro i pagani, la giovane strega è pronta a tornare al liceo di Greendale, insieme ai suoi amici, mentre la sua “doppelganger”, Sabrina Stella del Mattino siede sul trono dell’Inferno. L’unico a sapere di questa doppia esistenza è il cugino Ambrose (Chance Perdomo). Ma l’arrivo improvviso di una nuova minaccia rischierà di mandare all’aria tutti i suoi piani.
Le terrificanti avventure di Sabrina | La strega cresce e l’horror aumenta
Per chi conosce o ricorda la serie degli anni Novanta, Sabrina, vita da strega, con Melissa Joan Hart – a cui c’è un gradevole rimando nella quinta puntata – è giusto far presente che siamo ben lontani da quell’universo. Certo la magia è sempre al centro del discorso, ma in questo caso fanno parte del gioco altri tipi di suggestioni.
Molto più virato verso l’horror, Le terrificanti avventure di Sabrina conduce i protagonisti verso l’inevitabile passaggio dall’età adolescenziale all’adulta. Gli ostacoli affrontati da Sabrina & co., che siano sovrannaturali oppure no, appaiono necessari ai fini della crescita.
Il cambiamento fa parte dell’esistenza di ciascuno di noi; trattandosi di teenager è ancora più fondamentale e delicato. Dallo scambio di battute tra Sabrina e la sua migliore amica, Roz (Jaz Sinclair), emerge la difficoltà di tale periodo, e anche la conseguente paura che esso comporta.
La felicità è una questione personale
La ragazza si trova e si vede infatti per la prima volta esclusa da quelle che sono le dinamiche di coppia. Harvey (Ross Lynch) e Roz navigano ormai nelle acque sicure di una storia seria, mentre Theo (Lachlan Watson) e Robin (Jonathan Whitesell) tentano di far funzionare le cose nonostante le origini del secondo.
Essere single non è la fine del mondo.
Non è semplice per nessuno, ma l’amore aiuta molto. Sabrina è l’unica a non avere qualcuno accanto, ma la sua disperata ricerca di un compagno non fa che metterla in pericolo. Ed è qui che subentra un primo importante discorso sul tema della felicità, che non dipende necessariamente dagli altri, quanto piuttosto da se stessi.
Il fatto poi che ci siano due Sabrina, in grado di tenersi compagnia a vicenda, corrobora in qualche eccentrico modo la tesi. Non a caso saranno loro, unite nello spirito e nelle intenzioni, a sconfiggere il primo degli otto Orrori Sinistri o Orrori di Eldritch – con riferimento alle opere di H.P. Lovecraft.
Cali l’oscurità su ogni terra.
L’oscurità torna a fare capolino, invocata da Blackwood (Richard Coyle) e dai suoi seguaci. La congrega delle streghe, guidate da Sabrina e dalle zie Zelda (Miranda Otto) e Hilda (Lucy Davis), saranno l’ultima linea di difesa per l’umanità intera.
Uno spettacolo per tutti i sensi e gli organi, compreso il cuore
A livello visivo Le terrificanti avventure di Sabrina può contare su una fonte inesauribile di materiali e suggestioni, per cui si arriva ad assistere ad un vero e proprio spettacolo per gli occhi, le orecchie, il cuore.
Tra la ricchezza e la cura dei costumi, degli accessori, degli oggetti di scena, capaci di caratterizzare intimamente i personaggi, una colonna sonora rockeggiante ed esplosiva, a cui danno man forte le splendide voci degli interpreti, e uno stile impreziosito dai differenti sguardi registici.
Suggella il tutto l’ottimo lavoro svolto dal casting: la Shipka è emersa con Mad Men, Lynch sfoggia le sue qualità musicali a ogni occasione, Perdomo incanta con la sua impostazione vocale e Watson ha portato la sua personale esperienza, essendo (all’epoca della prima stagione) uno dei più giovani attori non binari di Hollywood.
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