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L’ombra e l’eredità di New Orleans: ‘Le Streghe di Mayfair’

La prima stagione rompe i sigilli gotici dell'Immortal Universe.

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le streghe di mayfair

Le Streghe di Mayfair è sbarcata in Italia, rompendo i sigilli il 1° dicembre 2025, grazie a AMC ma distribuita sulla piattaforma Netflix. Creata da Michelle Ashford e diretta da Michael Uppendahl, questa serie è la seconda chiave per sbloccare l’Immortal Universe di Anne Rice. Lasciatevi sedurre da New Orleans, una città dove il misticismo non è una favola, ma un’eredità di sangue e potere. Questa serie non è un semplice fantasy: è un viaggio gotico e viscerale in una stirpe matriarcale maledetta. Un dramma soprannaturale potente e a tratti inquietante, perfetto per chi cerca ombre e segreti. Dunque, preparatevi: la magia qui è antica, cruda e pericolosa.

Le streghe di Mayfair La scoperta del sangue antico

La trama si concentra intensamente su Rowan Fielding (Alexandra Daddario), una neurochirurga brillante ma tragicamente inconsapevole delle sue vere, arcane origini. Inizialmente conduce una vita razionale, ma presto un evento traumatico e inaspettato scatena violentemente i suoi poteri latenti. Questa improvvisa manifestazione la rivela come l’unica erede di una potente e maledetta dinastia di streghe a New Orleans: l’antica famiglia Mayfair. Mentre Rowan lotta disperatamente per assimilare questa scioccante e terrificante verità, entra in contatto con l’Ordine segreto del Talamasca, un gruppo di studiosi del soprannaturale. Soprattutto, si scontra con l’oscura entità che ha legato le donne Mayfair per ben tredici generazioni. Quest’ombra, chiamata Lasher, è un demone, un amante mistico e uno spirito ossessivo che al contempo corrompe e protegge il lignaggio. Il cuore pulsante della narrazione oscilla in continuazione tra la frenetica ricerca d’identità di Rowan e la sua disperata fuga da una presenza che è, nello stesso momento, irresistibilmente seducente quanto letale.

Volti e visioni

Il successo di un urban fantasy dipende spesso dalla potenza del cast, e qui Alexandra Daddario offre un’interpretazione intensa di Rowan, oscillando tra razionalità scientifica e disperazione mistica. Affiancata da un eccellente Jack Huston nel ruolo di Lasher, la cui presenza magnetica e inquietante è centrale per l’atmosfera. Inoltre, il veterano Harry Hamlin nei panni di Cortland Mayfair aggiunge un tocco di spietata ambiguità. La regia di Michael Uppendahl (e altri) riesce a infondere un senso di bellezza gotica e decadenza tipica degli Stati Uniti meridionali. È una direzione che privilegia l’emozione sopra l’azione sfrenata, creando tensione con sguardi e silenzi.

 L’aura e lo stile

Tecnicamente, la serie eccelle in modo sorprendente nel creare un’atmosfera densa, quasi palpabile. Le sofisticate riprese sfruttano appieno la maestosità e il degrado intrinseco di New Orleans, trasformando la città stessa in un vero e proprio personaggio, vivo e pulsante. La scelta della fotografia è cruciale e predilige colori cupi e saturati in modo drammatico, specialmente all’interno del suggestivo Quartiere Francese e nelle vecchie e maestose magioni di famiglia. Ciò amplifica in modo efficace il senso di mistero ancestrale e di lusso decadente che permea ogni scena. Di conseguenza, il ritmo narrativo adottato è volutamente lento e misurato; questa scelta registica permette al dramma psicologico e alle complesse relazioni di svilupparsi senza fretta. La colonna sonora, infine, è sapientemente costruita, un potente misto di suspense orchestrale e malinconiche ballate, che cementa in modo definitivo lo stile Southern Gothic della produzione. Il risultato finale è un’esperienza visiva e sonora coinvolgente e indimenticabile.

La forza del matriarcato

Oltre l’intrattenimento e la magia nera, la serie offre un viscerale risvolto sociale, concentrandosi sul concetto di un matriarcato maledetto. La dinastia Mayfair è sempre guidata da una donna, colei che è l’unica prescelta a sopportare il peso opprimente di Lasher. Al contempo, la prescelta detiene un potere immenso e terrificante. Questa dinamica riflette con grande chiarezza, in chiave prettamente fantasy, l’enorme fardello che troppo spesso ricade sulle donne quando esse detengono il potere in una società ancora fortemente dominata dagli uomini. La narrazione esplora con attenzione l’emancipazione femminile, la scoperta del vero sé e il significato profondo dell’ereditare traumi che sono antichi quanto la stirpe stessa. Non è affatto una banale forma di intrattenimento; è, invece, una potente e necessaria riflessione sul potere femminile, sulla sua natura bifronte e potenzialmente distruttiva, e sulle invisibili catene che inesorabilmente legano la storia secolare di una famiglia.

L’appello della profezia

In conclusione, la prima stagione di Le Streghe di Mayfair è un’ottima trasposizione dell’opera di Anne Rice, che cattura il tono sensuale, gotico e intellettuale dei suoi romanzi. Sebbene il ritmo possa non piacere a tutti, la costruzione del mondo è ricca e la tensione è costante, culminando in un finale che lascia lo spettatore affamato di risposte. Il casting è ispirato e l’ambientazione è perfetta. Per gli amanti del fantasy cupo e delle saghe familiari complesse, questa serie è perfetta. È un’esplorazione del potere e della predestinazione. Occorre solo vedere se nella seconda stagione l’eredità di Rowan potrà mai essere liberata da Lasher.

Le Streghe di Mayfair

  • Anno: 2023
  • Durata: 8 episodi
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Fantasy, Horror Gotico, Drammatico, Soprannaturale
  • Nazionalita: Stati Uniti
  • Regia: Michael Uppendahl
  • Data di uscita: 01-December-2025