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31° Trieste Film Festival: La Gomera di Corneliu Porumboiu. Il film di chiusura del festival triestino, da oggi nelle sale

La Gomera di Corneliu Porumboiu, apprezzato in svariati festival, è stato anche l'evento clou della serata di premiazione a Trieste

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Film di chiusura del Trieste Film Festival è La Gomera di Corneliu Porumboiu, da oggi in sala

Una chiusura coi botti, anzi, col fischio

Se l’ultimissima giornata del 31° Trieste Film Festival ha avuto quali piatti forti la presenza in sala dell’ultracentenario Boris Pahor, per il documentario The Man Who Saw Too Much , ed i film vincitori proiettati in replica al Teatro Miela, si era intanto svolta in precedenza una serata di premiazione arricchita anche dall’anteprima di un lungometraggio, La Gomera, che di partecipazioni festivaliere può già vantarne parecchie e che da oggi verrà regolarmente distribuito pure nelle sale italiane.

Ma quella del Politeama Rossetti per il pubblico triestino è stata, oltre che un’attesissima premiere, l’occasione di incontrare finalmente dal vivo Corneliu Porumboiu, una delle voci più significative di quella nuova ondata del cinema rumeno che da anni continua a stupire; una voce disposta, per l’occasione, anche a fischiare.

Pierino dixit: col fischio o senza?

Ebbene sì, dando vita a un’ardita commistione di cultura alta e cultura bassa, ammettiamo pure che il celebre tormentone di Alvaro Vitali alias Pierino, “Col fischio o senza?”, è la prima cosa che ci viene in mente, quando cerchiamo ricordi di fischi protagonisti al cinema. Sicuramente Porumboiu pensava ad altro.

Ma in ogni caso singolare e fortemente icastica è stata la scelta di affidare risvolti importanti del non meno insolito meccanismo narrativo di questo suo ultimo film, La Gomera, a una curiosa tradizione delle Canarie: il cosiddetto silbo gomero, un linguaggio fischiato praticato per l’appunto da alcuni abitanti dell’isola vulcanica di La Gomera, ancora legati da codesta pratica a certi trascorsi della pastorizia locale.

Una trovata invero eccentrica, utilizzata qui quale condizione per mettere a segno un colpaccio miliardario in cui sono coinvolti un poliziotto corrotto dall’animo tormentato, la classica femme fatale, alcuni malviventi privi di scrupoli e gli elementi della polizia romena posti sulle loro tracce.

Dagli ingredienti testé elencati, si può già intuire come l’autore messosi in luce svariati anni fa con Ad est di Bucarest abbia voluto dedicarsi ora a un bizzarro esperimento, da intendersi quale divertissement fuori dagli schemi in cui la decostruzione del noir classico procede di pari passo con molte altre intuizioni, riferibili a contesti geografici e filmici diversi.

Gomera sì Gomera no Gomera bum, se famo du spari

Un collage di intenti e di spunti, insomma, che era destinato sin dall’inizio a generare reazioni assai diversificate, specie nella critica: sulla stessa Taxi Drivers, dove su La Gomera di Corneliu Porumboiu si sono levate finora voci entusiaste ed altre parecchio scettiche.

Da parte del sottoscritto, netto è stato sin dall’inizio il godimento di una proposta cinematografica in cui le tracce di genere vengono rielaborate con indubbia originalità, calcando la mano di volta in volta sui momenti di suspense, sugli aspetti grotteschi e quasi parodici o persino sulle implicazioni romantiche da noir d’altri tempi; tanto da conferire alla trama, articolata con classe su diversi piani temporali, un andamento camaleontico che accompagna ora il cinismo di determinati personaggi e ora il piglio più idealistico e appassionato di altri, con sorniona ironia.

Senza contare, dato non irrilevante per un’operazione cinematografica costruita su location così eterogenee e distanti tra loro, l’esotico epilogo ne è una riprova, la raffinata gestione degli elementi spaziali del racconto da parte di Porumboiu.

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  • Anno: 2019
  • Durata: 97'
  • Distribuzione: Valmyn
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Romania, Francia, Germania
  • Regia: Corneliu Porumboiu
  • Data di uscita: 06-February-2020
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