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FESTIVAL DI CINEMA

24 UMBRIA FILM FESTIVAL: DAYS OF THE BAGNOLD SUMMER di Simon Bird abbatte i muri dell’adolescenza

Presentato lo scorso anno a Locarno, Days of Bangold Summer, riadattamento dell'omonimo graphic novel di Joff Winterhart è la storia di formazione di un ragazzo adolescente appassionato di heavy metal che vive con una mamma single e che è costretto a passare l'intera estate con lei.

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days of the bagnold summer

Proseguono all’Umbria Film Festival le anteprime italiane di opere internazionali dell’ultimo anno, che hanno riscosso molto successo nelle rassegne di tutto il mondo: dopo Moothon, Bacurau, Mestari Cheng ieri sera è stata la volta di Days of the Bagnold summer di Simon Bird, ben noto come attore nella sit com The inbetweeners.

Days of Bagnold summer, la recensione

Presentato lo scorso anno a Locarno, Days of Bangold Summer, riadattamento dell’omonimo graphic novel di Joff Winterhart è la storia di formazione di un ragazzo adolescente appassionato di heavy metal che vive con una mamma single e che è costretto a passare l’intera estate con lei, dopo che il padre, fresco di matrimonio e bebè in arrivo, lo pianta in asso e lo informa che non può più ospitarlo in Florida, dove l’uomo si è trasferito con la sua nuova famiglia.

La prospettiva di trascorrere l’intera estate insieme non è esaltante né per la madre Sue (Monica Dolan) né per il figlio Daniel (Earl Cave)

Se Sue, timida bibliotecaria decisamente poco avvenente rispetto alle sue coetanee, cerca di approcciare il rapporto con il figlio in modo propositivo e allegro, Daniel non ne vuole sapere dell’entusiasmo (forzato) di sua madre.

I giorni passano scanditi da piccoli dispiaceri privati che i non condividono l’uno con l’altro: come il litigio con l’amico del cuore Ky, per Daniel, oppure le aspettative che Sue nutre in merito a un recente appuntamento con un fascinoso (ma alquanto noioso e pieno di boria) uomo attempato, professore di suo figlio.

Sue e Daniel si sentono fuori dal mondo.

Sue ha 52 anni, un matrimonio alle spalle e un figlio. Niente più. Vive come se la vita  le avesse chiuso le porte e avesse dato agli altri la possibilità di essere felice, possibilità che lei sembra non avere avuto.

Suo marito, che non vediamo, ma percepiamo dalle telefonate telegrafiche, è sposato con una donna molto più giovane di lui, guida una decappottabile per le strade della Florida e sta per diventare nuovamente padre: Daniel vorrebbe trascorrere l’estate con lui ma la nascita della sua seconda figlia gli impedisce di ospitare il figlio in Florida.

Days of Bagnold summer, la recensione

L’evento scatenante di questa storia  fa sì che madre e figlio si ritrovino insieme per l’intera estate.

Quella che segue non è una successione di eventi verso un obiettivo concreto, ma un’analisi dei bisogni inconsci dei personaggi e la loro reazione alla mancata soddisfazione.

Entrambi hanno bisogno di amore e considerazione, che però sembrano quasi non voler cercare, per paura di essere rifiutati.

Con l’accoglienza di cui solo una madre è capace, Sue smantella il muro tirato su dal figlio e queste sei settimane saranno una boccata d’ossigeno nel loro rapporto, ma soprattutto Sue accoglierà anche una nuova versione di se.

Days of Bagnold summer, musiche e scenografia

Le musiche sono originali del gruppo indie Belle e Sebastien e alternano quel ritmo e quella dolcezza che stemperano i momenti di tristezza e tormento di Sue e Daniel.

Tra i due la distanza è messa in scena attraverso inquadrature molto squadrate dove vediamo madre e figlio separati da una parete o da una porta, intenti a vivere i loro piccoli dispiaceri.

La scenografia rimanda ai colori e alle forme dei film di Wes Anderson.

Days of the Bagnold summer, il trailer

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  • Anno: 2019
  • Durata: 84'
  • Genere: Comedy
  • Nazionalita: UK
  • Regia: Simon Bird