Dal 3 giugno esce su Prime Video Il Baracchino, la prima serie tutta italiana, prodotta da Lucky Red in collaborazione con Amazon, che unisce animazione e stand-up comedy con un cast d’eccezione, da Pilar Fogliati a Lillo Petrolo. La serie composta da sei episodi è presentata in anteprima al Comicon di Napoli, lo scorso 3 maggio.
La trama
Il Baracchino, un tempo un locale molto noto per i suoi show di stand-up comedy, è ora in rovina. Il proprietario Maurizio (Lillo Petrolo), ormai senza speranze, decide di chiuderlo definitivamente. A risollevarne le sorti ci prova l’intraprendente art director Claudia (Pilar Fogliati) che crede nelle potenzialità del posto e nella sua capacità di reinventarsi: ingaggia una serie di comici strampalati e organizza una serata Open Mic. Tuttavia il risultato non è esattamente quello sperato.
Un esperimento innovativo
Ideato e diretto da Nicolò Cucci e Salvo di Paola, Il Baracchino rappresenta un unicum nel panorama italiano, grazie all’originale combinazione di due generi ancora poco esplorati nel nostro Paese: l’animazione e la stand-up comedy. La componente animata si distingue per la varietà di stili e tecniche impiegate (dalla stop-motion all’animazione tradizionale, fino al 3D) che si integrano perfettamente con la ricca e dinamica scena comica italiana contemporanea. A rendere il tutto ancora più coinvolgente è la partecipazione di un ensemble di comici ormai già affermati, protagonisti della nuova generazione della stand-up italiana.
Il cast
Oltre all’impatto visivo, la serie si avvale di alcune tra le voci più note, e riconoscibili del panorama comico italiano. Oltre ai già citati Pilar Fogliati e Lillo Petrolo, il cast comprende Luca Ravenna che interpreta Luca, un piccione tabagista dall’umorismo caustico; Edoardo Ferrario nei panni di Leonardo Da Vinci, il genio boomer. Daniele Tinti è un alieno in incognito di nome John Lumano; Stefano Rapone, indossa le vesti di Marco, il tristo mietitore; Michela Giraud è Naomi Ciambell mentre Frank Matano è Donato, una ciambella dall’anima sensibile. Yoko Yamada è Tricerita, un triceratopo con eco-ansia. Non può mancare Gerry il tuttofare, interpretato da Salvo Di Paola e per finire Pietro Sermonti, un ex attore comico brillante sotto il nome di Larry Tucano.
Sicuramente, Il Baracchino è una perla rara nel mare magnum delle serie televisive made in Italy, per la sua vena comica, dissacrante e irriverente, per le citazioni squisitamente cinematografiche, per la libertà espressiva. Persone, animali, oggetti parlanti, strane figure animano il tempio della comicità, dando vita ad una storia originale e piacevole che fa l’eco alle grandi produzioni americane più blasonate, come I Griffin, per citarne una.
La scrittura fresca e frizzante e la scelta delle tecniche d’animazione retrò, dal fascino artigianale, coinvolgono lo spettatore in un viaggio in sei episodi, di circa venti minuti l’uno, tra risate e nostalgia.
Il Baracchino potrebbe diventare un apripista nello scenario contemporaneo delle serie tv. Non più le solite storie trite e ritrite ma un prodotto creativo, intelligente, leggero e riflessivo che si rivolge al pubblico di ogni età.
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